
Il prestigioso riconoscimento “Ordine del Canada” è stato istituito dalla regina Elisabetta II in occasione del centesimo anniversario del paese, il 17 aprile 1967 e assegnato per la prima volta nel luglio dello stesso anno. L’Ordine è riservato ai cittadini canadesi o a personalità internazionali particolarmente rilevanti e importanti. L’unico giuliano-dalmata a essere stato insignito è il prof. Konrad Eisenbichler, che proprio nei giorni scorsi è stato invitato a partecipare alla cerimonia di investitura svoltasi nella capitale canadese di Ottawa.
Attivo da vari decenni nella comunità giuliano-dalmata in Canada, Eisenbichler è anche commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e ‘fellow’ sia della Royal Society of Canada che della Royal Historical Society del Regno Unito. I premi assegnati per i suoi meriti in campo professionale non si contano. Per noi è un caro amico che con arguzia e senso delle cose ha sempre saputo porre la realtà giuliano-dalmata nella giusta dimensione sottolineando con grande slancio il contributo che era disposto a dare, ma anche lucido nelle considerazioni sullo stato e sul futuro di questa realtà.
Nato a Lussinpiccolo, a neanche due anni d’età si è trasferito con i suoi genitori nell’esodo, prima in Austria, poi a Ruta di Camogli, dove ha iniziato la scuola elementare. Le sensazioni che lo legano a Lussino e i ricordi della Liguria sono ricchi di aneddoti curiosi, che spesso racconta rivolgendosi a platee diverse, di studenti o di colleghi nel campo degli studi di letteratura rinascimentale che è la sua materia di studio, per far comprendere le radici di un’appartenenza che non ha mai reciso, anzi l’ha resa una ragione di vita.
Tra tutti gli amici nel mondo che hanno festeggiato insieme a lui, anche le nostre congratulazioni. Un premio è un premio, l’emozione è sempre in agguato. Come è stata la cerimonia di Ottawa?
“Il video dell’intera cerimonia è on line, basta andare su google e digitare ‘Cerimonia d’investitura dell’Ordine del Canada 3 ottobre 2024’. Il mio ‘momento’ è al 49esimo minuto, curioso perché è anche il mio anno di nascita. Quando mia sorella Erika – che ha partecipato alla cerimonia con mia nipote Alexandra – mi ha scattato la foto ricordo con la medaglia, ero di fronte al ritratto di Georges Vanier, che era Governatore Generale del Canada quando io e la mia famiglia entrammo nel Paese. Penso che sarebbe stato felice di vedere un giovane immigrato come me diventare membro dell’Ordine del Canada”.
Con te ha gioito la tua famiglia insieme ai giuliano-dalmati del Club di cui sei parte. In che modo ti hanno seguito?
“Hanno preparato un comunicato stampa già il 29 dicembre 2023 rendendo noto a tutti che nell’elenco dei nuovi insigniti dell’Ordine del Canada dall’ufficio della Governatrice Generale, Mary Simon, c’era anche il mio nome, sottolineando che ero già professore d’italiano presso l’Università di Toronto e, da molti anni, socio del Club Giuliano Dalmato di Toronto, per il quale dirigo il trimestrale El Boletin e la collana di libri ‘Arpa d’or’. Hanno poi riportato la motivazione di questa illustre consegna, ovvero ‘Per il suo acclamato studio interdisciplinare sulla sessualità, il genere, la storia, la religione e la letteratura nell’epoca del Rinascimento italiano’”.
Ma la motivazione rileva qualcosa anche sul tuo essere un immigrato?
“Si sottolinea il mio operato a beneficio della comunità italiana in Canada”.
Cosa c’è dietro a questa motivazione nel segno del tuo impegno professionale?
“Ho scritto, tradotto, o curato più di trenta libri pubblicati da rinomate case editrici nord-americane ed europee, nonché quasi un centinaio di articoli scientifici apparsi in collezioni di saggi e riviste internazionali. Già negli anni ‘90 era stato notato il mio lavoro ‘all’avanguardia”, per certi versi unico, sulle confraternite italiane nel medioevo e rinascimento, sulla sessualità e il genere nella prima età moderna, e sulle donne nel Rinascimento, studi questi che nel 2014 mi portarono ad essere eletto fellow della prestigiosa Royal Society of Canada e, nel 2007, socio straniero dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Nonostante la mia evidente italianità, l’Italia non ha mai accettato la mia richiesta di cittadinanza”.
