Pagine di storia da recuperare

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Pagine di storia da recuperare

CAPODISTRIA | Concluse le visite a Trieste, il “Viaggio della memoria” del sindaco di Roma, Virginia Raggi, accompagnata da una delegazione di studenti e dalla vicepresidente nazionale dell’ANVGD, nonché presidente del Comitato provinciale di Roma, Donatella Schürzel è proseguito a Capodistria. Al suo arrivo, la Raggi è stata ricevuta dal Console generale d’Italia a Capodistria, Giuseppe D’Agosto e dal vicesindaco del Comune di Capodistria, Mario Steffè. Assente il primo cittadino Aleš Bržan, trattenuto da impegni inderogabili. Causa il ritardo sulla tabella di marcia degli ospiti, ha dovuto assentarsi pure il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, atteso da altri importanti impegni. Concluso l’incontro formale in Municipio, la delegazione si è avviata verso la Sala cerimoniale “San Francesco d’Assisi” dove ad aprire l’incontro sono stati, con brevi indirizzi di saluto, Virginia Raggi, Mario Steffè, il Console D’Agosto, Donatella Schürzel e Fluvio Richter, presidente della CAN di Capodistria. In quella sede i ragazzi hanno avuto modo di conoscere una piccola parte della storia del territorio e di porre delle domande. Per avvicinare la tortuosa tematica ai giovani, Mario Steffè si è avvalso dell’esperienza personale e di quella tramandatagli, suscitando così la curiosità del pubblico. “Quello che state compiendo in questi giorni è un viaggio attraverso i luoghi geografici della storia che vi ha condotto alla conoscenza di alcune vicende e luoghi simbolo della storia recente di queste terre a ridosso del confine, che continuano a dare testimonianza di un periodo che possiamo a buon titolo scrivere tra le pagine più buie della storia contemporanea europea”, ha sottolineato il vicesindaco. “Quello di oggi è un incontro storico. Si avviano dei nuovi rapporti, un nuovo modo di conoscersi. In questi luoghi la storia ha prodotto drammi vissuti sulla pelle delle famiglie, ma troviamo una città profondamente cambiata che guarda al futuro con grande ottimismo. L’Europa vede i confini ampliati, non ci siamo nemmeno accorti di essere entrati in un altro Stato. In un’ottica di rafforzamento dei nostri legami possiamo anche immaginare dei percorsi comuni per far conoscere i nostri rispettivi studenti e la storia che a volte separa. Lo sviluppo condiviso ci porterà lontano all’interno dell’Unione europea, che è tutta da scrivere nelle nostre mani”, ha dichiarato la Raggi, ribadendo di credere che i ragazzi abbiano apprezzato gli interventi che hanno dipanato qualche dubbio su queste pagine di storia. “Capire tutto questo ci aiuta a ragionare sul fatto che non è tutto bianco o nero. Dare ulteriori strumenti a ragazzi che stanno vivendo un’epoca molto difficile è – ha concluso – il modo migliore per aiutarli a essere sempre più consapevoli del mondo che li circonda”.

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