Scuola. I libri di testo per le minoranze sono in fase di traduzione

Sui banchi delle scuole CNI soltanto dal anno scolastico 2020/2021

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Scuola. I libri di testo per le minoranze sono in fase di traduzione

Tutte le scuole in Croazia sono incluse nel progetto “Scuola per la vita” (Škola za život) e da quest’autunno entrano in vigore i nuovi curricola e i relativi libri di testo. Però, non nelle scuole delle minoranze, visto che devono essere ancora tradotti dal croato. Perciò, gli alunni delle scuole della CNI lavoreranno con i nuovi curricola, ma con i vecchi libri di testo in lingua italiana, mentre gli alunni delle scuole con lingua d’insegnamento ungherese alterneranno i vecchi libri nella lingua materna e i nuovi in lingua croata.
“Il catalogo dei libri di testo approvati dal Ministero delle Scienze e dell’Istruzione è stato pubblicato sulle pagine Internet del dicastero soltanto alla fine di luglio. Quindi, è impossibile sfornare 21 libri di testo (quante sono le materie di studio) in lingua italiana in soli due mesi”, ha spiegato Liliana Venucci, responsabile del settore Editoriale dell’EDIT. “Attualmente sono in corso le traduzioni dei libri di testo conformi alla riforma scolastica per la prima e la quinta elementare e per la prima media. Inoltre, stiamo traducendo anche i libri per le materie scientifiche (fisica, chimica, biologia) per la settima classe”, ha puntualizzato Venucci, ricordando che la traduzione è solamente una delle fasi, preceduta dall’aspetto burocratico-finanziario. Poi seguono le correzioni, la stampa della bozza, l’approvazione dell’AZOO (Agenzia per l’educazione e l’istruzione), quella del Ministero delle Scienze e dell’Istruzione, nonché la stampa del testo finale.
La riforma procederà per gradi, di anno in anno. Perciò, anche i successivi libri di testo per le scuole delle minoranze dovranno essere pronti. “Appena avremo terminato con le traduzioni in corso, inizieremo subito con quelle per le altre classi, in armonia con la riforma curricolare”, ha concluso Venucci.
In un comunicato, il Ministero dell’Istruzione aveva asserito che “non possiamo ritenerci colpevoli per il ritardo. Non siamo noi a determinare la dinamica delle traduzioni, operazione per la quale in certi casi serve più di un anno. Il Ministero, nell’ambito delle proprie competenze, farà il possibile affinché l’approvazione dei libri tradotti sia espletata nel minor tempo possibile”. Secondo l’ultimo dato disponibile (del 2017) le scuole delle minoranze nazionali erano frequentate da 10.657 alunni.

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