Marin Corva: «Investire nelle scuole è una priorità»

Sono innumerevoli gli investimenti negli istituti scolastici della CNI, soprattutto edilizi, portati avanti dalla Giunta esecutiva dell’UI

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Marin Corva: «Investire nelle scuole è una priorità»
Marin Corva esibisce tutti i progetti dell’UI volti agli edifici scolastici con lingua d’insegnamento italiana. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Dal primo giorno del mio primo mandato alla guida della Giunta esecutiva abbiamo deciso di dare la massima attenzione al mondo della scuola”, è con queste parole che Marin Corva, presidente della GE dell’Unione Italiana, ha deciso di avviare il discorso nel corso del quale ci ha spiegato gli ultimi investimenti in programma nel campo dell’infrastruttura scolastica.

“Sono fortemente convinto, anche a causa del mio percorso personale, che la formazione scolastica sia indispensabile per la crescita di un individuo e per la sua maturazione. Nel nostro contesto specifico a questo si aggiunge il sentimento di appartenenza alla Comunità Nazionale Italiana. Ho avuto la fortuna di avere come insegnanti Patrizia Pitacco, Norma Zani, Melita Sciucca e Gianna Mazzieri, docenti importantissime, che mi hanno formato nel mio percorso di studi e come persona. È anche grazie al loro lavoro che la scuola è una delle più solide garanzie di futuro per tutta la CNI. È da questo bacino di persone che le Comunità degli Italiani attingono maggiormente per le loro attività. Pertanto gli investimenti nel mondo della scuola sono alla base di tutto. Siamo consapevoli del fatto che al giorno d’oggi i ragazzi abbiano tantissime opportunità, per questo è indispensabile continuare a investire per garantire il mantenimento degli altri standard che abbiamo avuto negli anni passati e ai quali siamo abituati”, ha affermato Corva.
“Abbiamo iniziato dunque sin da subito a guardare quelle che erano le richieste dirette dei nostri istituti scolastici con lingua d’insegnamento italiana. Il primo caso dove siamo intervenuti riguarda l’ampliamento della Scuola media superiore di Buie, dove grazie al contributo dell’Italia abbiamo potuto avviare tutta una serie di trattative con la Regione istriana e con lo Stato croato, che hanno poi portato ai risultati che tutti sappiamo. Un altro impegno molto importante è stato il cofinanziamento per la costruzione della nuova SEI di Cittanova, che con una spesa di 1,4 milioni di euro rappresenta il più grande investimento singolo di questo mandato, realizzato anche questo in collaborazione con la Regione istriana”, ha dichiarato il presidente della GE dell’UI.

Il presidente della GE dell’UI, Marin Corva.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

L’asilo «Fiume»
“In ordine cronologico, si è poi iniziato a lavorare all’asilo “Fiume”, appunto nel capoluogo quarnerino. Si tratta di un progetto la cui realizzazione mi rende particolarmente orgoglioso, perché quando sono entrato in carica era tutto fermo da anni, fra mille problematiche. Riuscire a farlo ripartire è stato un lavoro faticoso, che ha richiesto tempo ed energie, ma ne è valsa la pena. All’ultima riunione che abbiamo avuto con la vecchia amministrazione cittadina, prima delle elezioni, ci è stato detto che i lavori dovrebbero essere completati entro settembre, in tempo per il prossimo anno scolastico. Considerando che sarà necessario anche attrezzare la struttura, è verosimile che ci saranno dei leggeri ritardi, ma possiamo comunque considerare il progetto in dirittura d’arrivo”, ha spiegato Corva.
“Il valore complessivo dell’opera è di 3,4 milioni di euro, con l’UI che ha contribuito con 800mila euro. Questi termini sono di gran lunga migliori rispetto a quelli previsti dalla lettera d’intenti firmata dall’UI molti anni fa, e anche questo è un motivo d’orgoglio. La nuova struttura ospiterà quattro sezioni in lingua italiana e una in croato, il che rappresenta un grande passo avanti per la CNI a Fiume”, ha affermato il presidente.

