Tragedia di Pago. Cure domiciliari per tre bambini

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Tragedia di Pago. Cure domiciliari per tre bambini

Tre dei quatto bambini lanciati dal balcone di casa dal padre sull’isola di Pago il 28 febbraio scorso sono stati dimessi dall’ospedale di Zara e saranno sottoposti a cure domiciliari. “I tre bambini in età di 3, 5 e 8 anni, due bambine e un maschietto, sono stati dimessi stamattina (ieri mattina per chi legge, ndr)”, si rileva nel comunicato diffuso dall’Ospedale generale di Zara, in cui si aggiunge che “i bambini sono in buono stato di salute e perciò sono stati dimessi dall’ospedale. In accordo con il Centro per la tutela sociale di Zara e con il Ministero per la Demografia, la Famiglia, i Giovani e le Politiche sociali, è stato deciso che saranno affidati alle cure familiari”.
“La bambina di sette anni in cura al Centro clinico ospedaliero di Zagabria sarà dimessa a conclusione dei controlli richiesti dai medici, sicuramente entro venerdì”, ha dichiarato all’agenzia Hina l’aiuto direttore del CCO di Zagabria, Milivoj Novak. Il ministero per la Demografia, la Famiglia, i Giovani e le Politiche sociali non ha voluto commentare le indiscrezioni stando alle quali i bambini saranno affidati alle cure della madre, coadiuvata da un assistente sociale. Nel comunicato emesso si legge che “il Ministero ha fatto il possibile affinché ai bambini sia assicurata una tutela adeguata e, in tal senso, non divulgherà dettagli inerenti ai bambini minorenni”. Contestualmente dalla Procura regionale di Zara è stato confermato all’emittente N1 che si è proceduto con la nomina di un tutore che curerà gli interessi della famiglia. Ad oggi nell’ambito delle indagini gli inquirenti hanno sentito tre testimoni del tragico gesto del padre nei cui confronti è stata decretata la misura del fermo preventivo nella durata di 30 giorni e che attualmente, stando a quanto riportano fonti di stampa, si troverebbe nell’ospedale giudiziario.
Intanto, il Consiglio d’amministrazione del Centro per la tutela sociale di Zara ha sancito di sollevare dall’incarico la direttrice, Vesna Burčul. Come rilevato da Marina Vuković Dujmović, presidente del Consiglio d’amministrazione del Centro per la tutela sociale di Zara, la decisione non è stata unanime. Tre membri hanno votato a favore della destituzione, mentre due erano contrari. “La direttrice Burčul ha rinunciato al diritto di presentare una dichiarazione scritta. Abbiamo deciso che va sollevata dall’incarico e trasmetteremo la nostra decisione al Ministero, per l’approvazione”, ha affermato Vuković Dujmović, sottolineando che “la direttrice non è stata licenziata, è stata sollevata dall’incarico. Continuerà a lavorare al Centro per la tutela sociale. Il Consiglio non ha ancora nominato un facente funzioni di direttore, perché prima deve attendere l’approvazione ministeriale della decisione”.
Quella di ieri è stata la terza riunione del Consiglio indetta per discutere della destituzione della direttrice, auspicata anche dal ministro per la Demografia, la Famiglia, i Giovani e le Politiche sociali, Nada Murganić, “a causa delle manchevolezze rilevate nel caso di Pago. È ancora in corso l’inchiesta dell’Ordine degli assistenti sociali, in cui il Ministero non interferirà”, ha concluso Murganić. (erb)

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