Vinko Golembiowski, un rockettaro con la passione del ricamo

Il presidente dell’Associazione Ri Rock racconta il primo incontro con «ago e filo»

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Vinko Golembiowski, un rockettaro con la passione del ricamo
Vinko Golembiowski, rockettaro e ricamatore. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Tra i tanti passatempi che esistono al giorno d’oggi, di cui moltissimi sono legati a telefoni o computer, sembra incredibile che i giovani possano ancora interessarsi ai lavori manuali di una volta, come ad esempio il ricamo. Vinko Golembiowski, a capo dell’Associazione Ri Rock, nonché batterista del gruppo heavy metal Uma, ha deciso di cimentarsi in quest’arte dimenticata. Per il nostro giornale ha rivelato com’è giunto all’idea di provare a ricamare.

Quando hai incontrato per la prima volta l’attività del ricamo?
“Già da bambino. Sono venuto a casa di un amico e sua mamma gli stava mostrando come ricamare. Mi è sembrato interessante e ho deciso di provare. Devo dire che l’ho trovata un’attività divertente dal buon inizio, ma soltanto molti anni più tardi, quando ho iniziato a fare il mio primo ricamo autonomo, mi sono ricordato di quell’episodio e ho sorriso. Non ricordo nemmeno qual era l’immagine del ricamo, so soltanto che era qualcosa di rosso. Questo per rendere l’idea di quanto fossi piccolo!”

Come mai hai deciso di provare?
“In periodo di pandemia ho semplicemente sentito il bisogno di fare qualcosa con le mani, perché per tutto il tempo siamo stati seduti davanti agli schermi. La prima cosa che ho fatto è stato mettere a posto la mia battle vest, che sarebbe una sorta di gilè decorato con molte toppe di gruppi punk o rock, solitamente indossato dai rockettari per sostenere le band preferite. In seguito ho pensato di fare qualcosa che fosse legato alla cultura moderna, come ad esempio fumetti, film, giochi o serie. Ho deciso di provare a fare un ricamo col simbolo di Batman, ma alla fine mi sono cimentato in qualcosa di ben più complicato e ho fatto il ricamo del dio mitologico del vento, sorprendendo innanzitutto me stesso, ma anche familiari e amici, del mio successo. Visto il buon risultato ho continuato su questa strada”.

Alcune delle opere di Vinko Golembiowski.
Foto: STELLA DEFRANZA

Dove trovi le idee per i ricami?
“Le idee mi arrivano, come ho accennato, dalla cultura moderna e sono legate alle cose che amo, come ad esempio i personaggi dei fumetti, quelli dei giochi, dei cartoni animati o dei film. Dopo avere fatto qualche ricamo hanno iniziato a contattarmi conoscenti e amici chiedendomi di fare qualcosa anche per loro e devo dire che il ricamo è un ottimo regalo per ogni festa e quindi non vengo mai a mani vuote”.

Quanto tempo impieghi a fare un ricamo?
“Dipende dall’immagine, dalla grandezza del ricamo e dal numero di dettagli, ma anche dalla varietà di colori, perché ogni cambio di colore richiede un cambio di filo. Un altro fattore è pure il mio umore e la quantità di impegni che ho. Così all’incirca penso che per ogni ricamo impiego una settimana”.

Recentemente le tue opere sono state esposte a Spalato. È la tua prima mostra?
“Sì, è stata veramente una bella esperienza quando sono stato contattato dall’Associazione Kvart di Spalato e mi è stato chiesto di fornire qualche ricamo per la mostra ‘Gobleni u vremenu’ (Ricami nel tempo), la quale parlava della differenza nell’arte del ricamo tra i prodotti di una volta e quelli di oggi. Mi è stato chiesto anche di fare mostre individuali, ma purtroppo possiedo pochissimi ricami a casa e non basterebbero per un’esposizione. Come ho già detto, la maggior parte l’ho regalata”.

Sei stato tu a contattare l’Associazione Kvart di Spalato?
“No, loro mi hanno invitato e per me è stato un grande onore perché i miei lavori hanno trovato posto vicino a opere fantastiche di grandi artisti e contemporaneamente si sono distinti per la loro originalità. Mi rammarico soltanto del fatto che sono stati esposti i miei primi lavori e sono visibili gli sbagli da principiante e alcuni difetti, che poi ho corretto. I ricami che faccio adesso, dopo circa due anni di pratica, sono migliori perché ho imparato tanto”.

Il simpatico Snoopy.
Foto: VINKO GOLEMBIOWSKI

Hai qualche altro hobby?
“Il mio hobby di sempre è collezionare fumetti e fino a poco tempo fa pure cassette e film in DVD. Un altro mio hobby è suonare la batteria, un’attività che svolgo da più di 25 anni nel gruppo Uma. Ho desiderato da sempre imparare a disegnare e a tatuare, ma a causa di altri interessi e successivamente dell’organizzazione di concerti, non ho mai avuto il tempo di dedicarmi a questo. Durante la pandemia ho fatto il design e il modello di un gioco da tavolo chiamato Ancient, ma non l’ho mai terminato perché mi sono dedicato al ricamo. Non mi meraviglierei se in futuro sviluppassi qualche altro passatempo legato agli aghi, perché sono, come dice mia zia, uno ‘spirito libero’ e sono sempre pronto a esplorare nuove attività. Dipende tutto dal tempo che ho a disposizione, perché il mio lavoro nell’Associazione Ri Rock è molto impegnativo”.

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