ETICA E SOCIETÀ Quella voglia di vita normale

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ETICA E SOCIETÀ Quella voglia di vita normale

Finite anche le elezioni presidenziali in Croazia. Il risultato è netto. I commenti che intendono spiegare il risultato sono contrapposti. È inevitabile, poiché molte persone interpretano le elezioni presidenziali e il loro risultato con entrambi gli occhi già rivolti alle prossime elezioni parlamentari, che sono il vero terreno di battaglia sul quale si decidono le sorti dello Stato.
Perché ha perso la Presidente uscente? Nel suo partito, l’HDZ, le due correnti interpretano il risultato in conformità alla propria concezione ideologica. A destra, trovano il colpevole nella politica del primo ministro Plenković, che, nella loro interpretazione, sarebbe troppo concessivo nei confronti dei valori e delle politiche liberali. Spostandoci verso il centro, vediamo che indicano la colpa nella campagna presidenziale eccessivamente di destra. Non posso affermare, né negare, che queste analisi siano sincere. Ma sicuramente dipendono, anche, da dove si vuole orientare il partito. Chi lo vuole più a destra, rispetto all’attuale presidente dell’HDZ, afferma che la sua politica moderata sarebbe l’elemento perdente che va modificato. Chiaramente, l’intenzione è quella di spostare la politica del partito e non si celano le ambizioni di una nuova leadership che implicherebbe una sostituzione di Plenković. Dalla sua parte dello scacchiere rimarcano come proprio i forti ammiccamenti con la destra avrebbero provocato la sconfitta e questa sarebbe una ragione per bloccare un’avanzata degli esponenti del partito, sostenitori di questo orientamento.
Per ora, siamo tutti nello spazio di semplici congetture. Per avere delle risposte certe, dovremmo disporre di analisi sociologiche dei comportamenti degli elettori. Io tendo a condividere l’opinione di coloro che affermano che, per l’HDZ, il risultato non va interpretato in modo negativo. L’idea è che la candidata sarebbe stata talmente debole, da dover ritenere il 47 p.c. dei voti che ha ottenuto quale un risultato che confermerebbe la compattezza del partito. In effetti, la Presidente uscente da tempo sta esibendo comportamenti e offrendo dichiarazioni che creano imbarazzo o perplessità, come alcune delle sue amicizie. Considerando la sua sconfitta nelle grandi città, si potrebbe parlare di una presa di posizione urbana che ha spinto a votare anche persone che, diversamente, sarebbero rimaste felicemente a casa.
Se questa è l’interpretazione corretta, il centrosinistra dovrebbe riprendere a lavorare al più presto, dopo le celebrazioni della vittoria. Il risultato del loro candidato sarebbe attribuibile in una misura rilevante ai difetti della rivale e, quindi, ci sarebbe ancora molto da fare per sollevare il partito. In primo luogo, vanno definiti chiari progetti politici. I socialdemocratici stanno incontrando, in Croazia, problemi analoghi a quelli di partiti simili in altre parti dell’Europa. Un tempo, il loro elettorato era costituito dalle classi meno abbienti. Ora, risultati elettorali alla meno, sembra essere composto dalla classe media e medioalta.
Nell’insieme, credo che ci sia un buon futuro per il partito che riuscirà a proporre e sviluppare politiche conformi allo slogan elettorale del nuovo Presidente. Politiche, cioè, che intendono edificare e sostenere una vita normale. Credo, infatti, che una vita normale sia ciò che i cittadini desiderano in modo primario.
Naturalmente, persone diverse hanno concezioni diverse di vita normale. Generalmente, penso che il concetto sia rappresentato fedelmente, se pensiamo alla certezza di un’abitazione, alla possibilità di disporre di un buon sistema sanitario e scolastico e di un reddito stabile che consenta di organizzare una vita conforme alle proprie affinità. Ciascuno si ritroverà in alcune delle attività, come andare regolarmente al cinema e a teatro, a mangiare una pizza in famiglia e/o con gli amici, a fare delle gite con passeggiate in montagna, a guardare delle manifestazioni sportive, a fare shopping e seguire lo stile d’abbigliamento che si predilige, a potersi concedere una vacanza, potere svolgere attività creative… Spero che siamo entrati in un’era quando le elezioni si vincono offrendo la garanzia di una simile vita normale e che questi siano i temi della prossima campagna elettorale.

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