Mercoledì scorso è purtroppo venuta a mancare a 73 anni, esule a Brescia ma poi trasferitasi a Numana, in provincia di Ancona, la fiumana Lucilla Smoquina. Molto attiva nei gruppi di discussione in Internet, tra cui quelli di Mailing list Histria e Forum Fiume, e sui social, in particolare nei gruppi Un Fiume di Fiumani e Basta coi rancori, conservava gelosamente a casa sua una monografia di Fiume del 1899 scritta in ungherese in cui citavano suo nonno ben tre volte. A Brescia Lucilla aveva frequentato le medie “Giovanni Pascoli” prima e l’Istituto tecnico “Abba Ballini” in seguito.
Il nonno per parte paterna di Lucilla Smoquina, Antonio (Fiume 1882-Brescia 1957), era professore di Geografia e Scienze naturali all’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci” di Fiume, laureatosi presso l’Università di Budapest, figlio di un maestro elementare di nome Leopoldo (costui nato a Fiume nel 1858 e di Maria Giurissevich); era anche istruttore di ginnastica dei soci della “Giovine Fiume” e supervisore del rifugio “Ernesto Rossi” di Lisina. Fece il militare dell’esercito austro-ungarico tra il 1914 e il 1918. Era coniugato con Elisabetta Gregorutti che, nel 1947, lo seguì in esilio a Concesio, in provincia di Brescia, presso parenti. Terminò la sua lunga carriera a Brescia come insegnante dell’Istituto Tecnico per geometri “Nicolò Tartaglia”.
Il papà di Lucilla, Alfonso Smoquina, fratello di Nemesio ed Arge, scomparso nel 2005, era nato a Fiume nel 1915. Era un grande sportivo e fu campione provinciale sui 100 metri.
La mamma di Lucilla, Nevina Lukež, scomparsa a 99 anni, era di Sušak, ma prima dell’esodo abitava a Fiume in via dell’Acquedotto al civico 45. I genitori di Lucilla si sposarono a Fiume il 24 ottobre del 1946. Dopo l’esodo i nonni di Lucilla non ci tornarono mai più, ma lei, sua mamma e poi anche il papà sì, anche perché a Sušak c’erano i parenti di sua madre. La prima volta che si rividero fu nel 1953.
Le esequie di Lucilla Smoquina si sono svolte ieri 14 gennaio a Numana e a Fermignano. Sentite condoglianze alla figlia Elena e a tutti i familiari.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.