Allo stesso tempo affrontavi ricerche sulla realtà giuliano-dalmata in Canada…
“Negli anni Novanta organizzai un convegno nel 1996 alla Famee Furlane con l’allora presidente Primo de Luca, sull’immigrazione dal Friuli Venezia Giulia che segnava l’inizio del mio lavoro di ricerca sulle dinamiche di questa comunità Oltreoceano. Da allora molto ho scritto oltre ad avere organizzato incontri e convegni, come il grande Raduno del 1991 a Toronto ed ho partecipato alla realizzazione dell’incontro mondiale del 2000 alle Cascate del Niagara ed altri ancora, finanche l’incontro ad Halifax della Federazione giuliano-dalmata canadese”.
Che cosa rappresentano questi momenti nel tuo sentirti parte della diaspora?
“Ho trovato e costruito le mie radici, un punto fermo della mia identità che ben si sposa con il sentire della popolazione canadese multiculturale, plurilinguistica, inclusiva ed aperta al mondo”.
Tutta questa attività è stata convogliata in un progetto unico nel suo genere varato presso l’Università di Toronto ovvero un corso PhD su storia, letteratura e altre tematiche dell’immigrazione giuliano-dalmata in Canada?
“È stato accolto con entusiasmo sia dell’Università che dagli studenti e ha prodotto dei lavori su nostri autori canadesi come Mario Duliani da Pisino, Gianni Angelo Grohovaz da Fiume, Diego Bastianutti da Fiume e Caterina Edwards da Lussingrande, il che per noi significa valorizzare un patrimonio letterario importante, nonché sottolineare il grande contributo dei giuliano-dalmati alla società canadese. Questa nostra gente non si è solo occupata di attività economiche, ma ha saputo eccellere anche in campo culturale. Già nel 1945 Mario Duliani con il suo romanzo in lingua francese ‘La ville sans femmes’ poi tradotto in ‘La città senza donne’ segnava l’inizio della letteratura italo-canadese di cui andiamo particolarmente fieri”.
Nasce da questo filone anche la collana Arpa D’Or?
“Scaturisce dal bisogno di narrare e tramandare il ricordo della diaspora, continua a produrre libri in lingua inglese sulle nostre tematiche per renderli accessibili a un pubblico vasto, affinché i giovani possano ritrovare le proprie radici anche se usano poco la lingua italiana”.
Durante la cerimonia di Ottawa quali considerazione hai fatto con te stesso?
“Più che meditare ho agito. Ho pensato che, in definitiva, non sono l’unico giuliano-dalmata in Canada a meritarmi questo rinascimento e quindi ho subito contattato i nostri corregionali per proporre la loro nomination, facoltà che mi spetta in quanto affiliato all’Ordine del Canada. È giusto che il Paese riconosca i meriti di queste persone e ho la chiara intenzione di spendermi per quest’idea”.
Tra i molti altri riconoscimenti ricevuti per il suo lavoro a beneficio della comunità giuliano-dalmata in Canada, possiamo citare il Premio Dignità Giuliano Dalmata nel Mondo conferitogli dalla città di Assisi nel 2019, l’iscrizione nell’Albo d’Oro dei Personaggi Illustri dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo nel 2018, la Medaglia al Merito conferitagli nel 2014 dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Premio Internazionale Giorno del Ricordo assegnatogli nel 2009 dal Ministero degli Esteri e dal Ministero della Cultura italiani in cooperazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e la Medaglia d’oro “Fedeltà al lavoro” che gli fu conferita nel 1995 dalla Camera di Commercio e Industria di Trieste. Un palmarès veramente notevole che porta onore a tutta la comunità, al quell’orgoglioso piccolo popolo giuliano-dalmata ovunque abbia messo o mantenuto le proprie radici.

Foto: PER GENTILE CONCESSIONE DELLA FAMIGLIA EISENBICHLER
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