Mangiare bene e sano per vivere in armonia

Alla Comunità degli Italiani di Castelvenere un ciclo di lezioni per imparare a correggere le abitudini a tavola e assumere uno stile di vita corretto

0
Mangiare bene e sano per vivere in armonia
Foto di gruppo dei partecipanti con la presidente della CI di Castelvenere Tamara Tomasich (prima a sinistra)

“La formula del benessere in formato senior” è il titolo del ciclo di conferenze sull’educazione nutrizionale organizzato dalla Comunità degli Italiani di Castelvenere, con il supporto finanziario dell’Unione Italiana attraverso il fondo “Università per la terza età e per la formazione permanente”, che si avvale di un contributo finanziario del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica Italiana, ai sensi della Legge 21 marzo 2001, N° 73, e successive estensioni e modificazioni, in applicazione delle Convenzioni stipulate tra il MAECI, l’UI e l’UPT. A coadiuvare tutte e quattro le lezioni con l’incontro finale, simpaticamente chiamato “(As)Saggio finale”, è stata Roberta Rihter, segretaria del sodalizio organizzatore, mentre a condurre magistralmente il tutto è stata Erica Barbo, con laurea triennale in Biologia della nutrizione presso l’Università degli Studi di Camerino e attualmente laureanda magistrale in Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana presso l’Università di Perugia.

I saluti di Roberta Rihter (in piedi al centro) all’ultimo incontro

“Erica è una ragazza con molti talenti. Oltre alle competenze universitarie ha doti comunicative molto elevate. Con passione ha coinvolto i nostri soci in questo percorso, a vantaggio non solamente della salute, ma di tutta una serie di rapporti sociali. Da sempre una delle mie priorità è promuovere i giovani connazionali, mettendo a disposizione dei nostri soci le loro conoscenze e i talenti. Quindi, uno scambio reciproco che più volte ha aperto altre strade per questi giovani ricchi di sane ambizioni”, ha rilevato Tamara Tomasich, presidente della CI di Castelvenere.

Erica Barbo

Alimentazione «sconosciuta»
“L’obbiettivo di questi incontri – dice Erica Barbo, classe 1999 – è fornire ai partecipanti le conoscenze e i principi di base dell’alimentazione e nutrizione umana, cercando di argomentare i consigli che vengono dati in questo ambito e quindi non semplicemente dare l’informazione, ma spiegarla. Il tema dell’alimentazione è vastissimo e purtroppo c’è molta disinformazione, in quanto spesso anche chi non ha competenze in merito si permette di dare consigli, con il rischio di causare danni. Non sempre ci rendiamo conto che potremmo evitare d’incorrere in molte condizioni e patologie alimentandoci in modo adeguato e facendo una giusta attività fisica, prevenendo così le principali patologie e cause di morte del XXI secolo. Diventa quindi molto importante avere un’educazione alimentare di base, in modo da riuscire a discriminare le false informazioni nelle quali ci si può imbattere, capire che non esiste l’alimento magico o la dieta magica, ma che la base è l’equilibrio. A scanso di allergie, intolleranze o condizioni particolari, non serve eliminare nessun alimento, ma bisogna dosare e variare. Solo così riusciremo a soddisfare tutti i nostri bisogni nel modo più corretto. Ringrazio la CI di Castelvenere per avermi dato quest’opportunità. Sono molto soddisfatta dello svolgimento del progetto, perché qualcuno dei partecipanti ha già voluto approfondire alcune tematiche trattate e questo era tra i miei obbiettivi: suscitare interesse e dare almeno l’input iniziale per poi approfondire”.

Il momento dell’assaggio

Durante il ciclo di seminari la nutrizionista ha cercato di sintetizzare alcuni importanti concetti relativi all’alimentazione e alla nutrizione. Si è iniziato con la conoscenza degli alimenti e la suddivisione in macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e micronutrienti (minerali e vitamine), sottolineandone l’importanza e il ruolo all’interno di una dieta equilibrata e individuando gli alimenti in cui si possono trovare. Affrontato nello specifico il problema della biodisponibilità di minerali, come calcio e ferro, descrivendo i fattori che favoriscono e quelli che inibiscono il loro assorbimento a livello intestinale, allo scopo di ridurre il rischio di incorrere in carenze. Dopo aver capito come sono composti gli alimenti che utilizziamo giornalmente per alimentarci, i partecipanti hanno appreso come comporre un piatto sano, utilizzando lo schema creato dall’Università di Harvard e come organizzare la dieta aiutandosi con le porzioni e le frequenze che si ritrovano nella piramide alimentare della Dieta mediterranea.

L’angolo dei dolci

Problemi della terza età
Al secondo incontro si è parlato delle tre principali problematiche che si possono presentare nella terza età, la sarcopenia, l’osteoporosi e l’ipercolesterolemia, descrivendone i principali fattori eziologici e di conseguenza come prevenire e ridurre il rischio di incorrere in tali condizioni, esponendo alcuni consigli generali da applicare per garantire salute e longevità. In seguito si è parlato dell’importanza dell’attività fisica, del suo ruolo nella salute dell’individuo, paragonandola a un farmaco, considerando i suoi benefici a livello fisico e psicofisico, che permette di ridurre il rischio di alcune delle principali patologie, come diabete mellito tipo2, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa e alcuni tipi di tumore.

