Renzo Codarin riconfermato presidente nazionale dell’ANVGD

Al Congresso dell’Associazione, svoltosi a Gorizia, rinnovato anche il Consiglio nazionale, che conta 39 rappresentanti

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Renzo Codarin riconfermato presidente nazionale dell’ANVGD
Il Congresso dell’ANVGD si è svolto a Gorizia. Eletti i componenti del Consiglio nazionale. Foto: ANVGD

Nei giorni scorsi l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, associazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati, ha tenuto a Gorizia il suo 22.esimo Congresso nazionale rinnovando il suo Consiglio che ha riconfermato presidente Renzo Codarin. Graditi e apprezzati i saluti che sono stati portati, dalla senatrice Francesca Tubetti, dal presidente della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini e dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, già presidente nazionale dell’ANVGD e dal dal presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul.

Renzo Codarin, figlio di esuli istriani (i suoi genitori scapparono da Capodistria nel 1954) nato in un campo profughi di Trieste nel 1958. Dal 2010 Cavaliere della Repubblica Italiana, è ormai da molti anni impegnato nell’attività sociale di tutela della memoria storica dell’esodo. Dal 1980 al 2004 ha ricoperto incarichi di carattere politico amministrativo al Comune di Trieste, nell’ambito del quale è stato più volte assessore e vicesindaco. All’interno dell’amministrazione comunale aveva la delega alle risorse economiche e finanziarie.

Momenti di intenso dibattito
Per quanto riguarda il Congresso, come si rileva in un comunicato stampa a firma di Lorenzo Salimbeni, responsabile alla comunicazione dell’ANVGD, sono stati giorni intensi di dibattito interno, di pianificazione delle future attività e di bilancio su quanto svolto dall’ultimo appuntamento congressuale che si tenne a Roma nel 2016, con particolare riferimento alle iniziative svolte nonostante la pandemia, che da un lato ha impedito lo svolgimento in presenza del Congresso e dall’altro ha consentito alla dirigenza nazionale e a diversi Comitati provinciali di potenziare le proprie attività in Internet, sfruttando piattaforme di teleconferenze o creando canali YouTube.
Molto prestigioso è stato il riconoscimento conferito al Congresso dalla Presidenza della Repubblica, che ha assegnato una Medaglia all’evento, a dimostrazione del consolidato rapporto di dialogo tra l’ANVGD e le massime istituzioni italiane. Relazionando sulle attività svolte durante il suo mandato precedente, Renzo Codarin ha riscontrato con piacere che sono attualmente attivi oltre 40 Comitati provinciali, alcuni dei quali riattivatisi, come ad esempio Firenze, Brescia e Sassari, grazie all’impegno di una nuova generazione di discendenti di esuli e di sostenitori della causa giuliano-dalmata.

I progetti realizzati
La professoressa Donatella Schürzel ha presentato ai convenuti i rapporti istituzionali che si sono intensificati con il Quirinale ed altri enti e organizzazioni, a conferma del ruolo di primo piano rivestito dall’ANVGD. Alessandro Cuk ha presentato i progetti audiovisivi realizzati (il film Red land – Rosso Istria, dedicato alla martire delle foibe Norma Cossetto, e Defensor Civitatis, incentrato sulla figura di Monsignor Antonio Santin, vescovo di Trieste negli anni più drammatici del Novecento giuliano) e quelli che stanno per essere presentati (Il bosco di San Marco, dedicato al rapporto della Repubblica di Venezia con le foreste dell’entroterra istriano, e Senza malizia (docufilm che riguarda l’attrice esule istriana Laura Antonelli). La professoressa Maria Elena Depetroni ha approfondito i lusinghieri risultati della collaborazione tra l’ANVGD, come capofila di tutto l’associazionismo della diaspora adriatica, e il Ministero dell’Istruzione, con particolare riferimento ai concorsi scolastici, alla scuola estiva e ai seminari di formazione regionali e nazionali che vengono realizzati a ciclo continuo.
Il dibattito congressuale è servito soprattutto a far conoscere iniziative di particolare pregio realizzate sul territorio: molto importante il progetto Dante Adriaticus realizzato dal Comitato provinciale di Roma in occasione del centenario dantesco del 2021 (la figura di Dante Alighieri è stata presentata dalla prospettiva dell’italianità adriatica orientale attraverso Convegni internazionali di studi, eventi teatrali, una mostra fotografica documentaria ed un volume di Atti) ed insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica. Rallegrandosi per l’ottimo lavoro svolto, Codarin ha invitato i congressisti a organizzare eventi anche in concomitanza con la ricorrenza annuale del Dantedì, fissata dal Ministro della Cultura Franceschini il 25 marzo dell’anno venturo, onde dimostrare la profondità del legame di Dante Alighieri con la terre e la cultura italiana dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

