Međugorje. Fine di una tradizione ma non della speranza

Sono finite le apparizioni della Madonna che avvenivano ogni due del mese. Alla veggente Mirjana, la Regina della Pace parlerà una sola volta l’anno, il 18 marzo

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Međugorje. Fine di una tradizione ma non della speranza

Si sapeva che prima o poi ciò doveva accadere. Dopo la chiusura di Lourdes – una circostanza senza precedenti nella storia del santuario, effetto delle misure adottate dalle autorità francesi per arginare il contagio da Coronavirus –, sono finite le tradizionali apparizioni della Madonna a Međugorje, che “misteriosamente” avvenivano ogni due del mese, e su cui la Chiesa non ha mai esplicitamente negato la soprannaturalità. E mentre nel luogo di culto ai piedi dei Pirenei quando sarà rientrata l’emergenza tutto tornerà come prima (si spera), nella piccola località del comune di Čitluk, in Erzegovina, le cose sono destinate a cambiare sensibilmente. Lo scorso 2 marzo potrebbe essere stato l’ultimo messaggio “mensile” che la Gospa abbia consegnato alla 55.enne Mirjana Dragičević Soldo.
La storica veggente, tra le prime ad aver avuto le apparizioni della Regina della Pace, aveva cominciato a ricevuto tali “consegne” mensili dopo il messaggio annuale che le giunge ogni 18 marzo. Una prassi che avveniva dal 2 agosto 1987. In precedenza, dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982 tale comunicazione era giornaliera, finché nel Natale di 38 anni il rituale quotidiano si interruppe e, affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno il 18 marzo e la donna afferma che la scelta della data non ha alcun legame con il suo compleanno, che cade appunto nel medesimo giorno: “Dopo la rivelazione dei segreti, mi ha detto, si capirà perché questa data è importante per la Gospa. Anche il 2 di ogni mese non è una scelta casuale, si capirà il significato più tardi”.
Per il giornalista e scrittore Saverio Gaeta, studioso dei fenomeni mariani di Međugorje, questo annuncio della veggente può essere letto in un modo preciso: “Quando i veggenti ricevono il decimo segreto, smettono di avere l’apparizione quotidiana della Vergine, e gli viene promesso che per tutta la vita ne avranno una all’anno”. Gli altri due veggenti, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo, ricevono i messaggi annuali rispettivamente il 25 giugno e il 25 dicembre, mentre continuano ad avere l’apparizione quotidiana Ivan Dragičević, Marija Pavlović e Vicka Ivanković, che hanno ricevuto nove segreti (e presumibilmente, quando arriveranno al decimo segreto, anche loro avranno una data con l’apparizione annuale).
Dunque, come hanno sempre raccontato i vari veggenti di Međugorje, è noto sin dall’inizio che le apparizioni mensili o quotidiane non sarebbero durate per sempre; per questo motivo, riporta ancora Gaeta, i fedeli non hanno motivo di preoccuparsi o di interpretare il fatto come un presagio. “La Madonna non ci abbandona in tempi difficili, ma al contrario ci ha accompagnato in questi 33 anni, dal 1987 a oggi: ci ha concesso una grazia ulteriore, aggiuntiva, rispetto alle consuete apparizioni ai veggenti di Međugorje. Certo, era un appuntamento per molti fedeli che si recavano il 2 appositamente per assistere all’apparizione, ma ora bisogna sentirsi più motivati ad andare a Međugorje qualsiasi giorno dell’anno e non soltanto in occasione del 2”, conclude il giornalista, scrittore e saggista italiano, vaticanista di “Famiglia Cristiana”, che ha curato “Dossier Medjugorje”, uscito nel febbraio scorso (San Paolo Edizioni, 176 p.). In questo volume, Gaeta – uno dei massimi studiosi delle apparizioni međjugorjane – introduce e commenta la Relazione finale della Commissione d’inchiesta della Santa Sede (presieduta dal cardinale Camillo Ruini) che ha giudicato credibili le apparizioni mariane nella località erzegovese.
Ricordiamo, nel 2010 papa Benedetto XVI volle fare chiarezza sul “caso”, visto anche il perdurare, da un lato, delle tensioni tra il vescovato di Mostar e i francescani che reggevano la parrocchia e, dall’altro, il rinnovato bisogno pastorale dei fedeli, sempre più numerosi sul luogo delle apparizioni. Il documento, citato da molti (ne parlò per la prima volta ufficialmente papa Francesco il 6 giugno 2015, in una conferenza stampa durante il volo di ritorno dalla visita pastorale a Sarajevo), ma finora rimasto inedito nella sua integralità, viene qui proposto in maniera completa in questo volume e libera il lettore da una serie di dubbi, rendendo fruibile quello che è il frutto di quattro anni di studio da parte di esperti internazionali, che hanno lavorato in stretto contatto con la Congregazione per la Dottrina della Fede. Il “verdetto” è che le prime sette apparizioni mariane avvenute dal 24 giugno al 3 luglio 1981 sono vere: “Nessuna origine demoniaca – è una delle conclusioni – e neanche manipolazioni” (nella trentina di pagine della Relazione finale, tra i punti trattati vi è anche il rapporto tra i veggenti e il denaro, definito “ambiguo”, ma si precisa che questa ambiguità “più che situarsi sul versante dell’immoralità, si situa nel versante della struttura personale, spesso priva di un solido discernimento e di un coerente orientamento, anche perché è mancata loro una attendibile e continuativa guida spirituale, nel corso di questi trent’anni. Vi sono, semmai, molti indizi di protagonismi spirituali esibiti e di relazioni pastorali mancate”).
In un mondo travolti dalla pandemia Coronavirus, lo stesso papa Francesco, che più recentemente ha pure autorizzato i pellegrinaggi nel luogo della Bosnia-Erzegovina, ha più volte invocato la protezione della Madonna per affrontare con la compagnia “viva e carnale” della fede la situazione per molti aspetti drammatica (soprattutto in Italia). Per bocca della veggente Marija nel solito appuntamento del 25 del mese, la Madonna nel suo messaggio ha ribadito vicinanza ai suoi figli per guidarli e inviargli la via della salvezza. Ha invitato ad avere coraggio e, come antidoto all’azione di satana che vuole distruggere l’uomo e l’intero pianeta, ad ascoltare la parola di Dio. Quest’atteggiamento spirituale permetterà di ottenere pace per i cuori e l’esaudimento delle preghiere, e ci permetterà di vivere una vita piacevole. Parole nelle quali c’è una forma di rassicurazione per il momento che stiamo vivendo.

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