Le pietanze in esposizione con le ricette

Una selva di diete
Nel terzo incontro l’accento è stato posto sui diversi tipi di diete esistenti, da quelle prive di basi scientifiche, come la dieta delle stelle, passando per quelle che potrebbero addirittura provocare danni, come la dieta di Beverly Hills, per poi arrivare a quella vegetariana nelle sue varianti, soffermandosi a sottolineare l’importanza di una dieta basata soprattutto su alimenti vegetali, fino alla dieta mediterranea che è stata definita quella più sana ed equilibrata, in quanto capace di prevenire patologie, di garantire salute e longevità. Sfatati, quindi, alcuni miti e false credenze in ambito alimentare, molto diffuse nella popolazione.

Miniburgher di spinaci e feta

L’equilibrio dai legumi
L’ultimo incontro è stato incentrato sui legumi, spiegando la loro importanza come fonte proteica vegetale all’interno della dieta, descrivendone proprietà e qualità nutrizionali e quindi il contenuto in proteine, carboidrati complessi, fibre, vitamine e minerali. I partecipanti hanno appreso come inserirli nell’alimentazione settimanale, come utilizzarli nelle diverse forme in cui si possono trovare (secchi, surgelati, sotto forma di pasta, di farina, in lattina), delle porzioni e frequenze con le quali si dovrebbero assumere, come sostituirli alla carne in modo da avere un piatto completo ed equilibrato e come orientare la dieta maggiormente verso il vegetale, riducendo quindi le fonti animali, per avvicinarsi alla dieta mediterranea.

Cous cous freddo con fagioli e verdure

Bontà in tavola
All’“(As)Saggio finale”, per mettere in pratica tutte le nozioni apprese, tutti e 15 i partecipanti hanno preparato una pietanza, poi esposta e degustata. Silvana Dubac ha proposto i burgher di ceci e zucchine, Maria Brčić le cotolette di ceci, mentre Alessandra Prodan Kozlevac il cous cous freddo con fagioli e verdure. In tavola pure le crepes di lenticchie di Loredana Novak, il dip speziato alle carote di Franco Tomasich e i falafel con salsa tzaziki di Maria Kramersteter. Miranda Medica ha invece proposto il hummus di ceci, Doriana Bernobić l’insalata di orzo con pesto di zucchine e pomodorini, mentre Franko Novak i miniburgher con spinaci e formaggio feta. Successo pure per le pizzette allo yogurt di Daniela Krastić, per la torta salata di peperoni e tofu di Klaudia Babić e per le polpette di fagioli cannellini e patate di Milena Tomasich. Un angolo è stato dedicato pure ai dolci, ossia ai cookies di ceci, alla torta di lenticchie rosse e alla torta di fagioli e cioccolato preparati da Roberta Rihter, Gracijela Rihter e Ariela Bassanese. Queste ultime due, le meno giovani del gruppo, sono state affiancate nella preparazione dalla giovane Chiara Rihter (nipote di Gracijela) e dalla nutrizionista Erica Barbo. Ogni piatto per l’occasione è stato accompagnato dalla ricetta scritta e dal metodo di preparazione, in modo da condividerle.

Cotolette di ceci

Piatti «razionali»
“Il nostro obbiettivo dovrebbe essere quello di mettere in atto una dieta razionale. La parola ‘dieta’ deriva dal greco e significa ‘modo di vivere’, quindi non s’intende soltanto quello che mangiamo, ma anche come lo mangiamo, quando mangiamo, quando dormiamo, se beviamo, fumiamo, se facciamo attività fisica, se usciamo… Concretamente si pensa allo ‘stile di vita’. ‘Razionale’ invece deriva da ‘ratio’ e quindi ragionato, ma anche misurato, a seconda del sesso, dell’età e della condizione fisiologica. Perché ognuno di noi, in base alle proprie caratteristiche, dovrebbe mettere in atto una dieta diversa avendo anche necessità diverse. Per bisogni intendiamo bisogno di energia, carboidrati, proteine, lipidi, acqua, minerali e vitamine e possiamo soddisfarli soltanto attraverso gli alimenti; quindi, dovremmo imparare a capire ciò di cui abbiamo bisogno e come possiamo soddisfare tali necessità. Dopo decenni di ricerche scientifiche, la dieta che è stata giudicata la migliore è quella mediterranea, in quanto si è rivelata in grado di permettere salute, longevità, prevenzione delle principali patologie e malnutrizioni. È fondamentale ricordare anche l’importanza della fibra, che deriva dal fatto che porta svariati benefici a livello della flora batterica intestinale ed è anche coinvolta nel mantenimento della sazietà e dell’omeostasi glicemica. Inoltre facilita la pulizia dell’intestino da possibili mutageni fecali, sostanze che se permangono per troppo tempo potrebbero stimolare le cellule intestinali verso una trasformazione in cellule ad alta proliferazione che potrebbero quindi sfociare in un tumore colon-rettale. Ed è per questo che un consumo giornaliero di fibre pari ad almeno 30 grammi è stato associato a una riduzione del rischio di sviluppare un cancro al colon-retto, che è il terzo per frequenza in entrambi i sessi”, ha spiegato in conclusione Erica Barbo, sottolineando però che non si può parlare di dieta razionale e quindi di uno stile di vita corretto senza parlare di attività fisica. Le evidenze dimostrano che fare attività fisica regolarmente aiuta a invecchiare bene: aumenta la resistenza dell’organismo, rallenta l’involuzione dell’apparato muscolo-scheletrico e di quello cardiovascolare come pure le capacità psico-intellettuali che ne traggono giovamento.

Crepes di lenticchie
Insalata di orzo con pesto di zucchine e pomodorini
Burgher di ceci e zucchine
Torta salata di peperoni e tofu
Pizzette allo yogurt

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display