Gli interventi e i messaggi
Particolarmente toccante l’intervento di Andor Brakus, dell’ANVGD di Torino, che ha letto alcune sue poesie dedicate all’esodo ed alle terre abbandonate, con particolare riferimento alla sua esperienza di fiumano. Il presidente del Comitato provinciale di Trento Roberto De Bernardis, ha illustrato i buoni rapporti intessuti con la Provincia autonoma e alcune attività svolte sul territorio di competenza, con particolare riferimento all’efficacia delle rappresentazioni teatrali dedicate ai temi del Giorno del ricordo. Antonio Ballarin ha voluto ricordare la difficile situazione finanziaria in cui versava l’ANVGD allorché fu eletto presidente nazionale e lui stesso, assieme a Renzo Codarin e a Stefano Nedoh, ha agevolato l’uscita dalla crisi impegnando beni personali. La sua presidenza ha altresì contribuito ad aprire maggiormente l’associazione all’esterno, intercettando il crescente interesse per le questioni delle foibe e dell’esodo in segmenti sempre più ampi dell’opinione pubblica e della società civile.
È stata data lettura anche di un messaggio di Donatella Bracali, che ha illustrato la complessa, ma proficua ricostituzione del Comitato provinciale di Pescara dopo la scomparsa dell’esule fiumano Mario Diracca, mentre Giuliana Eufemia Budicin ha descritto la meritoria attività dell’associazione Mailing List Histria, nella quale sono attivi diversi rappresentanti dell’ANVGD, in particolare con il concorso rivolto agli studenti delle scuole in lingua italiana in Slovenia e Croazia e ai giovani italofoni del Montenegro. Siccome quest’anno le premiazioni si svolgeranno alla Comunità degli Italiano di Matterada (la mattina di sabato 29 ottobre), Tullio Svettini ha letto un significativo brano del romanzo “Materada” di Fulvio Tomizza. Gian Battista Zannoni, dell’ANVGD Padova, dopo una rapida disamina dei problemi del mondo scolastico cui l’associazione deve rivolgersi, ha suggerito di coinvolgere i giovani realizzando con i telefonini interviste agli esuli per costruire un archivio di memoria digitale. Guido Giacometti, referente dell’ANVGD per la Toscana, ha, esortato il direttivo ad adeguarsi rapidamente alle leggi del terzo settore e Codarin ha assicurato che si sta lavorando da tempo in tal senso, rilevando però che non si tratta di questioni semplici e che le norme sono ulteriormente cambiate costringendo a effettuare nuove correzioni statutarie.

I neoeletti consiglieri
Per l’elezione del nuovo Consiglio nazionale si è presentata solamente la lista Continuità Adriatica, i cui 39 rappresentanti provenienti da tutta Italia rappresentano un mix tra dirigenti di maggiore esperienza e nuovi innesti nel tessuto associativo.
I neoletti consiglieri sono Stefano Antonini, Antonio Ballarin, Nello Belci, Roberto Biffis, Donatella Bracali, Eufemia Giuliana Budicin, Emanuele Bugli, Maria Grazia Chiappori, Renzo Codarin, Anna Maria Crasti, Alessandro Cuk, Marco D’Agostino, Roberto De Bernardis, Maria Elena Depetroni, Giuliana Donorà, Coriolano Fagarazzi, Matteo Gherghetta, Italia Giacca, Guido Giacometti, Adriana Ivanov, Diego Lazzarich, Mauro Manca, Pier-Maria Morresi, Fabio Nardi, Giampaolo Pani, Marella Pappalardo, Simone Peri, Diadora Pittamitz, Davide Rossi, Mauro Runco, Jadran Savarin, Donatella Schürzel, Chiara Sirk, Fulvio Sluga, Antonio Vatta, Daniela Velli, Gian Battista Zannoni, Rodolfo Ziberna e Bruna Zuccolin.
È stato quindi rieletto presidente all’unanimità Renzo Codarin, considerato, come rilevato, un punto di riferimento per tutto l’ambiente dell’associazionismo giuliano-dalmata.
Dopo le restrizioni sanitarie della pandemia che hanno più volte rimandato l’appuntamento congressuale, un intenso lavoro per adeguare lo Statuto alle nuove disposizioni del terzo settore e molteplici attività svolte da remoto, l’ANVGD ha dimostrato di essere una comunità coesa, operosa e intenzionata a perorare il rispetto dei diritti e della storia degli italiani dell’Adriatico orientale con la medesima determinazione con cui l’associazione nacque nel 1947.

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