La palestra della SEI «Belvedere»
“Per quel che riguarda la SEI Belvedere, siamo a buon punto nella conclusione della fase di progettazione. Questo passaggio è stato pagato interamente dall’Unione Italiana, per un valore complessivo di 91mila euro. Il progetto è stato affidato, tramite bando pubblico, all’architetto Lidija Grebener, la stessa che è riuscita a risollevare l’asilo di Fiume dopo un lungo stallo. Ormai è praticamente pronto, mancano ancora soltanto una serie di conferme da parte della Città nei confronti del Ministero competente. Dopodiché si potrà iniziare a discutere di come finanziare la costruzione del nuovo edificio. Al momento non abbiamo ancora un tariffario per le spese di costruzione, ma considerando quanto sono aumentati i prezzi negli ultimi anni, sarà sicuramente una cifra importante. La palestra dovrebbe servire in parte anche alle necessità della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, ma potrà venir utilizzata anche per organizzare incontri sportivi fra le comunità o gare scolastiche, con l’obiettivo di trasformarla in un punto d’incontro per molte generazioni”, ci ha spiegato Corva.

L’edificio della SEI “Belvedere”…
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
… e il cortile della stessa.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La palestra della SEI «Gelsi»
“Come la Belvedere, anche la SEI Gelsi non ha mai avuto una palestra vera e propria. Molte attività in quegli spazi non si possono semplicemente fare. Basti pensare alla pallavolo, impraticabile a causa dei soffitti troppo bassi. Per questo anche qui ci siamo presi la briga di realizzare una nuova struttura, questa volta realizzata però con tecniche diverse. A vincere il bando di concorso per la progettazione è stato l’architetto Marko Franković, che è recentemente stato premiato al concorso Migliori imprenditori della CNI, promosso dal settore Imprenditoria e Comunicazione della Giunta esecutiva dell’UI. Il costo della progettazione, anche questa ormai in fase conclusiva, è di 50mila euro e si prevede che la realizzazione della struttura dovrebbe costare attorno a 1 milione di euro. Nel caso della palestra della Gelsi, l’UI ha già assicurato una cifra importante, ma stiamo aspettando di incontrare la nuova sindaca di Fiume, Iva Rinčić, per capire come procedere, con la Repubblica di Croazia che ha invece già espresso la sua disponibilità a finanziare l’opera”, ha dichiarato il presidente della GE dell’UI.

La SEI “Gelsi” otterrà finalmente una palestra adeguata alle esigenze degli alunni.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
Il cortile superiore della “Gelsi”.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il restauro della SEI «San Nicolò»
“Il rinnovo della SEI San Nicolò è fra tutti il progetto più complesso. In questo caso non si prevede di costruire un nuovo edificio, bensì di restaurare quello esistente, ampliandolo. La scuola è composta da tre sezioni, una centrale, a piena altezza, e due laterali, dove il tetto scende man mano che ci si allontana dal centro. Ecco, l’idea è di andare a intervenire su queste sezioni laterali, alzando il tetto, permettendo così alla struttura di ospitare quattro nuove aule. Si tratta di un’operazione complessa, perché richiede un rafforzamento generale della struttura sottostante a causa dell’aumento di peso e tutta un’altra serie di interventi. Sono interventi, però, necessari. Negli ultimi dieci anni, la San Nicolò si è dimostrata come la scuola più gettonata, quella con il maggior numero di alunni e dunque con le classi più numerose. Tutto ciò è estremamente positivo, ma fa sì che i ragazzi, soprattutto in settima e ottava, quando sono già grandi, non abbiano posto a sufficienza”, ha spiegato Corva.
“In questo caso a capo della progettazione c’è l’ingegnere Marino Štefan, dell’Adria Projekt, che abbiamo scelto, sempre tramite bando, in accordo con le autorità locali. Questa fase si è conclusa nel 2023, quando abbiamo iniziato a lavorare sul come trovare i mezzi per l’ampliamento. Non siamo riusciti a trovare subito una soluzione e nel frattempo i costi sono aumentati. Fortunatamente, però, nel momento in cui eravamo pronti e abbiamo presentato il bando, si è rifatta viva la stessa ditta che aveva presentato l’offerta più bassa due anni fa. L’intervento richiede poco più di 1 milione di euro, che verrà stanziato interamente dall’Unione Italiana, grazie al lavoro svolto a Zagabria dal deputato della CNI al Sabor, onorevole Furio Radin, il quale è riuscito a inserire il restauro della San Nicolò nel Programma operativo per le minoranze nazionali 2024-2028 come uno dei progetti strategici”, ha affermato Corva.

