Cantante senza confini e simbolo della Dalmazia

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Cantante senza confini e simbolo della Dalmazia

SPALATO La Croazia ha reso omaggio a uno dei suoi artisti più amati e celebri: Oliver Dragojević. Il cantante dalmata, morto domenica scorsa all’età di 71 anni, consumato da un tumore che lo aveva colpito ai polmoni, era considerato il portabandiera della musica popolare croata e in particolare di quella dalmata. L’affetto del quale l’artista godeva nel Paese è stato testimoniato dalla decisione del governo di proclamare in suo onore una Giornata di cordoglio nazionale (celebrata ieri, 31 luglio 2018).

Un cittadino del mondo
L’Unione musicale croata (HGU) gli ha dedicato una commemorazione al Teatro nazionale croato di Spalato. Alla cerimonia di ieri, oltre ai familiari, agli amici, ai colleghi e a numerosissimi estimatori, hanno partecipato le massime cariche istituzionali; il Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar-Kitarović, il presidente del Sabor, Gordan Jandroković, e il premier Andrej Plenković. Erano presenti pure il sindaco di Spalato, Andro Krstulović Opara, il vicepremier Damir Krstičević, il ministro della Cultura, Nina Obuljen Koržinek, il presidente dell’Accademica croata delle scienze e delle arti (HAZU), Zvonko Kusić, il comandante dello Stato maggiore delle Forze armate croate, il generale Mirko Šundov, e alcuni deputati. Nella platea e sugli spalti del teatro spalatino, gremito in ogni ordine di posti, erano seduti numerosi volti noti, tra i quali Tonči Huljić, Severina Vučković Kojić, Jelena Rozga, Petar Grašo, Toni Cetinski, Goran Ivanišević… Un modo questo per sottolineare l’importanza della figura e dell’opera di Oliver Dragojević per la cultura e l’identità dalmata e croata nel senso più ampio della parola. Nei diversi interventi è stato sottolineato che Oliver era un interprete unico, apprezzato non soltanto in Croazia, che aveva cancellato le divisioni nel campo della musica. Allo stesso tempo era diventato una sorta di monumento, di simbolo della Dalmazia. Ma la sua figura oltrepassa l’identità regionale. Come ha evidenziato il premier Andrej Plenković, Oliver è stato un cittadino del mondo.

Canzoni celebri
La commemorazione è stata inaugurata dalla klapa Kontra, che ha eseguito il brano Galeb i ja (Il gabbiano ed io), una delle canzoni più celebri del repertorio di Oliver Dragojević. Successivamente, sul palco del TNC di Spalato si sono susseguiti alcuni tra i più stretti collaboratori e amici di Oliver Dragojević. Ciascuno di loro ha condiviso alcuni dei ricordi più cari che li legava al leggendario cantante. Nikša Bratoš, che si è rivolto ai presenti a nome dell’HGU, ha sottolineato che Oliver Dragojević rappresentava la prova che gli artisti genuini possono giungere al successo senza dare scandalo. “Oliver – ha proseguito – era come un faro che traccia la rotta. Ci ha insegnato che si può diventare i più grandi e allo stesso tempo rimanere modesti”. “Senza l’eredità lasciataci da Dragojević ci ritroveremmo immensamente più poveri”, ha osservato Bratoš. “Era un interprete – ha rilevato – che cancellava le divisioni musicali. Non esiste un solo compositore o autore musicale che non gli abbia chiesto di incidere una sua canzone. La sua arte gli è valsa lo status di vero e proprio monumento dalmata. Spalato, la Dalmazia e la Croazia possono essere orgogliosi di lui”.
Nel corso della commemorazione sono intervenuti anche il cantautore Zlatan Stipišić – Gibonni, il direttore commerciale del Festival canoro di Spalato, Tomislav Mrduljaš, e Jakša Fiamengo, autore dei testi di numerosi brani interpretati con successo da Oliver Dragojević. La canzone Cesarica eseguita dalla klapa Cambi, come pure il videoclip della canzone Brod u boci (La nave nella bottiglia), interpretata da Dragojević assieme a Stjepan Hauser dei 2Cellos, ha suscitato grande emozione, lunghi e fragorosi applausi.

Chiesa di San Francesco
Nel proseguo della giornata, nella chiesa parrocchiale di San Francesco (affacciata sulla celebre Riva spalatina) è stata celebrata una messa di suffragio per Oliver Dragojević. Alla liturgia hanno assistito i familiari, gli amici più intimi e i più stretti collaboratori dell’artista. In serata, invece, sono state migliaia le persone che si sono radunate in piazza Franjo Tuđman per congedarsi dal leggendario cantante, prima che il feretro con le sue spoglie venisse imbarcato sul catamarano che collega Spalato a Curzola (Korčula). Oliver Dragojević riposerà nel cimitero di Vallegrande (Vela Luka), località nella quale era cresciuto, nella quale risiedeva da tempo assieme alla moglie Vesna e dalla quale era originaria la famiglia (i funerali si svolgeranno oggi alle 18).

Scortato dalle cannoniere
Il catamarano con a bordo il feretro con le spoglie di Oliver Dragojević è stato scortato lungo l’intero tragitto che separa Spalato da Curzola da due cannoniere lanciamissili della Marina militare croata (RTOP-21 Šibenik e RTOP-42 Dubrovnik). Inoltre, i marinai di Lesina (Hvar) e Lissa (Vis) hanno schierato le loro imbarcazioni (circa 500 barche) lungo la rotta solcata dal catamarano salutandone il paesaggio azionando le sirene. Un gesto che i marittimi dalmati hanno voluto compiere per celebrare l’ultimo viaggio in mare del “capitano” Oliver (il cantante era un pescatore provetto, visceralmente innamorato del mare e grande appassionato di navigazione).
Manifestazioni in ricordo del cantante si sono svolte ieri sera anche a Fiume e Pola.

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