FVG. Negati i fondi per le CI

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FVG. Negati i fondi per le CI

TRIESTE | L’Università popolare di Trieste ha pubblicato la graduatoria dei progetti per la CNI, finanziati dal Friuli-Venezia Giulia. I progetti, per un ammontare complessivo di 510.000 euro (al netto delle spese di gestione) – rileva l’UPT sul suo sito Internet – “sono stati valutati sulla base di una serie di precisi criteri, come indicati dal bando di concorso, quali ad esempio la qualità delle proposte culturali e il grado di innovatività delle stesse, la rilevanza territoriale, l’ottimizzazione delle risorse, nonché la spesa storica su finanziamenti regionali destinata ai singoli soggetti rappresentativi”.

I 510mila euro saranno ripartiti tra 24 beneficiari per complessive 43 attività. Una trentina quelli scartati. Come risulta dalla graduatoria pubblicata ieri sul sito ufficiale dell’Università Popolare di Trieste (www.unipoptrieste.it/www/wp-content/uploads/2018/05/Graduatoria-progetti-l.r.16.2014.pdf) la richiesta avanzata dall’Unione Italiana e inerente al Fondo di promozione per le attività istituzionali delle Comunità degli Italiani è stata esclusa dal bando, perché “in contrasto con l’articolo 5 del documento”: 270mila euro circa che, tradizionalmente, erano destinati a coprire le spese gestionali della cinquantina di sodalizi operanti in Slovenia e Croazia.
Sempre per quanto concerne l’UI, è stata data luce verde ai percorsi formativi per gli alunni delle scuole elementari e alle iniziative sportive delle Comunità, che disporranno complessivamente di 80mila euro mentre è stato più che dimezzato – rispetto alla richiesta iniziale di 58.599 euro – l’importo per il Fondo di riserva, al quale sono stati riconosciuti soltanto 21mila euro.
Va ricordato, in quest’ambito, che le nuove modalità di erogazione delle dotazioni che la Regione Friuli Venezia Giulia destina alla minoranza italiana dell’area dell’ex Jugoslavia avevano suscitato, nei mesi scorsi, forti polemiche e non erano stati in pochi a giudicarle come un tentativo di togliere ruolo e soggettività alla massima istituzione rappresentativa degli italiani di Slovenia e Croazia.

I progetti ammessi e cassati

Tra le altre attività istituzionali ammesse ai finanziamenti alcune del Centro di Ricerche storiche di Rovigno, che per il suo programma di lavoro otterrà gli 86mila euro richiesti, ma non invece i 15mila che avrebbero dovuto coprire le spese per celebrare il 50.esimo anniversario dell’importante istituzione minoritaria. Quest’ultima voce rientra nella categoria dei progetti eseguibili soltanto in caso di recupero delle risorse. Penalizzata anche la nostra Casa editrice che vede posto in forse il progetto di sostegno agli abbonamenti digitali. Scelte che suscitano più di qualche perplessità.
Nell’elenco dei progetti ammessi, figurano quelli destinati alle sezioni di italianistica delle Università di Fiume e Pola, per l’AIAS e la CAN di Capodistria, per l’elementare italiana di Rovigno, per la SAC ‘’Lino Mariani’’ e la Pietas Julia di Pola. Per la prima volta nella storia sarà finanziato poi, con 17mila euro, anche il Consiglio per la minoranza nazionale italiana della Regione istriana per una prima annualità del progetto “Delineazione di linee guida e di intervento per il mantenimento e il miglioramento dell’utilizzo della lingua italiana nelle località a statuto bilingue della Regione istriana”.

Sostegno ad alcuni sodalizi

Per quanto riguarda le Comunità degli Italiani che hanno deciso di aderire al bando, sostegni per diverse attività e iniziative andranno ad Abbazia, Cittanova, Rovigno, Pisino (15mila euro per una gita a Napoli), Zara, Pola, Verteneglio, Spalato, Lussinpiccolo, Draga di Moschiena, Parenzo e Fiume. Sono stati assegnati 23mila euro complessivi per alcune attività individuate dalla Comunità degli Italiani di Fiume, che però si è vista rifiutarne altre. Volendo citare soltanto i sodalizi maggiori va aggiunta Pola alla quale sono stati garantiti 6mila euro per la realizzazione di un Festival di musica leggera. Cittanova, ad esempio, per una serata dedicata al noto cantante nativo di Pola, Sergio Endrigo, per la Settimana della cucina italiana e per Campionissimi 2018 è riuscita ad incamerare 27mila euro ovvero 9mila euro per singola iniziativa.
Dalla graduatoria pubblicata dall’Università popolare di Trieste si evince che forse per mancanza di conoscenza e informazioni, o forse perché decise a sostenere la linea dell’Unione Italiana, molte istituzioni minoritarie non hanno aderito al Bando.

