Sono passati otto anni da quando la Croazia ha chiesto a Bruxelles la protezione del nome tradizionale e una decisione potrebbe arrivare soltanto l’anno prossimo. La Commissione europea è giunta alla conclusione che prošek e prosecco sono due prodotti completamente diversi. La differenza è già visibile nell’aspetto. In poche parole, il prošek è un vino da dessert dal colore ambrato prodotto con il metodo tradizionale dell’appassimento dell’uva all’aria, mentre il prosecco è un vino mosso, giallastro che si ottiene in un modo completamente diverso.
“Mi aspetto che la Commissione Ue dia ragione al Prošek che potrà essere così essere riconosciuto, prodotto e venduto con quel nome. Gli italiani potranno ricorrere ancora, ma l’ultima risorsa è la Corte europea. Ma se seguiamo la logica di alcuni casi precedenti in cui la somiglianza dei nomi è venuta meno come argomento per credere che questa lotta sarà coronata da un completo successo”, afferma Tonino Picula, membro del Parlamento europeo.
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