Esuli dalmati verso una convivenza sempre più profonda ed europea

A margine dell’inaugurazione del nuovo sito dalmatitaliani.org

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Esuli dalmati verso una convivenza sempre più profonda ed europea

Il 14 gennaio scorso, come già abbiamo riferito nell’edizione di sabato scorso, è stato inaugurato il sito dalmatitaliani.org, dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio (fondata nel 1963). Quasi un centinaio i partecipanti alla singolare cerimonia di messa in Rete del portale, svoltosi in Internet via Zoom. Grande è stata l’emozione, tra i partecipanti all’incontro, nel momento in cui il neo sindaco dell’ADIM-LCZE, Antonio Toni Concina, nato a Zara, manager di grandi aziende, ex sindaco di Orvieto e ottimo pianista e la piccola Zara Gloder, di appena quattro anni, dopo un count down, hanno dato il via all’inaugurazione.

 

Il discorso di Toni Concina

A Toni Concina, che ha preso il testimone da Franco Luxardo, il quale era succeduto all’incarico al compianto Ottavio Missoni, il privilegio di tenere il sito a battesimo.

Nel dare il benvenuto a tutti ha detto: “Sono emozionato, commosso e grato a tutti. Il sito è una forza e ci fa lavorare insieme. Dalmazia, Istria, Fiume, Pola, Spalato e la mia Zara dovranno conservare nei secoli il profumo delle loro pietre romane, veneziane e italiane, non per una malriposta sete di riconquista, improponibile, ma per allargare le menti delle genti di confine verso una convivenza sempre più profonda ed europea. Noi ci stiamo mettendo il cuore e il coraggio. È importante ritornare anche nelle scuole. Questo è per noi un piccolo passo, ma di un rilievo importantissimo. Abbiamo seminato bene”. Alla fine del suo intervento ha voluto ringraziare per l’impegno in quest’iniziativa l’assessore alla Comunicazione Vittorio Baroni e il segretario generale, Elisabetta Barich.

Toni Concina

La storia ripercorsa da Franco Luxardo

La parola è passata quindi al presidente onorario, Franco Luxardo, il quale ha ricordato la storia dell’Associazione. “Zara è stata completamente distrutta dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale. La popolazione italiana è scappata e si è sparsa per tutto il mondo. Poi il primo Raduno dei dalmati, nel 1953, che avvenne a Venezia, in Piazza San Marco, con 7.000 persone presenti – ha tenuto a ricordare Luxardo –. Così è nata quest’Associazione. Da allora ogni anno un Raduno, cambiando città. A Venezia abbiamo istituito la Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, dono di una benefattrice, una realtà unica con un centro di alto livello. Nel corso di 19 anni abbiamo raccolto beni del valore di 500mila euro. Il risultato è che oggi abbiamo a Venezia un Centro culturale di alto livello, una biblioteca con circa 15mila titoli di origine dalmata e molti cimeli artistici donati negli anni dalle famiglie esuli. Oggi è importante portare in digitale il nostro patrimonio culturale, anche quello del giornale ‘Zara’ e ‘Il Dalmata’, il cui primo numero risale al lontano 1866, che raccolgono la nostra storia”.

Concina ha poi ricordato che i messaggi augurali che gli sono arrivati in quest’occasione sono stati tantissimi.

L’intervento di Maurizio Gasparri

Poi una telefonata a sorpresa in diretta dal senatore Maurizio Gasparri. In viva voce il senatore ha detto: “Ho saputo della presentazione di questo sito da Toni Concina e ho voluto portarvi un saluto di amicizia, di grande stima e di gratitudine a tutti voi siccome sono sempre attento a sostenere anche in Parlamento le vostre iniziative e istanze culturali, formative, cinematografiche, storiche, tese a raccontare quanto avete vissuto. Ricordo sempre i vostri valori e la vostra tragedia. Storie per tutti noi fondamentali per la nostra identità nazionale. Seguirò quello che farete”.

Il segretario generale Elisabetta Barich, dopo aver ricordato i tanti Raduni dei dalmati, dai quali è nata l’esigenza di pubblicare dei periodici, ha quindi annunciato il prossimo numero de “Il Dalmata”, rivolgendo un ringraziamento a Gianni Grisillo, anche lui tra i partecipanti all’incontro virtuale, che per tanti anni è stato una colonna del giornale.

Navigando nel Mare magnum di Internet

L’assessore alla cultura, Adriana Ivanov Danieli, definita da Toni Concina “storica professoressa”, di Padova, ha tenuto a rilevare: “Ci siamo tuffati in un’avventura nuova in cui continueremo a navigare perché il mare è elemento di congiunzione, in particolare per il mondo della Dalmazia. Ora che la Casa comune europea ingloba anche Italia e Croazia: noi nutriamo la speranza che l’Adriatico torni a essere pienamente elemento di congiunzione tra le due sponde. Il mondo digitale ci offre l’opportunità che i Dalmati, navigando nel Mare magnum di Internet, recuperino pienamente il loro ruolo storico, facendosi mediatori di cultura e di conoscenza storica, anche di quella della loro tragedia, troppo a lungo misconosciuta. Che il vento gonfi le vele e la navigazione sia prospera e proficua”.

Il ricordo deve rimanere vivo

Durante il dibattito, durato diverse ore, è intervenuto anche il giornalista Nicola Porro il quale ha evidenziato: “Ricordo una trasmissione andata in onda in televisione in prima serata, sul dramma dell’esodo e le testimonianze delle persone. È stato emozionante. La realtà è come un buco nero nella nostra storia. Di queste vicende le nuove generazioni sanno veramente poco. Le foibe hanno del retropensiero che qualcuno collega al fascismo: invece è un grande dramma italiano ed europeo”.

Lo storico Ernesto Galli Della Loggia ha sottolineato: “Sono partecipe e ho un forte rapporto con la Dalmazia e l’Istria attraverso i miei genitori. È stata una grande ingiustizia dimenticata: italiani cacciati e gettati allo sbaraglio verso una Patria che li accolse in maniera indifferente. Con la sua presidenza Toni Concina scriverà una pagina ricca. Il ricordo della vostra storia non deve cessare di essere vivo”.

Il neo assessore alla Comunicazione Vittorio Baroni, autore del progetto Internet, ha coordinato l’incontro: “Abbiamo la possibilità di fondare nuove relazioni basate non su ideologie, ma sulla cultura, la ricerca, l’amicizia e lo sviluppo economico. In questa prospettiva vanno considerati i 14 accordi di cooperazione bilaterale dell’Università di Zara con le Università italiane e il programma di mobilità Erasmus+ che unisce ben 35 Atenei italiani alla Dalmazia”.

Tra i tanti partecipanti all’evento anche il dalmata Giorgio Varisco, a lungo molto attivo nell’Associazione, la vicepresidente del Libero Comune di Pola in Esilio Annamaria Crasti, Elisabetta De Dominis, lo scrittore di origini istro-fiumane Diego Zandel, Carlo Cetteo Cipriani, Donatella Bracali, Francesca Gambaro, Michele Massera (discendente di esuli, terza generazione, cui si deve la digitalizzazione de “Il Dalmata”) e diversi giornalisti.

Vittorio Baroni

In chiusura dell’evento online Rachele Chantal Dell’Olio, mamma della piccola Zara e figlia di un dalmata, ha letto una toccante e inedita poesia dal titolo “In Onore di Zara”.

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