Il Teatro dei burattini chiude la stagione

Lo spettacolo «Buon appetito», una coproduzione con artisti sloveni, è l’ultimo progetto nell’ambito di Fiume CEC

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Il Teatro dei burattini chiude la stagione

Nella stagione teatrale 2020/2021, il Teatro dei burattini di Fiume ha portato in scena quattro nuovi progetti, di cui tre si sono inseriti nel programma di Fiume Capitale europea della Cultura 2020. Venerdì, 5 febbraio, alle ore 17.30 e alle 19 verrà presentata la quinta e ultima première di questa stagione e si concluderà in questo modo anche il contributo del Teatro dei burattini al programma CEC.

 

A parlare di questo spettacolo che fa venire l’acquolina in bocca è stata la direttrice del Teatro, Magdalena Lupi Alvir.

Jelena Milić, Magdalena Lupi Alvir, Damir Orlić, Andrea Špindel, Petra Vučković, Tilen Kožamelj e Tin Grabnar

“La nostra ultima fatica si chiama ‘Buon appetito’, di Tin Grabnar e Ana Duša, ed è uno spettacolo divertente, una commedia vera e propria, che resterà in cartellone per i prossimi dieci giorni – ha annunciato -. Abbiamo deciso di fermarci qui con le prime per questa stagione perché vorremmo prenderci del tempo per preparare un gran numero di progetti da lanciare nei mesi autunnali. Per quanto riguarda lo spettacolo d’autore ‘Buon appetito’, questa volta abbiamo deciso di non far recitare i burattini, ma gli attori stessi, che faranno ridere ricorrendo a espedienti del teatro fisico, trucchi circensi, mimo e tanto altro”.

Il successo come metro di giudizio
A parlare dell’appuntamento a teatro è stato pure il regista del pezzo, Tin Grabnar, un artista sloveno che per l’occasione ha fatto visita a Fiume, il quale ha spiegato che il punto di partenza della realizzazione di questo progetto è stato il desiderio di far divertire il pubblico, ma anche di inviare un messaggio profondo e al contempo umoristico.

“Ci siamo avvalsi di tante tecniche teatrali – ha illustrato Grabnar -, tra cui quella della drammaturgia dell’assurdo, per parlare della società in cui viviamo, ovvero della corsa continua verso il successo. Ormai abbiamo iniziato a usare il successo come un metro di giudizio personale. Se non raggiungi dei risultati sei senza valore, non hai importanza. Il racconto inizia in un ristorante a cinque stelle, il Restoran Pepe, uno spazio in cui tutto è, o dovrebbe essere, perfetto. Dopo molti anni di lavoro arriva un critico gastronomico che inizia a cercare il pelo nell’uovo e a togliere le stelline una ad una. La domanda principale che ci siamo posti è: ‘Cosa siamo disposti a fare per raggiungere il successo?’ Per quanto riguarda la forma usata, anche se si tratta di uno spettacolo con attori e non burattini, le tecniche di animazione sono quelle del teatro dei burattini e quindi il risultato sarà molto interessante e divertente”.

Duro lavoro e pianificazione
A esporre la propria visione del progetto sono stati pure i tre “camerieri”, Andrea Špindel, Petra Vučković e Tilen Kožamelj, nonché il “critico” Damir Orlić. Gli attori si sono dichiarati d’accordo che per fare una buona commedia è necessario non lasciare niente al caso e pianificare tutto nel dettaglio. Anche se la recita deve sembrare spontanea e improvvisata, ogni singolo movimento e battuta devono essere da copione.

“Immedesimarci nelle parti è stato un lavoraccio – ha detto Orlić -, ma il risultato si potrebbe definire come un miscuglio di commedia dell’arte, film di Buster Keaton, Charlie Chaplin o Mr. Bean. In ogni caso, un prodotto pensato per i bimbi dai cinque anni, ma anche per i loro genitori”.
In conclusione della presentazione Jelena Milić, direttrice del programma per l’infanzia di Fiume CEC 2020, ha invitato tutti i cittadini a visitare il Teatro dei burattini e si è dichiarata molto contenta di poter concludere questa collaborazione col teatro con una commedia e una grande dose di ottimismo.

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