La Giunta dell’UI si mobilita per evitare il blocco dell’attività del Dramma Italiano

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La Giunta dell’UI si mobilita per evitare il blocco dell’attività del Dramma Italiano

PARENZO Tutte le attività del Dramma Italiano potrebbero essere bloccate da qui fino alla fine della stagione. È quanto emerso alla sessione della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana svoltasi a Parenzo. A far suonare il campanello d’allarme è stata una lettera inviata alla Giunta UI dal sovrintendente del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume.

“In seguito all’impossibilità da voi comunicataci di fornirci informazioni precise sulla data del versamento dei fondi destinati al Dramma Italiano, siamo costretti a sospendere tutti i progetti della compagnia di prosa. Si sta rivelando impossibile infatti realizzare il programma, vista la mancanza di mezzi finanziari. Non appena il Teatro avrà ricevuto il contratto per il finanziamento e sarà stato effettuato il versamento dei fondi da parte dell’Unione Italiana, riprenderemo il programma”: questa la comunicazione pervenuta all’UI a firma del sovrintendente, Marin Blažević.
Maurizio Tremul, presidente della Giunta, ha spiegato la situazione per quanto concerne i pagamenti. “Il contratto è pronto, ma non può essere firmato. Noi stessi abbiamo delle difficoltà a causa dei vari ritardi che il nostro Piano finanziario ha subito ma ciò nonostante tempo fa abbiamo deciso di versare al Teatro un anticipo di 25mila euro. Ora avremmo dovuto versarne un altro, dello stesso importo, ma a causa della complessa situazione creatasi abbiamo annunciato al sovrintendente che ci sarà un ritardo, in quanto 25mila euro possono essere vitali per altri settori”, ha dichiarato Tremul introducendo il punto.
Marianna Jelicich Buić, titolare del Settore Teatro, Arte e Spettacolo, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione. “Non era mai successo prima che le attività del Dramma Italiano fossero minacciate a tal punto. Siamo in una situazione assurda e paradossale. Finché i soldi arrivano va tutto bene, ma appena c’è un ritardo il Dramma Italiano viene messo in secondo piano. Questa lettera ci fa capire l’atmosfera nella quale si lavora e con essa diventano più chiare le motivazioni delle dimissioni di Rosanna Bubola. Recentemente il sovrintendente aveva ignorato del tutto il parere dell’Unione sulla nomina del nuovo direttore. Ora questa è la goccia che fa traboccare il vaso”, ha dichiarato Marianna Jelicich Buić.

Un problema politico?

I membri della Giunta hanno poi cercato di capire se i mezzi richiesti fossero o meno decisivi per la realizzazione delle ultime tre uscite che la compagnia ha in programma. “Il Teatro viene finanziato da tante fonti e alcuni dei finanziatori stanziano fondi proprio per le attività del Dramma Italiano. Fra questi ci sono sicuramente la Città di Fiume – che copre il costo degli stipendi di tutti gli attori della compagnia – l’Ufficio per le nazionalità del governo della Repubblica di Slovenia e il Consiglio nazionale delle minoranze di Zagabria. Noi aggiungiamo altri 113mila euro all’anno, che finora sono sempre arrivati. Quest’anno abbiamo dei problemi, ma nonostante ciò abbiamo versato al Teatro un anticipo di 25mila euro. È mai possibile che nonostante tutti questi mezzi non si possano realizzare le ultime tre uscite in programma?”, si è chiesto Tremul.
Daniele Suman, ha interpretato la situazione come una presa di posizione politica, più che un problema di carattere finanziario. “Dobbiamo dare una risposta forte. Non è possibile si comportino così con le nostre istituzioni. La situazione è paradossale, perché il fondatore del Teatro è la Città di Fiume, il cui sindaco si è appena espresso in difesa dei diritti delle minoranze nazionali. In questo contesto come può un sovrintendente nominato dal sindaco andare contro le necessità di una minoranza”, ha dichiarato Suman.
Alla fine della discussione la Giunta ha deciso di contattare Blažević per vedere se sia possibile convincerlo a ritornare sui suoi passi. In caso contrario si contatteranno i vari finanziatori del Teatro, chiedendo loro di intervenire affinché la situazione si risolva positivamente. Il tutto dovrà avvenire in tempi rapidi, perché la prima uscita del Dramma è, o forse è il caso di dire era, prevista in occasione del Festival dell’istroveneto, in programma fra il 4 e il 9 giugno.

