La mostra “Fiume 1850-2018. La filatelia fiumana fra mito, storia ed economia 1918-1924”, la cui inaugurazione è attesa per domani al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia) – proprio a cent’anni precisi dalle prime emissioni dei francobolli della Città –, oltre alla valenza storica e artistica, rappresenta anche un’occasione di dialogo per cercare un denominatore comune tra le diverse interpretazioni delle vicende storiche del capoluogo quarnerino. Infatti, una delegazione ufficiale di Fiume e della Croazia assisterà per la prima volta all’inaugurazione di una mostra al Vittoriale. Sarà un’occasione quindi per uno scambio cultuale di respiro europeo, alla ricerca soprattutto di una lettura condivisa del centenario dell’Impresa dannunziana, capace di mettere insieme sia il punto di vista italiano sia quello croato. Quali siano le aspettative e che cosa potrà nascere da quest’appuntamento l’abbiamo chiesto ai diretti interessati.

Sarà una giornata di festa

“È un avvenimento importantissimo per noi e spero anche per tutti i fiumani – ci dice Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione del Vittoriale degli Italiani –. Sarà una giornata straordinaria di grande festa. L’aspettativa principale è che grazie alla mostra si arrivi a una collaborazione produttiva tra il Vittoriale degli Italiani e la Città di Fiume. Mi sembra che ci siano tutte le condizioni necessarie per andare in questa direzione. Lo scorso giugno sono stato a Fiume proprio per incontrare i rappresentati dei vari enti e istituzioni e avviare rapporti che con domenica avranno anche una consacrazione solenne. Siamo a buon punto anche grazie all’annunciata presenza alla cerimonia – che ci onora tantissimo – dell’Ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia, Jasen Mesić. Con il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ho avviato una corrispondenza diretta”.
“Alla cerimonia dell’alzabandiera nella piazzetta dalmata – continua Giordano Bruno Guerri –, sarà issato anche lo stendardo della Città di Fiume, quello attuale che custodiamo al Vittoriale. Il tutto mentre il nostro trombettiere intonerà l’inno croato quale saluto alle autorità cittadine di Fiume. Sarà questa l’occasione per stringere un profondo legame d’amicizia, grazie al quale avviare poi un’intensa collaborazione. Sono diversi i campi in cui i contributi potrebbero manifestarsi. Il Vittoriale potrebbe collaborare nell’allestimento di una mostra a Fiume con uno scambio di documenti e proseguire poi anche con i rapporti nel 2020, anno della fortunata coincidenza del centenario dell’Impresa dannunziana con Fiume Capitale europea della Cultura 2020. In quell’anno il Vittoriale degli Italiani si occuperà in particolare della Carta del Carnaro, che fu uno snodo centrale della cultura e della politica del Novecento, con varie ricadute nel pensiero occidentale. Il mio desiderio è di realizzare una mostra su D’Annunzio a Fiume, non soltanto dal punto di visto storico degli italiani, ma anche dall’ottica croata dell’epoca e anche da quella degli studiosi croati di oggi. Insomma di sentire le diverse letture e analisi e discutere su quanto accaduto per poter guardare al futuro. Mi sembra che a un secolo di distanza lo possiamo fare serenamente, senza contrasti”, ha commentato Giordano Bruno Guerri.

Un’importante collaborazione

A rappresentare la Città di Fiume alla mostra del Vittoriale – visto che il sindaco Vojko Obersnel è impossibilitato a parteciparvi – sarà il capodipartimento per la Cultura, Ivan Šarar che si è detto molto ottimista in merito ai risultati dell’incontro e alla futura collaborazione con l’ente di Gardone Riviera.
“Circa dieci giorni fa, una delegazione della Società ‘Rijeka 2020’, e più precisamente il team dell’indirizzo programmatico ‘Dolce e salato’, ha visitato il Vittoriale degli Italiani per discutere su come sia possibile realizzare una mostra comune. Concordo con il direttore Giordano Bruno Guerri che questo sia l’inizio di un’importante collaborazione. Soprattutto per affrontare un periodo della storia fiumana complesso e travagliato, sul quale per troppo tempo e da entrambe le parti, vigeva la tacita regola in base alla quale ‘era meglio non discuterne’. I tempi sono cambiati, e grazie a Fiume Capitale europea della Cultura possiamo affrontare questo tema senza pregiudizi e con obiettività. Sono felice che la stessa posizione sia condivisa dal Vittoriale, visto che l’importante è dialogare costruttivamente per potere affrontare serenamente tutti gli aspetti della storia che ci accomuna. Ecco perché aspetto con emozione l’inaugurazione dell’esposizione sulla filatelia fiumana” ha detto Ivan Šarar.

Un arricchimento per tutti

A rappresentare, invece, la realtà della minoranza italiana di Fiume, sarà Moreno Vrancich, presidente dell’Assemblea della Comunità degli Italiani del capoluogo quarnerino. “La CI di Fiume vive la propria italianità ogni giorno ed è entusiasta di una mostra come questa – spiega Moreno Vrancich –. Nei prossimi anni a Fiume si parlerà molto della storia e della cultura della Città e lo stesso accadrà anche nel resto della Croazia e in Italia. In tale contesto tutte le manifestazioni che interessano la nostra storia e quella municipale rappresentano un arricchimento, per cui vi partecipiamo con gioia. Negli ultimi anni abbiamo fatto un grande lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei politici locali. Supportata dalla Società di Studi fiumani di Roma, la Comunità è riuscita a evidenziare la tradizione italiana del territorio e dei suoi abitanti. Continuando su questa strada e grazie a mostre come questa, faremo ulteriori passi avanti”, ha commentato Moreno Vrancich.