«Allevare piccioni è una questione di cuore e non di soldi»

Abbiamo incontrato il 43.enne Petar Radolović di Valbandon che nutre una passione particolare. Al momento possiede 127 pennuti e non ha alcuna difficoltà a riconoscerli

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«Allevare piccioni è una questione di cuore e non di soldi»

Un piccione viaggiatore, allevato in Belgio, di recente è stato venduto all’asta per una cifra record di 1,6 milioni di euro. Si tratta di New Kim, una femmina di due anni, che era stata offerta a un prezzo iniziale di soli 200 euro. Il volatile è andato a un acquirente anonimo in Cina, dove le gare di velocità tra piccioni viaggiatori sono sempre più popolari. I cinesi sono infatti incantati dai piccioni da corsa. E New Kim è decisamente un piccione da corsa. Infatti, New Kim è una campionessa mondiale di distanza, vincitrice di diverse gare in Europa, tra le quali la prestigiosa “Ace Pidgeon Grand National Middle Distance”. Ma ora basta parlare di New Kim, parliamo di Darko, un altro grande campione, la cui eventuale vendita all’asta potrebbe molto probabilmente raggiungere cifre da capogiro. Il condizionale è in questo caso d’obbligo visto che il suo allevatore non ha alcuna intenzione di cederlo. Lui stesso ce l’ha confermato quando lo abbiamo raggiunto nel suo allevamento.

Petar attorniato dai piccioni

Darko, il piccione più veloce
“Allevare colombi è la mia passione, è una questione di cuore e non di soldi”, ha detto il fiero proprietario di Darko, il piccione viaggiatore più veloce della Croazia. Proprio così, della Croazia. Darko vive e si allena in Croazia, precisamente a Valbandon, in Istria, e il suo orgoglioso proprietario è il 43.enne Petar Radolović, nome molto conosciuto tra gli allevatori e gli appassionati di colombi di tutta Europa. I suoi pennuti sono dei veri e propri purosangue del cielo. Lo hanno dimostrato in più di un’occasione, tornando sempre a casa dopo avere volato per centinaia e centinaia di chilometri. Il miglior piccione mai allevato da Petar resta, però, Darko, vincitore di una miriade di gare. Naturalmente, il merito è anche del suo allevatore, la cui passione per questi animali alati è nata quando era ancora poco più che un bambino. “Li guardavo volare e mi sono innamorato” ha raccontato Petar, la cui avventura è iniziata all’età di sei anni, quando per la prima volta ha portato a casa i suoi primi colombi, procurati da un vicino di casa. “Da allora la mia passione non ha fatto altro che crescere”, ha ricordato l’allevatore, che nel prosieguo del discorso ci ha detto che al momento possiede 127 piccioni, che non fatica a riconosce, nemmeno se affiancati uno all’altro.

Darko, il piccione pluripremiato

Tornano sempre a casa
Dall’altra parte anche i colombi riconoscono il loro allevatore, che ha tenuto a sottolineare come i piccioni sono animali intelligentissimi con i quali è anche possibile interagire. Ma non è questo che ha affascinato e continua ad affascinare Petar Radolović, da sempre ammaliato dalla capacità di orientamento dei colombi viaggiatori, capaci di volare anche per 1.500 chilometri e di tornare sempre a casa, indipendentemente dal punto in cui sono stati liberati. “Soltanto i piccioni ne sono capaci”, ha spiegato l’allevatore istriano, spiegando che gli altri uccelli (i migratori per la precisione) volano sempre lungo la stessa rotta abituali. “Non è chiaro come facciano i piccioni viaggiatori a volare in direzione di casa da qualsiasi luogo. Si presume abbiano una sorta di bussola interna in grado di guidarli. Si pensa inoltre abbiano uno straordinario sesto senso che gli permette di volare per lunghissime distanze orientandosi con il campo magnetico terrestre” ha rilevato Petar, i cui “amici” alati hanno partecipato a centinaia di gare volando in direzione di casa da tutta la Croazia, ma anche dall’Austria e dall’Ungheria, il più delle volte percorrendo il tragitto più velocemente dei piccioni di altri allevatori. Non a caso, Petar Radolović, detiene il diploma di “grande maestro”. Sulle corte (dai 100 ai 400 chilometri) e sulle media distanze (dai 300 ai 600 chilometri) i suoi colombi sono infatti pressoché imbattibili.

New Kim, il piccione da 1,6 milioni di euro

L’alimentazione, ruolo chiave
Ma come si arriva a essere gran maestro? “Con il tempo, la passione e tanti sacrifici” dice Petar, aggiungendo che la preparazione dei piccioni inizia mesi prima della gara. Inoltre, un ruolo chiave è giocato anche dall’alimentazione, che deve essere bilanciata e di altissima qualità. Insomma, campioni si nasce, ma è anche vero che senza fatica e allenamento è difficile diventare straordinari. Straordinari come Darko e come i tanti altri colombi di Petar Radolović, che ogni mattina, prima di recarsi al lavoro, fa visita ai suoi amatissimi pennuti. Non tutti sono, però, destinati alle gare. Infatti, diversi volatili dall’eccellente pedigree sono destinati alla riproduzione.

Alcuni colombi dell’allevatore istriano

Coinvolgere anche i bambini
Sebbene Petar sia uno dei migliori allevatori della Croazia, non è l’unico. Gli appassionati di colombi sono infatti molti, anche nel sud dell’Istria, dove esiste anche un Club degli allevatori di piccioni viaggiatori, di cui lo stesso Petar è socio. Ha sede a Dignano, conta una quarantina di iscritti ed è sostenuto dalla Federazione cittadina delle associazioni sportive. “Uno degli obiettivi del club è la promozione della colombofilia, soprattutto tra i giovani” ha evidenziato l’allevatore, il cui desiderio è anche quello di coinvolgere nel progetto i bambini, magari attraverso la collaborazione con le scuole e gli asili, nei cui giardini potrebbero essere magari costruite delle piccionaie. Inoltre, un altro sogno di Petar è quello di contribuire alla costruzione di una piccionaia per una casa-famiglia per bambini e ragazzi, che potrebbero quindi prendersi cura dei volatili. “Sono disposto ad aiutare chiunque desideri avvicinarsi a questo mondo. Non deve esitare a chiamarmi per qualsiasi informazione”, ha concluso l’orgoglioso proprietario del colombo più veloce della Croazia.

Il “pedigree” del campione croato Darko

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