Bišćan: «90’ molto duri» Rendulić: «Errori evitabili»

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Bišćan: «90’ molto duri» Rendulić: «Errori evitabili»

FIUME | Il terzo confronto stagionale finisce dunque con il successo del Rijeka, come già accaduto al Drosina (2-1) in occasione del primo derby di Igor Bišćan sulla panchina fiumana. Il tecnico zagabrese può festeggiare i tre punti, mentre sul piano del gioco non ci siamo ancora del tutto. Colpa, in buona parte, dei tanti infortuni che continuano a falcidiare la sua squadra, ultimi dei quali quelli riguardanti Punčec e Gorgon. “La situazione non è buona, anzi si fa sempre più allarmante – ammette Bišćan –. Punčec l’avevamo appena recuperato e adesso lo abbiamo perduto nuovamente. Quando un giocatore esce dal campo in barella non è mai un buon segnale e da quanto mi hanno detto potrebbe trattarsi di una lussazione della spalla. Valuteremo nei prossimi giorni l’entità del danno, ma è chiaro che contro la Dinamo non ci sarà. Anche Gorgon è uscito malconcio per una forte botta”.
Della partita, l’allenatore dei fiumani ha detto: “Sono stati novanta minuti davvero difficili e duri, come era del resto anche nelle attese. Abbiamo iniziato decisamente male. Poi, quando ci siamo finalmente svegliati, abbiamo assunto il controllo del gioco e creato alcune buone occasioni. Il gol è arrivato nel momento giusto. Poi è arrivato l’infortunio di Gorgon, che ci ha condizionati parecchio nella ripresa. Ci siamo rintanati nella nostra metà campo per inerzia, ma anche per un vistoso calo fisico. Di positivo c’è sicuramente il risultato”.
“Sono contento per la squadra e in particolar modo per Murić – ha aggiunto –, che ha confermato ancora una volta di poter essere molto utile alla causa comune. Adesso dobbiamo affrontare con coraggio la Dinamo e l’Osijek, poi ci sarà la pausa per gli impegni della nazionale durante la quale dovremo cercare di recuperare qualche giocatore”, osserva Bišćan, che, “stuzzicato” da una domanda di un giornalista, si lascia andare a una battuta: “Se continuerà questa serie d’infortuni non mi resterà che togliermi la tuta e scendere io in campo. Scherzi a parte, non credo che potrei essere molto d’aiuto”.
Se Bišćan ha parecchi motivi per festeggiare, non così ovviamente il suo collega da parte polese Krunoslav Rendulić. La panchina del tecnico era già per sé traballante e adesso lo è sicuramente ancora di più. Ulteriori novità in merito sono attese in settimana. Nel frattempo Rendulić tira avanti per la propria strada, convinto di poter portare a termine la sua salvezza. “Complimenti al Rijeka, ha meritato in pieno la vittoria. Noi abbiamo pagato a caro prezzo alcuni errori evitabili. Quando sei troppo passivo sui calci d’angolo prima o poi ti capita di venir punito. Quando abbiamo invece capito di poter osare qualcosa in più in attacco ci siamo fatti anche pericolosi, ma in quel momento sono emerse tutte le nostre difficoltà in fase realizzativa. Il mio futuro sulla panchina dell’Istra 1961? Non è una domanda da rivolgere al sottoscritto, chiedetelo ad altri”.

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