«I sette volti della città»: la storia moderna di Fiume

Il progetto interdisciplinare artistico-educativo verrà inaugurato domani alla Galleria Kortil

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«I sette volti della città»: la storia moderna di Fiume

Verrà inaugurata domani, venerdì 12 febbraio, alle ore 19 alla Galleria Kortil la mostra “I sette volti della città” (Sedam lica grada), un progetto interdisciplinare artistico-educativo, realizzato nell’ambito di Fiume Capitale europea della Cultura, che con la fusione di pratiche espositive innovative mediante l’uso dei nuovi media racconta la storia moderna di Fiume. L’attenzione è rivolta ai sette Stati che hanno governato il capoluogo quarnerino nel corso del XX secolo.

 

La storia moderna della città è raccontata tramite sette installazioni. Il primo “volto”, ovvero il periodo della Monarchia austro-ungarica, è stato illustrato da Marina Rajšić in un lavoro nel quale “spegne le luci dell’albergo Continental”. Il periodo della Reggenza italiana del “Carnaro” è stato presentato da Sara Salamon, la quale ha posto al centro della sua ricerca artistica il patrimonio architettonico nato durante il succitato periodo, più precisamente il Tempio votivo di Cosala.

Edifici emblematici
Il breve periodo dello Stato Libero di Fiume è stato raccontato da Michel Mesarić, mentre la Fiume divisa tra il Regno di Jugoslavia e quello d’Italia è stato illustrato dallo studente dell’Accademia di Arti applicate di Fiume, Josip Knežević, proponendo due edifici emblematici dell’epoca: il grattacielo che ospita l’hotel Neboder nel complesso della Casa croata di Cultura (HKD) a Sušak e il Grattacielo di Fiume.

L’occupazione del Terzo Reich, la cui sede all’epoca si trovava nell’odierno Rettorato dell’Università di Fiume, è stato illustrato da Dorotea Škrabo con una scena, mentre la serie di grattacieli nel rione di Rastočine, i famosi Eševi, edificati negli anni Settanta del XX secolo, rappresentano l’epoca della Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia, della quale si è occupata la studentessa dell’Accademia fiumana, Sandra Ružić.
L’ultimo, settimo volto della città, con la contrapposizione del Tower Center a Pećine e del cosiddetto ZTC nella parte occidentale della città, racconta il periodo della Repubblica di Croazia. Il concetto è stato realizzato da Juraj Milardović, il quale analizza l’ideologia del consumismo del XXI secolo e la sua estetica.
«L’epoca del potere»
La mostra “Sette volti della città”, nata nell’ambito della direttrice programmatica “L’epoca del potere” di Fiume CEC, è un progetto congiunto della Galleria Kortil e di giovani storici dell’arte, Zlatko Tot e della curatrice Katarina Podobnik, che esplora e interpreta le varie tappe della storia moderna fiumana come riflessi di fenomeni socio-politici, economici e artistico-culturali riflettendo così l’eterogeneità della struttura urbana e la multiculturalità quali caratteristiche principali dell’identità contemporanea di Fiume.
Gli autori sono stati selezionati in base a un invito pubblico che la Galleria Kortil aveva pubblicato l’anno scorso, mentre i loro lavori si sono concentrati sui luoghi storici della città e sulle vicende socio-politiche salienti della sua centenaria storia.

Leo Kirinčić ha firmato l’identità visiva della mostra, mentre le illustrazioni sono dei designer fiumani Tanja Modraković, Ivo Matić, Zrinka Buljubašić, Sven Sorić, Vanja Cuculić e Hana Stojaković. La cerimonia di apertura della mostra sarà arricchita dall’esibizione della ballerina Kristina Paunovski.
La mostra si potrà visitare fino al 26 febbraio, mentre per i visitatori interessati saranno organizzate delle visite guidate. Le notifiche vanno inoltrate all’indirizzo elettronico [email protected] o al numero di telefono 099 2391 404.

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