Venire in Croazia per una vacanza attiva e non percorrere il famoso sentiero Premužić è quasi come andare in Nepal e non vedere il monte Everest! Il sentiero Premužić è decisamente il sentiero montano più famoso in Croazia. Un sentiero nato in un luogo del tutto impervio ormai quasi 100 anni fa. E da tutti questi anni offre una possibilità unica a tutti gli appassionati di conoscere a fondo il Velebit da tutti i suoi lati. Un Velebit imponente e pieno di rocce e dalla ricca natura in parte sotto la massima tutela statale. Basta dare un occhiata dal mare o dall’autostrada che collega Zagabria e Spalato per farsi un idea di base. Ma vivere il tutto in prima persona è una cosa completamente diversa. Anche se può sembrare proibitiva, pericolosa, è di sicuro affascinante e cattura passo per passo indipendentemente da quale lato lo si percorre.

L’idea di Ivan Krajač
Si dice che ogni amante della natura dovrebbe almeno una volta percorrere questo sentiero indimenticabile, la cui bellezza toglie il fiato a ogni curva. Il sentiero Premužić è un vero capolavoro architettonico e si estende lungo i pendii del Velebit settentrionale e centrale. Nessuna foto può descrivere davvero la bellezza di questo sentiero escursionistico. Dovete semplicemente vivere il sentiero Premužić di persona.
L’ideatore del sentiero Premužić è il dottor Ivan Krajač, alpinista, politico, avvocato e profondo amante del Velebit. Il sentiero fu progettato e costruito dall’ingegnere forestale Ante Premužić, un escursionista appassionato e amante delle bellezze del Velebit che, insieme a Krajač, esplorò i Rožanski kukovi.
Bellezze accessibili a tutti
La costruzione del sentiero Premužić durò dal 1930 al 1933 ed è speciale per diversi motivi. È stato costruito interamente con materiali naturali, utilizzando la tecnica del muro a secco. Questo fatto è estremamente affascinante, perché il sentiero sembra essere rimasto lì per tutta la sua lunghezza. È difficile comprendere il fatto che sia stato costruito da mani umane.
Il sentiero Premužić attraversa il carso più selvaggio e inaccessibile del Velebit, ed è strutturato in modo da non presentare salite impegnative. Il passaggio attraverso le Hajdučki e le Rožanški kukovi, uno dei tratti più suggestivi del Sentiero Premužić, era altrimenti accessibile solo ad alpinisti ed escursionisti esperti che un tempo attraversavano quella parte del Velebit con molto sudore, fatica ed energia. Grazie al sentiero Premužić, queste magnifiche bellezze del Velebit sono diventate accessibili a tutti, anche a chi non ha esperienza e non è particolarmente allenato. La pendenza media del sentiero è solo del 10% e la larghezza di soli 1,20 metri, quindi fin dall’inizio è accessibile solo a piedi.
Il sentiero Premužić è lungo ufficialmente 57 chilometri, attraversa il Parco Nazionale del Velebit Settentrionale e il Parco Naturale del Velebit e si estende dal Zavižan a Baške Oštarije.
Come percorrerlo?
Il sentiero Premužić viene spesso percorso in tre giorni, quindi è diviso in tre sezioni: Zavižan-Alan, Alan-Skorpovac e Skorpovac-Baške Oštarije. Alcuni escursionisti sanno come combinare i percorsi e accorciare l’escursione a due giorni, ma considerando la sua bellezza, sarebbe un peccato saltare qualche sezione. Quindi, se si vuole vivere appieno il sentiero Premužić e avere il tempo di immergersi in tutta la sua bellezza, l’ideale sarebbe prendersi tre giorni interi.
Prima sezione: Zavižan-Alan
Il nostro obiettivo è proprio la prima sezione, la Zavižan-Alan che è anche la più popolare. È lunga ufficialmente 16 km, attraversa il Parco Nazionale del Velebit Settentrionale e si completa in circa 5 ore e mezza, escluse le pause e le visite alle cime circostanti.
L’escursione inizia ai piedi del rifugio Zavižan. Come si può leggere nei libri, l’area più ampia del Zavižan, con il Rožanski kuk e l’Hajdučki kuk, è una delle zone montuose più belle della Croazia. Grazie alla loro particolare bellezza, alla varietà dei paesaggi e agli ampi panorami, le cime dello Zavižan, insieme ai vicini Rožanski e Hajdučki kuk, sono state dichiarate parco nazionale nel 1999. Il valore naturalistico del Parco Nazionale del Velebit settentrionale è testimoniato dalla presenza al suo interno di quattro aree protette: la riserva integrale degli Hajdučki e Rožanski kuk, la riserva botanica di Visibaba, sito della pianta endemica siberiana croata, e la riserva botanica Zavižan-Balinovac-Zavižanska kosa, al cui interno si trova l’Orto Botanico del Velebit, un monumento dell’architettura dei parchi.
