Nonostante un’atmosfera di festa e una cornice di pubblico mai vista prima al Drosina negli incontri di campionato (nuovo record di presenze con 8.606 spettatori), nella sfida tra Istra 1961 e Hajduk non sono mancati episodi che hanno purtroppo macchiato l’evento sportivo. Al fine di assicurare il massimo livello di sicurezza per questa gara, giudicata ad alto rischio, la Polizia ha disposto tutte le misure necessarie a garantire l’ordine pubblico schierando a scopo preventivo agenti in diversi punti della città. Secondo le stime della Questura sarebbero stati circa 3.500 tifosi ospiti giunti a Pola, anche se la sensazione è che questa cifra sia un po’ conservativa. Ad ogni modo, non si sono registrati scontri tra le due tifoserie, che tra l’altro nutrono buoni rapporti. La Questura ha comunque segnalato un paio di episodi: verso le ore 13 i sostenitori polesi si sono radunati dinanzi all’Arena e attraversando la città hanno acceso degli oggetti pirotecnici; all’ingresso nello stadio un tifoso ospite di 21.anni è stato fermato perché trovato in possesso di un bengala e quindi denunciato per violazione della legge antiviolenza nelle manifestazioni sportive; nel corso della gara un imprecisato numero di persone di entrambe le tifoserie ha acceso dei bengala e alcuni di questi sono finiti sul terreno di gioco provocando un’interruzione di alcuni minuti; al termine della gara alcuni ultras dell’Hajduk sono scesi in campo provocando tafferugli con gli addetti alla sicurezza, per cui sono intervenute le unità speciali della Polizia che hanno riportato l’ordine. Sono inoltre al vaglio degli inquirenti i video delle telecamere di sorveglianza che hanno filmato l’evento per risalire e di conseguenza sanzionare i trasgressori.
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