Uljanik. Richiesto il fallimento

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Uljanik. Richiesto il fallimento

ZAGABRIA | Il Tribunale commerciale di Pisino ha ricevuto ieri la richiesta da parte dell’Agenzia finanziaria (Fina) per l’apertura della procedura fallimentare nei confronti della società Uljanik Brodogradilište S.p.A, ovvero per il cantiere navale Scoglio Olivi di Pola. Nella richiesta firmata dalla Fina scrive tra le altre cose che, stando ai dati dell’Istituto croato per l’assicurazione pensionistica (HZMO), l’Uljanik conta 1.400 dipendenti, ha una ventina di conti correnti e depositi vincolati in cinque banche commerciali. Sempre stando ai dati citati la società registra pagamenti incompiuti per un periodo ininterrotto di 120 giorni per un debito totale di 75,8 milioni di kune. La richiesta dell’avvio della procedura fallimentare è arrivata dopo che il Consiglio d’Amministrazione del gruppo polese ha annunciato sul sito web della Borsa di Zagabria che la società lussemburghese CLdN ha rescisso unilateralmente il contratto di costruzione per una nuova nave, senza però specificare l’importo, ma che comunque rappresenta un ulteriore grande colpo alle casse del cantiere polese, ma anche per quelle dello Stato.

Garanzie statali

Va ricordato, infatti, che stando a quanto spiegato di recente dal ministro delle Finanze, Zdravko Marić, l’anno scorso ai sensi delle garanzie date dallo Stato al cantiere navale Uljanik e al Gruppo Uljanik con sede a Pola l’anno scorso sono stati pagati più di 2,5 miliardi di kune e non si può escludere che quest’anno l’importo dovuto sia ben più alto “forse anche di un miliardo”, arrivando a toccare i 3,5 miliardi di kune.

Conferma delle offerte

Mentre a Pisino il Tribunale Commerciale riceveva la richiesta di fallimento, a Zagabria il presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Uljanik, Emil Bulić, incontrava il ministro dell’Economia, Darko Horvat. Il manager, concluso l’incontro, non è voluto entrare nel merito delle offerte, ma le ha solamente confermate. “Per parlare delle offerte concrete dovremo aspettare la conclusione delle trattative commerciali con gli offerenti”, ha dichiarato Bulić che, alla domanda diretta da parte dei giornalisti di quantificarle, non ha voluto parlare di cifre, dicendo che queste non contano. “Le trattative proseguono”, si è limitato a dire. La speranza, come ha detto, è che in settimana possano essere tirate le somme sulle offerte ricevute, aggiungendo però che il tutto durerà fino a quando non si arriverà al consenso tra le parti. Rispondendo alla domanda su quali sono i criteri di selezione, Bulić ha sottolineato che il criterio primario è il mantenimento della cantieristica navale in una logica di business sostenibile sia a Pola che a Fiume. Altrettanto fondamentali sono anche le garanzie economiche per il funzionamento dei cantieri.

Procedura trasparente

Il ministro Horvat si è detto molto soddisfatto dell’intera procedura, sostenendo che “mai è stato portato avanti un processo così trasparente”. Parlando delle offerte ricevute ha sottolineato che “alcune di queste sono molto serie”, chiedendo ai giornalisti di avere un po’ di pazienza perché “a giorni si saprà tutto”. “Nel corso della giornata di domani (oggi, nda.) dialogheremo con tutti i partner interessati, presenteremo loro quello che abbiamo sul tavolo e daremo al C.d.A. la possibilità di analizzare il tutto. Infine sarà il C.d.A. stesso, dopo avere informato il Ministero delle Finanze e il Ministero dell’Economia, a scegliere l’offerta che riterrà essere la migliore”, ha sottolineato il ministro Horvat.

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