L’INTERVENTO La Gran Bretagna si prepara alla guerra

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L’INTERVENTO La Gran Bretagna si prepara alla guerra

Negli ultimi mesi i principali media mondiali hanno riportato alcune notizie davvero preoccupanti. “La portata del dispiegamento, unita alla professionalità, all’addestramento e all’agilità dell’Esercito britannico scoraggerà un’aggressione su una scala mai vista in Europa in questo secolo” (Sky Tg 24); “Assieme alle truppe verranno dislocati nei prossimi mesi decine di carri armati e più di 100 veicoli corazzati da combattimento. Circa 8.000 soldati britannici verranno inviati in Europa orientale per prendere parte a esercitazioni militari in vista del rischio di un’espansione nel continente della guerra in Ucraina (Europa Today); “I Paesi occidentali si stanno preparando per entrare in guerra con la Russia?” (Il Messaggero); “L’ultima mossa arriva dall’annuncio dato dalla Difesa di Sua Maestà dell’invio di circa ottomila uomini impegnati in esercitazioni congiunte in tutto il fianco est dell’Europa” (Inside Over). Alcuni giorni fa il britannico The Mirror riporta una notizia molto preoccupante: “I soldati britannici hanno detto di prepararsi alla guerra contro la Russia e di preparare i propri cari”. Il generale Paul Carney ha affermato che i “soldati dovrebbero preparare le loro famiglie alla possibilità di essere inviati in Ucraina per combattere la Russia nella guerra che dura ormai da sei mesi”. L’ufficiale Carney ha avvertito che l’Esercito britannico si sta “preparando per affrontare la minaccia della Russia ed è pronto a contrastare qualsiasi aggressione”. Il generale Sir Richard Dannatt, ex capo dell’Esercito britannico, ha affermato con un po’ di cautela: “Ciò non significa che l’Esercito stia per dispiegarsi in Ucraina, ma è dovere di qualsiasi Esercito in tempo di pace prepararsi alla guerra. Con una guerra in Europa, una Russia aggressiva e Paesi preoccupati ai confini della Russia, è logico che i soldati britannici siano realistici su ciò che potrebbe accadere”.

Recentemente la RIA Novosti, in occasione della Giornata della bandiera nazionale, ha pubblicato la seguente dichiarazione di Putin: “La Russia perseguirà sulla scena mondiale solo quelle politiche che soddisfano i suoi interessi fondamentali. La Russia è una potenza mondiale potente e indipendente. Siamo fermi nel perseguire nell’arena internazionale solo quelle politiche che soddisfano gli interessi fondamentali della Patria”. Un recente sondaggio di Russian Public Opinion Research Center sta dimostrando che la maggioranza (80 p.c.) dei russi si fida del Presidente Vladimir Putin. La Gran Bretagna ha inviato armi anticarro e lanciarazzi in Ucraina e ha aiutato ad addestrare le sue forze, mentre i Royal Marines sono ora all’interno dell’Ambasciata britannica a Kiev. Nel frattempo, mentre gli inglesi si preparano alle operazioni militari contro la Russia, l’aumento complessivo del costo del gas è di quasi il 13 p.c.. La scorsa settimana la Gazprom ha annunciato la chiusura del gasdotto Nord Stream 1 – adducendo “lavori di manutenzione ordinaria”. Dobbiamo ammettere che c’è una contraddizione di fondo nell’atteggiamento dei Paesi occidentali – UE inclusa. Mentre impongono sanzioni in nome dei principi liberal-democratici (esistono ancora?), dall’altro avviano quel processo che mette in crisi le fondamenta dello stesso sistema.

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