Asfalto, cordoli e sicurezza al livello della MotoGP

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Asfalto, cordoli e sicurezza al livello della MotoGP

FIUME | Per il circuito di Grobnico il 2018 è un anno speciale, per più di un motivo. L’automotodromo, infatti, festeggia i 40 anni dall’inaugurazione, un giubileo che verrà celebrato a partire dal 27 settembre con una serie di manifestazioni previste fino alla fine dell’anno. In questi quarant’anni, a parte ritocchi, piccole modifiche e altri interventi minori, non vi è mai stata una ristrutturazione vera e propria.

Tra il 4 dicembre e il 9 aprile è stato interamente sostituito il nastro d’asfalto. Ieri all’hotel Bonavia sono state annunciate le attività per i prossimi mesi, anche quelle sportive, da parte di Mladen Črnjar, presidente del club Kvarner, di Zdenko Šantić, direttore del circuito, di Igor Eškinja, delegato nella FIM e responsabile delle corse e di Vladimir Vujnović, addetto stampa.
“Oggi siamo nelle condizioni di poter richiedere le licenze per tutti i livelli di competizione, ma noi ci limiteremo a quelle che intendiamo organizzare a Grobnico”, ha spiegato Šantić, precisando che la qualità dell’asfalto e dei lavori nel loro complesso consentirebbero di ospitare anche la MotoGP. Dal punto di vista tecnico ci sono dei miglioramenti notevoli. La pista grobniciana è nota da sempre per il suo grip, l’ottima aderenza, ma anche per il notevole consumo degli pneumatici per quanto riguarda le quattro ruote. Oggi, come assicura il direttore, l’aderenza è ulteriormente migliorata e il consumo delle gomme sensibilmente ridotto. Per questo motivo si conta di attirare nei prossimi anni anche le case automobilistiche. Per la realizzazione dei lavori sono stati impiegati intorno ai 10 milioni di kune, senza denaro pubblico o sovvenzioni. Sono stati richiesti e ottenuti 7 milioni di credito da PBZ e HBOR, mentre i rimanenti 3 l’Automotodromo li ha investiti dalle proprie risorse. Alla realizzazione hanno partecipato la Rijekaprojekt, l’italiana Dromo, che ha collaborato ai progetti per altri 12 circuiti mondiali, ultimo in ordine di tempo quello di Sepang, nel 2016, una pista su cui si corrono la Formula 1, la MotoGP e la Superbike, cioè le più importanti competizioni nel mondo dei motori. La bitumazione è stata affidata all’impresa italiana Adige Bitumi, che ha asfaltato oltre 52.000 metri quadrati di pista con una miscela particolare che fin da questi primi mesi consente ottimi risultati al cronometro. Tra un anno, la pista potrà dare il massimo ai piloti anche se già ora, anche se non si tratta di dati ufficiali, sono stati stracciati tutti i record con 2-3 secondi in meno per giro. Sono state posate 6.500 tonnellate di asfalto speciale prodotto dalla nostrana GP Krk. Inoltre, ci sono 2,3 chilometri di cordoli costruiti secondo gli standard della FIM con ampliamenti notevoli in alcuni punti per la sicurezza dei piloti e del pubblico. “Potremmo richiedere le licenze anche per le competizioni di più alto livello, ma non lo faremo in quanto determinerebbero nuove spese non indifferenti per qualcosa che oggi non possiamo organizzare. Se un giorno dovessimo ospitare la MotoGP, potremo richiederle perché ci sono le condizioni per farlo”. L’Automotodromo si finanzia da solo, affittando la pista a piloti professionisti e non, ma ora con la pista rifatta può concorrere con i circuiti di Austria, Italia, Germania e Ungheria. Nell’area balcanica quello di Grobnico è l’unico impianto di questo livello.
Il calendario sportivo prevede invece l’edizione numero 73 delle prove delle competizioni Alpe Adria. La prossima tappa è in Ungheria dopo di che approderà a Grobnico dal 27 al 29 luglio. A settembre ci sarà la penultima prova del Mondiale Sidecar per la 18ª volta, 14ª negli ultimi anni. La competizione è iniziata con la prova in Francia sul circuito di Le Mans. Si è corso in Germania e Olanda. Ci sono sette tappe con undici prove, la nona e la decima a Grobnico. La cilindrata nel sidecar è stata ridotta negli ultimi anni da 1.000 a 600, ma le velocità non ne hanno risentito.
Per il salto di qualità e l’arrivo delle competizioni più prestigiose ci vorranno investimenti notevoli, superiori a quello per il rifacimento del circuito, necessari nel segmento delle infrastrutture, pure obsolete e tecnicamente superate.

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