Felice Žiža: «Uomo di squadra e di comunità»

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Felice Žiža: «Uomo di squadra e di comunità»

ISOLA | Prima presentazione pubblica, ieri a Palazzo Manzioli, per Felice Žiža, candidato al seggio specifico della CNI presso la Camera di Stato della Repubblica di Slovenia in occasione delle prossime elezioni parlamentari del 3 giugno. 

“Uomo di comunità e uomo di squadra”, si è autodefinito ripercorrendo il suo cammino personale all’interno della Comunità italiana isolana. 
Medico di successo, attualmente nel ruolo di direttore sanitario presso l’Ospedale generale di Isola, “una persona umile e sempre disponibile per i connazionali”, come introdotto da Ambra Šlosar Karbič che ne appoggia la candidatura e assieme a lui rappresenta la CNI in seno al Consiglio comunale di Isola. “Anche venendo eletto, resterò a disposizione. Inoltre, non abbandonerò del tutto l’attività professionale sanitaria, visto che è la legge stessa a imporre l’obbligo di svolgerla al 20%”, ha spiegato il candidato, chiarendo che si tratterebbe per lui di un ritorno al contatto con i pazienti anche in termini ambulatoriali. 
“In effetti, dalla nomina nel 2012 alla carica di direttore sanitario del nosocomio, la pratica della medicina mi manca”, così ancora Felice Žiža, aggiungendo che dal suo arrivo all’Ente isolano nel 1997, assieme a un’eccellente équipe, sono riusciti a sviluppare il settore di chirurgia addominale e traumatologica di altissimo livello. 
“Oggi mi sento pronto per una nuova sfida, in cui confluiscono le capacità e le conoscenze derivanti dall’ambito comunitario, da quello professionale, nonché da quello politico con l’attuale ruolo alla CAN e di vicesindaco a Isola”, ha sottolineato il candidato al seggio specifico della CNI. 
Nel suo programma il dottor Felice Žiža ha evidenziato la tutela dei diritti della CNI in termini di mantenimento e ulteriore implementazione degli stessi. 
Citato il caso dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria, ai quali vanno garantiti autonomia e adeguati finanziamenti. Impegno rivolto anche verso le scuole, al bilinguismo quale uno degli elementi distintivi e di tutela della minoranza, valido in teoria ma che pecca nell’applicazione. Un accenno pure al ruolo e alla conoscenza della lingua italiana tra la popolazione di maggioranza, ambito in cui si potrebbero apportare alcune modifiche al sistema scolastico degli istituti sloveni, senza però forzature imposte che potrebbero produrre l’effetto contrario. 
Gli altri punti, tra cui l’auspicio di ottenere più fondi per le attività culturali riguardanti i progetti congiunti delle quattro CAN comunali, saranno affrontati dal candidato nei prossimi incontri con gli elettori.

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