Vieste fu l’unico Comune italiano che nel 1947 deliberò di cedere una parte del suo territorio per dare rifugio a profughi di Pola esuli dalla Jugoslavia comunista. Questo episodio è stato solennemente ricordato nella sala consiliare del Comune dal sindaco e presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti, dall’ex ministro Carlo Giovanardi, da Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana di Slovenia e Croazia, e da Donatella Bracali, presidente di Pescara della associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Dal convegno è partita la proposta di un pari trattamento di tutte le minoranze linguistiche nei Paesi che fanno parte della Unione europea, tedeschi, croati, sloveni, francesi ecc, in Italia e dei trentamila italiani autoctoni che vivono in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Nel momento in cui venti di guerra sconvolgono l’Europa, hanno sottolineato tutti i relatori, la piena convivenza e tutela dei diritti delle minoranze in Paesi che storicamente si sono combattuti ferocemente, può e deve essere monito ed esempio da seguire per non ripetere gli errori del passato.
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