Quest’ultimo si trova proprio lungo il percorso dal parcheggio a all’inizio ufficiale del sentiero Premužić. Da notare per chi viene dritto dal parcheggio va incontro per prima a una cappella. Sembra vecchia, ma è stata costruita nel 2000 ed è stata dedicata a Sant’Antonio di Padova. E da qui vediamo per bene le attrazioni vicine. Verso nord il rifugio Zavižan (1594 mslm) e la montagna alle sue spalle. A ovest, vicino al rifugio, abbiamo la Zavižanska kosa o Velika Kosa (1622 mslm) e il monte roccioso, il Balinovac (1602 mslm) e verso sud si trova il Veliki Zavižan con i suoi 1676 mslm. Ed è proprio ai piedi del Veliki Zavižan che inizia il sentiero Premužić. Questo tratto attraversa sia boschi che prati, permettendoci di scoprire tutti i lati indimenticabili e variegati di questa parte del Velebit in un solo giorno.
Il rifugio di Rossi
A circa metà strada è ideale fare una sosta al rifugio Rossi (Rossijeva koliba), uno dei punti più pittoreschi e affascinanti del sentiero Premužić. Il rifugio si trova nel cuore del Rožanski kuk. Ai piedi della parete rocciosa Pasarićev kuk, fu costruito nel 1929 e prende il nome dall’esploratore della flora del Velebit, Ljudevit Rossi. Questo rifugio offre tranquille opportunità di relax accanto al camino e alla cisterna. Ciò che lo rende unico è la natura selvaggia e la splendida vista. Si trova a circa due ore di cammino da Zavižan. Il rifugio è destinato esclusivamente a soggiorni di breve durata in caso di emergenza o maltempo. È aperto 24 ore su 24 e offre spazio per sei posti letto. Da poco ha un originale toilette in un posto unico.
Proseguiamo il nostro percorso con il tratto più impegnativo con diverse salite e discese. E in questo tratto poco dopo il rifugio che troviamo pure delle scale originali e molto ripide. Tanti gradini dove bisogna fare molta attenzione. Dopo ci sarà un susseguirsi di boschi e prati con vedute sempre diverse e il tutto in leggera discesa, con rare salite, per di più poco impegnative. Poco prima del traguardo, il sentiero inizia a scendere a zigzag e nel tratto finale abbiamo un ottima panoramica sulle isole sottostanti, in primis Arbe e Pago. E qui il sentiero passa sotto la cima Alančić, poco prima del rifugio Alan.
Il rifugio alpino Alan
Il rifugio alpino Alan si trova nelle immediate vicinanze dell’incrocio stradale del Velebit, che attraversa Mrkvište a nord di Štirovača, collegando i villaggi di Krasno e Jablanac. Questo rifugio alpino in legno è aperto durante l’estate. Tuttavia, per chi sceglie il rifugio invernale, è disponibile un locale invernale che può essere utilizzato come riparo al di fuori degli orari di apertura. Grazie alla vista sul mare, molti escursionisti dal rifugio raggiungono a piedi il margine del prato di Mirevo (con i resti dell’ex funivia) e la cima erbosa di Buljma (1451 m). Il rifugio Alan è un punto di partenza ideale per escursioni a Zečjak (1622 m), Kita, Veliki Golić, Golubić, Alančić, V. Kozjak (1629 m), nonché per escursioni lungo il sentiero Premužić.

La segnaletica
L’intero sentiero Premužić è ottimamente segnalato. Poiché l’intero percorso è su “strada”, spesso non è necessario seguire la segnaletica perché è perfettamente chiaro dove si sta andando. Tutti gli incroci dei sentieri sono posizionati in modo ottimale, quindi non c’è pericolo di perdersi e quasi a ogni incrocio vengono indicate le altre cime e il tempo di percorrenza, per cui ognuno può farsi un’idea del tutto chiara su dove andare o se si ha tempo di vedere pure qualche altra cima lungo il percorso.
Le condizioni meteo
L’area del Velebit settentrionale è una delle più fredde e umide della Croazia. Zavižan è la stazione meteorologica più nevosa, nebbiosa e ventosa, con la temperatura media più bassa della Croazia. L’inverno nevoso dura in media più di sette mesi. Questa zona è anche nota per le forti raffiche di bora. I temporali sono frequenti durante la stagione calda e una delle vette più alte del Velebit settentrionale è stata chiamata Gromovača proprio a causa dei frequenti fulmini. Questo è molto importante da tenere presente quando si organizza un’escursione. Se c’è molta neve sul sentiero, alcuni tratti diventano pericolosi, quindi è consigliabile rimandare l’escursione. Inoltre, la maggior parte del sentiero Premužić non è ombreggiata, un aspetto da considerare se si pianifica l’escursione durante i mesi estivi.
