ORLANDERIE Il Rijeka vuole consolarsi con il derby dell’Adriatico

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ORLANDERIE Il Rijeka vuole consolarsi con il derby dell’Adriatico

Brillante con la Dinamo (2-0) a Rujevica e in difficoltà ad aggiudicarsi la posta in palio (1-0, rigore di Čolak) con il fanalino di coda Inter a Zaprešić sette giorni dopo. Le due facce del Rijeka nel giro di appena una settimana non sono certo una novità. Dopo il coronavirus e la ripresa del campionato la squadra di Simon Rožman ha collezionato tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte, buttando via un sacco di punti. Il secondo posto, conquistato battendo l’Hajduk (2-0) nell’ultima sfida prima dello stop lo scorso 8 marzo, è diventato un’illusione. Insomma, niente qualificazioni per la Champions League.
Il derby dell’Adriatico di domenica al Poljud, nella penultima di campionato, sarebbe dovuto essere la sfida decisiva per la seconda piazza. Sarà invece una gara di consolazione per la quarta posizione. Al Rijeka basta anche un pareggio. Igor Bišćan aveva lasciato in eredità il secondo posto in campionato e il Sole di Rabuzin. Coppa Croazia che Simon Rožman ha il compito di conquistare il 1° agosto nella sfida di Sebenico con la Lokomotiva.
I tempi sono cambiati rispetto all’era Kek e Bišćan. Rožman ha spalancato le porte ai giovani Pandur, Smolčić, Lepinjica, Štefulj e Braut. In panchina c’è anche il giovane stopper Galešić. Soddisfatto il presidente Damir Mišković, che dopo la conquista del titolo tre anni fa, aveva deciso di voltare pagina e fare largo ai giovani. Rožman ha sposato l’idea. Niente più grandi investimenti, con l’attuale rosa che verrà quasi certamente sfoltita durante il mercato estivo. Certi contratti, infatti, sono diventati un peso economico visti i tempi che corrono… Skočić-Balakov 0-3 il 21 marzo 2012 a Cantrida, poi due anni fa Kek-Kopić 1-2 a Rujevica e infine l’anno scorso Burić-Bišćan 4-0 al Poljud. Sono appena tre le vittorie dell’Hajduk sui fiumani in più di otto anni, da quando è in sella Damir Mišković.
Dopo il Rijeka, anche la compagine spalatina ha “bastonato” la Dinamo campione in carica, disputando la miglior partita dopo il coronavirus. Igor Tudor è euforico, ha un conto da regolare con i fiumani e dopo la vittoria di Zagabria è convinto di aver imboccato la strada giusta.
Quando si parla della sfida tra fiumani e dalmati, Simon Rožman ha fatto meglio dei suoi predecessori. Due le vittorie ottenute. Una al Poljud (4-0) e l’altra a Rujevica (2-0) l’8 marzo scorso. Un sei a zero secco! Al Poljud è stata una partita tatticamente perfetta da parte del Rijeka, giocata d’astuzia. A Rujevica i fiumani hanno invece dominato in lungo e in largo, tanto che il 2-0 stava anche stretto.
I dalmati sono convinti che sia giunto il momento di regolare il conto con i fiumani, che dopo l’arrivo di Mišković li stanno umiliando un po’ troppo. Per il Rijeka il derby dell’Adriatico è una sfida di prestigio. Negli ultimi otto anni, infatti, l’Hajduk non era mai piazzato meglio del Rijeka. Il secondo posto è per entrambe ormai un’utopia, ma lasciare la rivale alle spalle è comunque una bella soddisfazione…
Le cifre di questa stagione parlano chiaro: 7-1 in fatto di punti conquistati è identica la differenza reti nei tre incontri finora disputati. Al Poljud si lotterà senza risparmio. Rivalità e conti in sospeso. Una sfida eterna.

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