Zrinjski riletto, in una realtà distopica

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Zrinjski riletto, in una realtà distopica

FIUME Si dà inizio mercoledì prossimo, con il “Nikola Šubić Zrinjski” alla stagione lirica 2018/2019 del TNC “Ivan de Zajc” di Fiume. Lo spettacolo vedrà sul podio Ville Matvejeff con la regia di Dora Ruždjak Podolski, le scene di Stefano Katunar, i costumi di Manuela Paladin Šabanović e le luci di Elvis Butković. Il cast dell’opera è composto completamente dai cantanti solisti dell’Opera di Fiume con la partecipazione del Coro e dell’Orchestra del Teatro di Fiume. In sede di conferenza stampa, Dora Ruždjak Podolski ha annunciato la sua lettura registica che, come ha fatto notare, diverge parecchio da quella tradizionale a cui si è abituati.

Chiave di lettura più attuale
“Tutto il retaggio lirico mondiale del passato è già stato rivisitato in chiave più attuale, per cui ritengo che lo stesso si debba fare con il repertorio operistico nazionale – ha rilevato la regista –. Se in un primo momento la mia rivisitazione ha suscitato qualche perplessità, essa è stata ben presto superata.
L’opera di Zajc viene collocata nel futuro, in una situazione di distopia, in un’ipotetica società sopravvissuta all’apocalisse, in cui si combatte per la vita, ossia ci si contende un unico pezzetto di terra rimasto fertile. D’altra parte, ho messo l’accento sull’umanità di Zrinjski, il quale non viene rappresentato unicamente come guerriero eroico, ma anche come padre tenero e marito amoroso”, ha spiegato Dora Ruždjak Podolski, unica donna regista di successo in Croazia, che già in precedenza ha collaborato con il TNC di Fiume, come pure con gli altri Teatri nazionali in Croazia, con il Teatro di Pietroburgo e con quello di Toronto.

Pagine musicali «multiculturali»
Ville Matjejeff, ben noto al pubblico fiumano per le sue collaborazioni liriche e sinfoniche, si è definito felice di avere avuto occasione di conoscere queste bellissime pagine del grande compositore fiumano. Pagine che denotano non soltanto una formazione italiana e lo spirito slavo, ma pure chiare influenze culturali ungheresi, tedesche, mitteleuropee. “Credo che Zajc (Zaytz) possa essere a ragione considerato il Verdi fiumano”, ha dichiarato il direttore d’Orchestra finlandese.
Il sovrintendente Blažević ha espresso grande soddisfazione per due nuovi acquisti del Teatro, vale a dire il giovane e valente tenore sloveno Aljaž Farasin e l’eccellente direttore d’orchestra principale, Jordan Kamdzhalov. Petar Kovačić, direttore dell’Opera, ha salutato il nuovo e assolutamente legittimo approccio all’opera di Zajc, onde sgravare la partitura da connotazioni tradizionali e ideologiche.
  
Alla première di mercoledì prossimo, i personaggi principali saranno interpretati da Robert Kolar (Zrinjski), Kristina Kolar (Eva), Anamarija Knego (Jelena), Aljaž Farasin (Juranić), Marijan Padavić (Alepić) Luka Orar (Solimano), Giorgio Christian Surian, Dario Bercich (Levi), e ancora Martin Marić, Krešimir Škunca, Darko Matijašević, Saša Matovijna e Darko Matijašević. Maestro del Coro Nicoletta Olivieri.

Un assaggio al Tower center
Rileviamo che, a scopi promozionali, sabato 13 ottobre, gli interpreti principali e il Coro del Teatro si esibiranno al centro commerciale Tower Center, per dare un assaggio al pubblico degli amanti dello shopping di questa bellissima opera e di invogliarli a seguirla a Teatro.

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