Manuali scolastici

Un altro argomento di cui si è discusso nel tentativo di trovare una soluzione, è stato quello relativo alla nomina degli autori per la stesura dei manuali di testi d’autore della Comunità Nazionale Italiana. Corrado Ghiraldo, titolare del Settore Educazione e Istruzione, ha presentato alla Giunta il verbale della Commissione per la nomina degli autori, informando i presenti di una serie di problemi riscontrati dalla Commissione.
“Siamo riusciti a individuare i curatori per alcuni manuali, ma in altri casi abbiamo dei problemi. Per la storia e la cultura musicale abbiamo individuato gli autori che si occuperanno della parte didattica, mentre per la parte metodologica nessuno ha risposto al bando. Per il manuale di natura e società, invece, non si è fatto avanti nessun candidato per nessuna delle categorie”, ha spiegato Ghiraldo.
Suman ha suggerito di ripubblicare il bando per i manuali scoperti, facendo particolare attenzione affinché l’informazione arrivi dai direttori delle scuole ai singoli insegnanti. “Contemporaneamente, però, dovremmo chiedere ai consulenti pedagogici di darci una mano nell’individuare i possibili autori, nonché curatori della parte metodologica. Si tratta di un lavoro particolare e probabilmente la difficoltà nel trovare qualcuno sta proprio in questo”, ha affermato Suman.
Tremul ha aggiunto che nel frattempo sarebbe opportuno organizzare una riunione fra gli autori individuati, i consulenti pedagogici e l’Edit, affinché le parti in causa possano iniziare a lavorare ai manuali. Questa proposta, con le relative osservazioni, è stata approvata dalla Giunta all’unanimità.

Programmi degli esuli

La Giunta si è quindi espressa in modo favorevole sugli “Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia”. Una seconda decisione è stata quella di passare dalla Veneto banca, in fase di chiusura nel nostro territorio, alla PBZ. La scelta è stata motivata rilevando che quest’ultima banca offre il miglior tasso di cambio dall’euro alla kuna. La Giunta ha anche deciso di procedere con la realizzazione del progetto dei corsi per Web master, che decolleranno a Fiume in autunno e che permetteranno a due giovani di formarsi e di trovare quindi un impiego come gestori di siti web. Nel corso della seduta è stato approvato pure un finanziamento di 7.500 kune a favore del concerto “Lidia Percan – Canzoni d’una volta”, visto il contributo dato da Lidia Percan nella promozione della cultura italiana attraverso la musica.
Infine, si è deciso di accettare la richiesta di Tiziano Šuran, pervenuta al bando per l’assegnazione delle borse di studio riservate agli studenti eccellenti.
“La sua richiesta era stata inizialmente respinta, ma si è trattato di un disguido. Avevamo ritenuto il candidato non idoneo in quanto nella documentazione che aveva fornito non aveva allegato le pagelle comprovanti la frequentazione delle scuole italiane, ma la sua richiesta era per il terzo anno del corso di dottorato in Neuroscienze cognitive presso la SISSA di Trieste, che effettivamente non prevede la necessità di presentare le pagelle delle scuole medie superiori. Pertanto ora accettiamo la sua candidatura e gli assegniamo la borsa di studio”, ha spiegato il titolare del settore Organizzazione, Sviluppo e Quadri, Daniele Suman.


«Il Teatro non può più tappare le falle»

“A causa del ritardo nell’erogazione dei fondi di finanziamento riservati al Dramma Italiano sono stato costretto a bloccare l’intero programma, comprese produzioni e trasferte della compagnia di prosa in lingua italiana di Fiume – conferma il sovrintendente del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, Marin Blažević, che abbiamo contattato per una dichiarazione in merito –. È una situazione che viene a ripetersi da diversi anni a questa parte. Come da copione, a metà anno, un periodo che per il Teatro coincide con la fine della stagione teatrale, non sono stati ancora stanziati i fondi necessari per il normale svolgimento dell’attività della compagnia. L’Ivan de Zajc’, con tutte le altre incombenze che ha, non può più permettersi di anticipare fondi al Dramma Italiano. Inoltre, la situazione legata ai finanziamenti dell’Unione Italiana e dell’Università Popolare di Trieste, è poco chiara: non abbiamo firmato alcun contratto con le parti interessate. Di conseguenza, di anno in anno, non possiamo sapere per tempo quale sarà l’esatto ammontare dell’importo che verrà assicurato per le attività del Dramma, in base al quale essere quindi in grado di realizzare un programma in linea con i finanziamenti e i costi che la compagnia deve sostenere nel corso della stagione teatrale”.
“In questo momento – ha precisato Marin Blažević –, le casse della compagnia di prosa in lingua italiana sono in rosso, con un passivo di 390mila kune dovuto a costi e conti non pagati per la stagione teatrale in corso. Tale importo sarebbe anche maggiore se non fosse stato coperto in parte da altre entrate provenienti da enti regionali e nazionali. Per questo motivo ho chiesto direttamente all’Unione Italiana di versare al Teatro la somma di 25mila euro in modo da coprire almeno una parte del disavanzo e garantire in tal modo la normale attività della compagnia. So che questa situazione non dipende direttamente dall’UI, bensì dal governo italiano, che tarda con il versamento delle sovvenzioni destinate alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia e in Slovenia. Dalle informazioni di cui dispongo, l’UI non ha ancora ottenuto i finanziamenti dalla Nazione Madre per le proprie attività. Della situazione venutasi a creare in seno al Dramma Italiano a causa del ritardo dei finanziamenti sono stati informati sia il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul, che il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, che ringrazio per il loro costante impegno nel tentare di risolvere la situazione”, ha concluso Marin Blažević. (giemme)

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