«Il Klimt sconosciuto». In forse il segmento internazionale

Per motivi economici si deve rinunciare ai disegni viennesi; non è ancora sicuro l’arrivo delle opere dalla Romania

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«Il Klimt sconosciuto». In forse il segmento internazionale

La grande mostra dedicata a Gustav Klimt, uno degli eventi più attesi nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della Cultura, non solo è stata rimandata alla primavera del 2021 – avrebbe dovuto essere inaugurata il 14 luglio 2020, in occasione del compleanno del grande artista austriaco –, ma ha pure subito un ridimensionamento dal punto di vista dei contenuti. La crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus ha, infatti, inferto un duro colpo alle casse cittadine e statali e di conseguenza anche al budget predisposto per il progetto Fiume CEC e i programmi pianificati nel suo ambito.
Una delle “vittime” della riduzione dei fondi destinati al progetto culturale europeo è anche l’attesissima mostra “Il Klimt sconosciuto” (Nepoznati Klimt) che, nonostante fosse incentrata sulle opere giovanili di Klimt che decorano il soffitto del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, voleva offrire uno sguardo più ampio sull’opera artistica del grande pittore austriaco, proponendo anche diverse sue opere custodite nei Musei di Vienna e Romania.
Rinunce e speranze
Purtroppo, a una parte del segmento internazionale dell’esposizione è già stata annullata. Ad affermarlo è il direttore del Museo civico, Ervin Dubrović, il quale ha spiegato che per motivi economici si è dovuto rinunciare ai disegni di Klimt custoditi nei Musei viennesi, mentre si sta ancora valutando la possibilità di portare a Fiume le opere che il pittore realizzò a Vienna nello stesso periodo in cui vennero dipinte pure quelle per il Teatro fiumano e che decorano il Teatro di corte del re Carlo I di Romania. “I dipinti realizzati per il Teatro di corte romeno risalgono al 1884-1885, quindi appartengono allo stesso periodo in cui vennero creati quelli per il Teatro fiumano – ha precisato Dubrović –. La mostra manterrà il concetto di Klimt sconosciuto, ma dovremo rinunciare ai suoi disegni a Vienna. L’idea iniziale era, infatti, di illustrare l’aspetto pubblico dell’attività artistica di Klimt attraverso i dipinti realizzati per il Teatro fiumano e romeno e quella intima, presentando alcuni dei suoi celebri disegni. In seguito alla mancanza di fondi abbiamo pensato, invece di esporre i disegni ‘concreti’, di realizzare delle proiezioni multimediali degli stessi. Grazie alla buona collaborazione con gli enti museali viennesi, abbiamo la possibilità di mettere in atto l’alternativa ‘virtuale’ dei disegni di Klimt molto più facilmente”, ha puntualizzato Dubrović, che non si è voluto sbilanciare sulla possibilità che almeno le opere custodite in Romania potrebbero giungere a Fiume”.
Situazione finanziaria incerta
“La situazione finanziaria è ancora talmente incerta che non sappiamo ancora se sarà possibile portare questi dipinti a Fiume – ha proseguito il direttore –. L’assicurazione e il trasporto di queste opere richiedono ingenti fondi. Soltanto l’assicurazione ammonta, infatti, a 15mila euro, perché il valore di ciascun dipinto è stato stimato a importi molto alti. Nel caso in cui si riuscisse ad abbassare l’importo dell’assicurazione a un terzo della somma iniziale, allora sarà possibile portare queste opere a Fiume”.
Che cosa si farà nel caso in cui quest’operazione non porti a dei risultati soddisfacenti? “Il fulcro della mostra sono sempre i dipinti del Teatro fiumano, che in questo momento sono ancora sottoposti a restauro – ha sottolineato Dubrović –. Anche senza le opere viennesi e romene la mostra sarà comunque di grande attrattiva, in quanto prevede contenuti multimediali, documentari e un ricco catalogo. Tutto ciò arricchirà il percorso espositivo. Cercheremo, ad ogni modo, di portare a Fiume i dipinti dalla Romania e per fare ciò dovremo trovare nuove fonti di finanziamento”, ha rilevato il direttore del Museo civico. I dipinti che adornano il Teatro di corte di Carlo I di Romania compongono due cicli: uno rappresenta gli antenati della famiglia reale, mentre il secondo si compone di allegorie e pitture decorative.

La sede storica del Museo civico sottoposta a restauro

Il «Cubetto» in dirittura d’arrivo
La mostra, come già noto, verrà allestita nella sede attuale del Museo civico, nel cosiddetto “Cubetto”, il quale è sottoposto da diversi mesi a un intervento di restauro. Di recente sono stati sostituiti i pannelli di vetro nelle finestre, dopodiché sarà rinnovato il manto esterno dell’edificio. I lavori dovrebbero concludersi a luglio. Per quanto riguarda la futura sede del Museo, ovvero il Palazzo della Direzione dell’ex Zuccherificio, si attende che i lavori vengano completati per poter iniziare con la collocazione delle vetrine e dell’attrezzatura necessaria per l’allestimento permanente al primo e al secondo piano del palazzo.

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