I potenziali pericoli
Il sentiero Premužić è un sentiero escursionistico estremamente agevole, senza salite e discese impegnative, quindi se non si prevede di scalare le cime lungo il percorso, tecnicamente è del tutto privo di difficoltà.
Il pericolo maggiore è rappresentato dai dossi, quindi bisogna tenere gli occhi aperti mentre si cammina e non sedersi su rocce e massi senza aver prima controllato la situazione. Bisogna sempre portate non sé acqua a sufficienza. E questo è uno dei principali problemi organizzativi se si vuole percorrere l’intero sentiero Premužić. L’ideale sarebbe avere con sé almeno due litri al giorno.

L’anima inviolata
Per concludere, potremmo affermare che camminare lungo il sentiero Premužić non è solo un’escursione: è un’esperienza che riconcilia con la natura, un viaggio nel cuore più autentico del Velebit, tra rocce maestose, boschi primordiali e panorami che tolgono il fiato. È la dimostrazione concreta di come l’uomo, quando agisce con rispetto e intelligenza, possa aprire varchi anche nei paesaggi più selvaggi senza violarne l’anima.
A quasi un secolo dalla sua costruzione, questo capolavoro di pietra secca continua ad affascinare escursionisti di ogni età e preparazione, offrendo la possibilità rara di vivere la montagna in sicurezza, senza rinunciare all’emozione dell’avventura. Che si tratti di percorrerne solo una parte o di affrontare l’intero itinerario, il sentiero Premužić lascia un ricordo indelebile e un invito implicito a tornare. Perché ogni passo sul Velebit è un passo più vicino a qualcosa di essenziale: il silenzio, la bellezza e la meraviglia del camminare nel tempo e nella natura.

Il sentiero in tre giorni
Giorno 1: l’escursione inizia dal parcheggio sotto il Zavižan e si cammina lentamente lungo il sentiero Premužić fino al rifugio Rossi (Rossijeva koliba), il posto ideale per fare la pausa pranzo. Poi si prosegue attraverso la riserva naturale di Rožanski kukovi e si arriva al rifugio Alan. Servono circa 5-6 ore di cammino (circa 15 km).
Giorno 2: la tappa ha come arrivo il rifugio Skorpovac. In questa giornata si cammina circa 6-7 ore (circa 20 km), attraversando boschi e prati aperti, con splendide viste sul mare e sull’isola di Pago.
Giorno 3: l’ultima tappa dell’escursione verso Baške Oštarije. Il sentiero attraversa principalmente zone boschive, mentre a Dabarska kosa si aprono splendide viste sul mare e sulle isole. La tappa è lunga 14,75 km e servono circa 5-6 ore.
Ideatore, progettista e costruttore
Ante Premužić è entrato nella storia dell’alpinismo come progettista e costruttore del sentiero del Velebit, distinguendosi per molte altre opere e realizzazioni di valore. Nacque a Slavonski Kobaš l’11 gennaio 1889. Dopo essersi diplomato al Liceo Reale di Požega, studiò all’Accademia Forestale di Zagabria e nel 1913 ottenne il titolo di ingegnere forestale. Dopo la Prima guerra mondiale, prestò servizio in diverse località e nel 1926 fu trasferito alla Direzione Forestale di Sušak, dove rimase fino al 1935. Durante il suo servizio nelle zone carsiche del Quarnero e della Lika, concentrò la sua attività professionale sulla costruzione di strade e sentieri. Durante la costruzione del sentiero del Velebit, fu funzionario addetto alla costruzione presso la Direzione e, una volta completata la costruzione, ne fu per un breve periodo direttore. Dopo seguirono lavori a Zagabria, Spalato e Belgrado. Nel suo lavoro professionale, oltre alla costruzione di sentieri e strade, si occupò della repressione dei torrenti nel Carso, riuscendo così a regolare e domare numerosi corsi d’acqua torrentizi (Vrapče, Šestine, Požeška dolina, Vinodol, ecc.). Si dedicò in particolare allo studio del problema dell’economia contadina nelle regioni carsiche, collegandolo al problema della riforestazione. Si distinse come ideatore, eccellente progettista e costruttore di numerosi itinerari forestali e alpinistici sul Velebit, ma anche sui Laghi di Plitvice, intorno a Čabar
e Crikvenica e sulle isole di Arbe, Pago e Veglia. Organizzò l’accesso alle grotte di Šupljara, Golubnjača e Vila Jezerkinja, e introdusse l’illuminazione elettrica a Golubnjača e Vila Jezerkinja. Per il suo contributo all’alpinismo croato, la Società Alpinistica Croata nominò Premužić membro onorario nel 1932. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli fu conferita la medaglia d’oro della Società Alpinistica Jugoslava. Morì a Zagabria il 30 novembre 1979, all’età di 90 anni. All’epoca, era il guardia forestale più anziano della Croazia! Fu sepolto nella tomba di famiglia al Cimitero Mirogoj di Zagabria.
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