Pensioni. La sostenibilità è a rischio

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Pensioni. La sostenibilità è a rischio

ZAGABRIA | Le pensioni in Croazia sono inferiori rispetto a quelle degli altri Stati membri dell’UE. Il rischio è che in futuro, a causa dell’invecchiamento della popolazione, il Paese non sia più in grado di tutelare gli anziani dalla povertà. Questo l’avvertimento scaturito ieri dalla presentazione del Rapporto sull’adeguatezza delle pensioni 2018, di quello relativo all’invecchiamento della popolazione per il 2018 e delle nuove raccomandazioni per la Croazia organizzato ieri a Zagabria nell’ambito del semestre europeo. Secondo Ettore Marchetti (Commissione europea – Direzione per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione), “è pertanto necessario sostenere i giovani e aiutarli nel mercato del lavoro”. Allo stesso tempo bisogna però anche “aiutare gli anziani a rimanere sani e attivi più a lungo in modo che tutti possano contribuire allo sviluppo della società”. Egbert Holthuis ha affermato che il mercato del lavoro in Croazia è migliorato, ma c’è un alto tasso di disoccupazione tra i giovani, quindi il sistema educativo deve essere rivisto. “Le persone hanno bisogno di rimanere sul mercato del lavoro più a lungo, in modo da potere garantire pensioni adeguate. Siamo del parere che la Croazia dovrebbe fare un uso migliore dei fondi strutturali dell’UE per infrastrutture e istruzione, in generale dovrebbe essere più veloce in questi campi”, ha aggiunto. Il ministro del Lavoro e del Sistema previdenziale, Marko Pavić, ha affermato che i dati del rapporto “indicano la necessità di procedere con una riforma”. “È evidente che abbiamo soltanto il 20 p.c. di pensionati che hanno versato contributi per 40 o più anni. Abbiamo un deficit di 17 miliardi di kune e l’obiettivo di questo governo è quello di realizzare una riforma pensionistica globale, qualcosa che gli ex governi hanno sempre evitato di fare”, ha dichiarato il ministro, sottolineando che sono stati costituiti gruppi di lavoro e le soluzioni che fuoriusciranno saranno discusse nel dettaglio con le parti sociali. Il ministro ha poi ricordato che entro il 15 settembre la legge verrà inviata al Sabor, che dovrebbe approvarla entro il 2019. “L’obiettivo della riforma è la sostenibilità delle pensioni, il loro aumento ovvero la loro adeguatezza. La riforma pensionistica complessiva è rivolta principalmente ai futuri pensionati, ma valuteremo come intervenire e aumentare le pensioni per i pensionati attuali, includendoli più attivamente sul mercato del lavoro con la possibilità di mantenere la pensione”, ha spiegato Pavić, ricordando che la Croazia quest’anno ha a disposizione 2,6 miliardi di kune per l’occupazione, 60.000 occupati in più rispetto all’anno precedente ed è aumentato anche il rapporto tra lavoratori e pensionati. Ad aprile è arrivato a quota 1,23, mentre l’anno scorso nello stesso mese era pari a 1,20 impiegati a fronte di un pensionato.

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