Esuli: «Passi avanti, ma i problemi restano»

L’ANVGD sollecita al risarcimento morale ed economico degli esuli

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Esuli: «Passi avanti, ma i problemi restano»

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) considera un passo avanti verso la pacificazione tra due comunità nazionali la cerimonia che si è svolta lunedì mattina al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza. Alla presenza di una rappresentanza degli esuli “i Presidenti italiano e sloveno, Sergio Mattarella e Borut Pahor, hanno deposto una corona nel luogo che per la comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati è il simbolo dei lutti e delle violenze patiti ad opera dei partigiani jugoslavi di Tito, soprattutto a guerra finita, nelle terre che furono poi costretti ad abbandonare”, si legge in una nota diffusa dall’ANVGD e firmata dal presidente Renzo Codarin sulla “storica visita di Borut Pahor, il primo Presidente di uno Stato successore della Jugoslavia a recarsi alla Foiba di Basovizza: ora – prosegue la nota – ci attendiamo che la Slovenia consenta la ricognizione e l’adeguata conservazione delle foibe che si trovano nel suo territorio”.
“Successivamente ci sono stati altri eventi cui hanno preso parte i due capi di Stato, ai quali non abbiamo inteso partecipare”, precisano dall’ANVGD, e aggiungono: “Siamo invece stati presenti all’incontro organizzato dal Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con il Presidente della Repubblica, il quale ha dimostrato di essere a conoscenza dei problemi degli esuli ancora irrisolti dopo 70 anni”.
Al Presidente Sergio Mattarella hanno chiesto “che inviti il Presidente della Croazia a svolgere un’analoga visita alla Foiba di Basovizza e che vengano costituite due nuove commissioni storiche bilaterali italo-slovena (onde aggiornare i risultati di quella che ha lavorato nel 1993-2000 giungendo a conclusioni che non tutti hanno condiviso) e italo-croata, che lavorino senza pregiudiziali ideologiche, bensì nello spirito della comune appartenenza all’Unione europea”.
“L’attenta presenza all’incontro dei ministri degli Interni, Luciana Lamorgese, dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e degli Affari esteri, Luigi Di Maio, – scrive ancora l’ANVGD – ci fa ben sperare per un’imminente convocazione del Tavolo di coordinamento Esuli-Governo presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio”. “Auspichiamo – prosegue la nota – che vengano finalmente costituiti gruppi di lavoro specifici che risolvano questioni come il debito di Slovenia e Croazia ereditato dalla Jugoslavia per risarcire i beni abbandonati, l’indennizzo da parte dello Stato italiano dei beni degli esuli usati per pagare le riparazioni di guerra alla Jugoslavia e l’apposizione della Medaglia d’oro al gonfalone di Zara”. L’odierno riconoscimento tra Italia e Slovenia delle reciproche sofferenze maturate nel Novecento non è un punto di arrivo, bensì solo un passaggio intermedio verso il completo risarcimento economico e morale di quanto patito dagli italiani dell’Adriatico orientale.

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