L’autonomia della CNI va tutelata e garantita

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L’autonomia della CNI va tutelata e garantita

CAPODISTRIA | Assicurare alle Comunità degli Italiani operanti sul territorio finanziamenti adeguati a garantire il regolare funzionamento e lo svolgimento delle attività è l’obiettivo perseguito e che in questo 2018 impone di trovare una soluzione adeguata a dare risposte alternative al mancato finanziamento del fondo di promozione, nell’importo del 50 per cento, dai mezzi assicurati dalla Regione Friuli Venezia Giulia alla minoranza italiana ai sensi della Legge regionale che regola la materia. Proprio questa ricerca di percorsi alternativi è stata al centro della conferenza stampa tenuta ieri a Capodistria del presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, che ha ripercorso in dettaglio i problemi insorti a seguito della modifica delle norme per l’assegnazione dei mezzi finanziari devoluti dal Friuli Venezia Giulia.

Un vuoto di 260mila euro

Usando il metodo del bando di concorso pubblico e limitando gli introiti per ogni singolo progetto e soggetto, si è giunti ad avere pesanti ammanchi nei bilanci alla voce del funzionamento delle Comunità degli Italiani. La contrazione del fondo di promozione per le CI ha lasciato un vuoto pari a quasi 260mila euro, che deve essere colmato per consentire il regolare funzionamento delle CI. L’ultima parola spetterà alla fine di giugno al Comitato di coordinamento, al quale, come detto da Tremul, “saranno prospettate alcune possibili soluzioni”. “Va cercato un compromesso per risolvere la questione dei finanziamenti delle nostre Comunità degli Italiani attraverso il Fondo di promozione, ma come ha specificato più volte anche il presidente Furio Radin, si tratta di una questione politica da risolvere”, ha detto Tremul.
Una questione politica
“Una questione politica – ha precisato – che nasce dalla mancata assegnazione dai fondi della Regione Friuli Venezia Giulia a copertura di metà dell’importo complessivo del fondo di promozione. Il non coinvolgimento dell’Unione Italiana nella partecipazione alla scelta e alla definizione del piano, ha un valore politico molto importante e significa sostanzialmente delegittimare l’autonomia della Comunità Nazionale Italiana; significa non rendere partecipi i beneficiari nella definizione di quali sono gli interventi e la scelta delle priorità. Una linea – ha ricordato Tremul – che era stata portata avanti per decenni e che è prevista anche dalla legge 73/01 e da una prassi che ha sempre visto partecipe UI, UPT, ministero degli Affari esteri e Regione Friuli Venezia Giulia per una definizione di quelli che sono i piani per la Comunità Italiana e che ora è stata abbandonata. Un vertenza politica che come tale dovrà essere affrontata in sede politica”.

La proposta della Giunta esecutiva

Circa i provvedimenti da adottare per risolvere la difficile situazione venutasi a creare, il presidente della Giunta esecutiva ha rilevato: “Tecnicamente abbiamo proposto al Comitato di coordinamento di avere la gestione di due terzi della legge 73/01, destinando metà dei mezzi e delle spese di gestione per il fondo promozione delle Comunità. Un’altra soluzione che si sta delineando sempre in sede di Comitato di Coordinamento, è quella di cassare la voce del MOF delle scuole per il 2018, trasferire le risorse sul fondo di valorizzazione delle Comunità degli Italiani e utilizzare parte di queste risorse per finanziare appunto le spese di gestione. Altre andrebbero recuperate finanziando come spese di gestione parte dei mezzi assicurati dall’FVG, che l’UPT ha assegnato ad alcune Comunità degli Italiani. Una soluzione complessa, certamente non facile da spiegare”. “L’importante – così ancora Tremul – è che alla fine si arrivi ad approvare il piano 2018 e si possa poi firmare la convenzione. Da aprire poi, invece, una fase di riflessione complessiva su questa modalità di finanziamento che consenta di arrivare a sovvenzioni certe e fluide per la Comunità Nazionale Italiana. Questa, però, dovrà essere affrontata come già detto – ha concluso –, in sede politica”.

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