Tolto il 50 p.c. dei mezzi

Le ormai ex autorità regionali hanno perseverato sulla linea della progettualità e del concorso aperto a tutti gli enti e istituzioni della CNI, linea che indistintamente dalle scelte fatte con l’esclusione del Fondo di promozione per le attività delle CI quale voce di finanziamento toglie proprio alle Comunità degli Italiani il 50 per cento dei mezzi che ne garantivano la funzionalità.

Radin: «È un problema di carattere politico»

Il presidente dell’Unione Italiana, vicepresidente del Sabor e deputato della CNI al Parlamento croato, Furio Radin, ha appreso con grande rammarico la sorte toccata ai mezzi del Fondo di promozione per le attività istituzionali delle Comunità degli Italiani. “Privare in questo modo le CI dei fondi destinati al finanziamento delle loro attività è deleterio. La faccenda rischia di diventare un problema politico perché s’interrompe una prassi che ormai era consolidata con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e l’Università popolare di Trieste”, ha commentato l’On. Furio Radin. 
“Di fatto – ha proseguito il presidente dell’Unione Italiana – dovremmo porre degli interrogativi alla nuova gestione politica della Regione Friuli Venezia Giulia, poiché quanto accaduto costituisce un grosso passo indietro per le associazioni che rappresentano l’ossatura della CNI, ossia le Comunità degli Italiani. Noi reagiremo in sede di Comitato di coordinamento, ma anche con tutti i metodi che ci sono a disposizione, inclusi quelli politici per ovviare a questa esplicita e ostentata disattenzione dell’Università Popolare di Trieste e indirettamente della Regione dell’FVG nei confronti di una Comunità per la quale storicamente il Friuli Venezia Giulia ha avuto un’attenzione particolare e che adesso sembra venire meno”.

Tremul: «Confidiamo nel sostegno di Fedriga»

L’esito del concorso bandito dall’UPT per l’assegnazione dei mezzi dell’FVG alla CNI ha lasciato deluso il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul. Nel commentare la vicenda, ha rivelato di non essere rimasto sorpreso più di tanto dall’esito del concorso. Nonostante tutto, Tremul ha affermato di rimanere ottimista, confidando sul fatto che la CNI possa fare affidamento sul sostegno del neogovernatore dell’FVG, Massimiliano Fedriga. “Come avevo avuto modo di anticipare in altre sedi, mi riferisco all’Assemblea e alla Giunta esecutiva dell’UI, ma anche ad altri luoghi, le nuove regole dei bandi per la distribuzione dei fondi FVG per il 2018, che l’UPT ha voluto fare, hanno portato a quanto sapevamo. Cioè alla cancellazione del Fondo di promozione per le attività delle CI. Avevamo fatto presente che questo avrebbe potuto determinare un grosso danno per i nostri sodalizi. Non siamo stati ascoltati”, ha detto Tremul. “Sono stati approvati dei finanziamenti per le attività di alcune CI, ma non i mezzi per tenere aperte le medesime. È un’illogicità pura approvare programmi se non si assicurano risorse certe per il funzionamento delle Comunità”, ha rilevato il presidente della Giunta. “Per questo motivo – ha proseguito – avevamo espresso forti perplessità su questo sistema di finanziamento. Ho scritto alla Regione e alla Giunta uscente, chiedendo che questi limiti venissero tolti. E chiedendo il mantenimento del finanziamento storico destinato a CI, scuole…”. “Ci attendiamo che la nuova amministrazione FVG, come del resto promesso durante la campagna elettorale, trovi i modi di porre rimedio a questa situazione che rischia di mettere in seria difficoltà quelle che sono le fondamenta della CNI, ovvero le CI. Sodalizi che si raccolgono attorno all’UI, che li rappresenta. Quest’obiettivo andrà perseguito nei prossimi giorni e settimane a tutti i livelli e in tutti i contesti”, ha affermato Tremul, sottolineato che nessuno dei mezzi in parola va a beneficio diretto ed esclusivo dell’UI. 
Tremul ha chiarito anche che in prospettiva sarebbe utile individuare un metodo di finanziamento dei programmi e delle istituzioni assolutamente aderente alla realtà della CNI. “Sono certo che grazie all’impegno assunto da Fedriga nel corso della campagna elettorale, si riuscirà a trovare il sistema per cui la Regione potrà continuare ad assicurare le risorse per il Fondo promozione nell’importo perlomeno pari a quello che storicamente, per decenni, veniva assicurato dall’FVG per il tramite dell’UPT”, ha concluso Tremul.

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