«Les Vents Français». Lo «Zajc» col fiato sospeso

Al complesso di fama mondiale è affidato il primo concerto per il benvenuto al titolo di Fiume Capitale europea della Cultura

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«Les Vents Français». Lo «Zajc» col fiato sospeso

Sabato è iniziato a Fiume l’anno dedicato alla cultura, un progetto importante che coinvolgerà tutti gli enti e le istituzioni culturali. Al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” il primo concerto a dare il benvenuto al titolo di Capitale europea della Cultura 2020 sarà quello del dream team di fiati “Les Vents Français”, in programma per domani, 6 febbraio, alle ore 19.30. Si tratta di un concerto di musica da camera di un complesso di fiati di fama mondiale.
In base al tipo di repertorio da presentare, il complesso può essere composto da due e fino a cinque musicisti, con accompagnamento del pianista Eric La Sage. Tutti gli artisti che fanno parte di “Les Vents Français” hanno alle spalle un’invidiabile carriera solista, ma hanno pure fatto parte di note Orchestre, motivo per cui il giornale inglese The Guardian ha definito il complesso “l’equivalente a fiato di un supergruppo”.
Al concerto fiumano prenderanno parte Francois Leleux all’oboe (primo oboe alla Chamber Orchestra of Europe (COE), Paul Meyer al clarinetto (vincitore al Concorso per giovani musicisti), Gilbert Audin al fagotto (primo fagotto dell’Opera nazionale di Parigi e professore al Conservatorio nazionale di musica di Parigi), Eric Le Sage al pianoforte (vincitore del concorso Robert Schumann) e il cornista croato di fama internazionale Radovan Vlatković.
In programma i pezzi più belli per fiati di Ludwig van Beethoven, “Trio per oboe, clarinetto e fagotto in Do maggiore” e “Sonata in Fa maggiore per corno e pianoforte”, nonché di Wolfgang Amadeus Mozart “Quintetto in Mi bemolle maggiore per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte KV 452”.
Dall’America al Giappone
Tra le tante tappe internazionali, i musicisti che compongono questo complesso si sono esibiti pure all’Orchestra di Köln, nella Sala concerti di Dortmund, al Mozarteum di Salisburgo, ai Teatri di Copenaghen, Roma, Zurigo, Bruxelles, Parigi, Istanbul, Torino e persino negli Stati Uniti e in Giappone. Anche se principalmente concentrati sulla musica di Maurice Ravel, Francis Poulenc, Darius Milhaud, Albert Roussel e André Caplet, i “Les Vents Français” si impegnano di allargare costantemente il loro repertorio, inserendo pure autori quali Thierry Escaich, Thierry Pécou, Guillaume Connesson, Michael Jarrell, Misato Mochizuki, Fuminori Tanada, Donald Waxmann e Qigang Chen. Di loro il The Times ha scritto: “Les Vents Français sono talmente precisi, e contemporaneamente divertenti, sottili e virtuosi. Incredibili, irresistibili”, mentre il BBC Music ha riportato: “Presi singolarmente suonano con un timbro ammaliante e senza macchia, ma messi insieme si uniscono con grande precisione, a partire dal pianissimo e fino a giungere al fortissimo”.

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