Il cortile della SEI “San Nicolò”…
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
… e l’entrata nell’edificio.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Si inizia a costruire
“I lavori dovrebbero iniziare nel giro di qualche settimana. Abbiamo già fatto il bando per l’assegnazione e i nostri legali hanno preparato i contratti con la ditta che l’ha vinto. Al momento siamo in fase di firma, quindi ormai quasi tutto è pronto. Anche in questo caso, però, stiamo aspettando un incontro con la sindaca. Abbiamo tutta una serie di accordi con il dipartimento per l’Urbanismo, l’Assetto territoriale e l’Edilizia, guidato da Ljiljana Buljan, ma vorremmo comunque incontrare la nuova amministrazione prima di dare il via a un investimento così grosso, anche per avere la possibilità di informare direttamente Iva Rinčić, concordando magari gli ultimi dettagli. In base a quanto detto finora, nel caso della San Nicolò, una volta terminati questi lavori, la Città si dovrà occupare della certificazione energetica dell’edificio, un passaggio fondamentale. I lavori dovrebbero durare circa un anno, il che significa che se tutto va bene, a partire dall’anno scolastico 2026/27, la scuola sarà dotata di quattro nuove aule perfettamente funzionanti”, ha dichiarato ancora Corva.

Gli altri progetti
“Per completezza dobbiamo citare ancora un grosso investimento dell’UI in ambito scolastico: l’asilo di Sissano. In questo caso il Comune ha concesso il lotto, mentre noi ci siamo occupati della costruzione. Questo progetto ha avuto un costo complessivo poco inferiore al milione di euro, prendendo in considerazione sia la fase di progettazione, quella di costruzione e poi l’arredamento. In questo caso non ci sono più dubbi sulle tempistiche, ormai quasi tutto è pronto e a partire da settembre l’asilo lavorerà regolarmente”, ha spiegato il presidente della GE dell’UI.
“Non ci siamo, però, occupati soltanto di edilizia. A partire dal mio primo mandato, abbiamo investito ogni anno circa 200mila euro in più, rispetto a quelle che erano le attività tradizionali, per attività legate ai docenti e ai discenti. Vorrei ricordare l’importante contributo della legge 73/01 per la formazione dei nostri educatori nell’ambito del prescolare, presso la struttura Reggio Children, oppure ancora il percorso formativo dei ragazzi delle scuole elementari e medie superiori, nell’ambito del progetto di Miglioramento dell’offerta formativa, possibile anche questo grazie ai mezzi della legge 73/01. Inoltre, sempre grazie all’impegno dell’onorevole Furio Radin, siamo riusciti negli ultimi due anni a realizzare tutta una serie di uscite che hanno portato ad esempio alcune scolaresche a fare visita alla Casa editrice EDIT, con la quale stiamo collaborando in un importante progetto che ha come obiettivo la riduzione della dispersione dagli asili alle scuole elementari”, ha affermato Corva.
“Infine, vorrei sottolineare ancora come tutti i progetti dei quali abbiamo discusso siano stati realizzati in collaborazione con la comunità locale, che si tratti di istituzioni scolastiche o di Comunità degli Italiani”.
“Ghe tegnivo tanto de coinvolger tuti e no go mai fato una riunion con la zità senza invitar anche la Comunità”, ha concluso Marin Corva in dialetto fiumano.

Il costruendo asilo “Fiume” avrà quattro sezioni in lingua italiana e una in lingua croata.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

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