IL COMMENTO Gli esami non finiscono mai

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IL COMMENTO Gli esami non finiscono mai
Dragan Primorac e Andrej Plenković, domenica sera, a elezioni concluse. Foto PIXSELL

L’HDZ chiaramente era consapevole, subito dopo la prima tornata, ma forse anche prima, che Primorac fosse destinato alla sconfitta. Ma si sperava sicuramente in una sconfitta onorevole, come quella di Jadranka Kosor, che alle Presidenziali aveva sfidato a suo tempo Stjepan Mesić e si era fermata al 34,07 p.c. dei voti, una percentuale tutto sommato accettabile, considerato il carisma di Mesić. Stavolta però è andata ben peggio per il candidato sostenuto dall’HDZ e dalle forze del centrodestra. E non è più solo questione di carisma. Siamo in presenza di un campanello d’allarme per la maggioranza di Governo e per il premier Andrej Plenković, con l’occhio rivolto alle prossime elezioni amministrative. Andrej Plenković si è affannato a ripetere per mesi che il Paese era in crescita, che i salari crescevano più rapidamente dell’inflazione, con aumenti mai visti prima, che c’era un occhio di riguardo per i pensionati… Ma evidentemente gli elettori non s’accontentano, vorrebbero qualcosa di più. Lo scandalo nella sanità, con il ministro Vili Beroš defenestrato d’autorità, può sicuramente avere pesato. Non bisogna dimenticare poi che le associazioni degli affittacamere privati avevano lasciato balenare la possibilità che la scure fiscale e la stretta sugli affitti brevi potesse avere contraccolpi elettorali per le forze di Governo. Dopo le elezioni politiche indubbiamente sono state parecchie le decisioni coraggiose prese dal premier Andrej Plenković e dal suo esecutivo, come l’introduzione dell’imposta sugli immobili che colpisce le seconde case e quelle date in affitto ai turisti per non parlare delle altre restrizioni in questo segmento, sicuramente impopolari per strati non irrilevanti della popolazione che negli ultimi decenni avevano scommesso molto sullo “zimmer frei”. A questo punto Andrej Plenković e l’HDZ dovranno cercare di far dimenticare quanto prima questa batosta e dimostrare di avere candidati credibili per le Amministrative. Primorac non sarà stato la scelta ideale per il centrodestra, ma con l’aria che tira sul fronte elettorale, qualsiasi altro candidato HDZ, di quelli di peso, non avrebbe fatto altro probabilmente che rischiare di bruciarsi. Così, se non altro, tutti i pezzi da novanta del centrodestra saranno pronti per le sfide che verranno. Perché in politica gli esami non finiscono mai. E non è assolutamente certo che l’exploit di Milanović possa tirare davvero la volata per il centrosinistra ai prossimi appuntamenti elettorali. Spetterà alla leadership socialdemocratica far volgere a proprio vantaggio il successo plebiscitario del vecchio, nuovo presidente. Non sarà semplice visto che il voto per il vecchio nuovo presidente non è stato necessariamente un voto di sinistra, ma piuttosto un monito, un cartellino giallo per l’esecutivo.

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