Spettri del passato

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Spettri del passato

Per lungo tempo l’opinione pubblica croata ha guardato in maniera distratta a fenomeni quali l’immigrazione, l’estremismo, la radicalizzazione e la crescita di movimenti di stampo xenofobo, tipici della realtà dell’Europa occidentale. Sembravano cose lontane anni luce. L’emergenza migratoria lungo la rotta balcanica è stata un qualcosa di passeggero: delle centinaia di migliaia di migranti dopo poco tempo non è rimasta traccia. Qualcun altro si è accollato il non facile compito dell’integrazione sociale e lavorativa degli stessi. In genere tutta l’Europa sudorientale, nonostante siano passati oltre due decenni dalla fine dei conflitti che hanno caratterizzato la dissoluzione dell’ex Jugoslavia, è rimasta prigioniera di quei problemi senza guardare alle nuove sfide che si prospettano a livello globale. Poi improvvisamente è successo qualcosa che può essere interpretato come un bagno di realtà. Ma per tutti, perché tutti hanno visto che quei fantasmi balcanici, che sembravano relegati tra le montagne di una penisola a cui l’Europa guarda spesso a sua volta con troppa distrazione, possono servire da “ispirazione” per chi non riesce o non vuole convivere con il mondo nuovo, multietnico e multicolore che avanza.

Dalla lontana Nuova Zelanda è arrivato il campanello d’allarme. Ora, a quanto sembra, i servizi segreti dei Paesi dell’Europa sudorientale stanno cercando di ricostruire tutti i movimenti del “malcapitato” australiano Brenton Tarrant nella regione. Non è un mistero infatti che Tarrant abbia tratto ispirazione per la sua folle operazione anche dai miti e dalla simbologia bellica di singole forze paramilitari coinvolte nel conflitto degli anni Novanta nell’ex Jugoslavia. Il Ministero degli Interni di Zagabria ha confermato che il pluriomicida ha soggiornato in Croazia alla fine del 2016 e all’inizio del 2017. Fra le tappe del suo tour in Croazia, oltre alla capitale, a quanto pare vi sono state anche l’Istria e la Dalmazia, ovvero Parenzo, Zara, Sebenico e Ragusa. La Polizia avrebbe già individuato l’ostello a Zagabria in cui avrebbe alloggiato Tarrant ed è probabile che i servizi segreti siano ormai a conoscenza anche dei posti dove avrebbe pernottato lungo la costa. Come dire, una realtà che poteva sembrare non riguardarci più di tanto, adesso appare terribilmente più vicina.
Gli 007 stanno probabilmente cercando di capire se il suo soggiorno in Croazia e negli altri Paesi della regione fosse legato a possibili preparativi per attività terroristiche e si vi fossero stati dei comportamenti o dei contatti sospetti. Tutto questo rientra chiaramente nell’impegno dei servizi d’informazione nella lotta all’estremismo. Nei giorni e nei mesi a venire si punterà a stabilire con chi abbia contattato Tarrant nell’Europa sudorientale, con chi si sia incontrato e se abbia ottenuto degli appoggi. Ma quello che più conta sarà prendere atto che una volta di più la storica polveriera d’Europa, i Balcani, si è rivelata un laboratorio da cui possono sprigionarsi spettri in grado di contagiare il mondo. Sarà magari questo uno stantio luogo comune. Fatto sta che sarebbe meglio anche in Occidente non prendere troppo alla leggera i fantasmi balcanici e pensare che certe cose possano accadere soltanto tra le impervie montagne di questa regione. La storia certo non si ripete mai, ma ha i suoi corsi e ricorsi…

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