
La Città di Abbazia ha ottenuto i fondi del Ministero della Cultura e dei Media per il restauro del pavimento in terrazzo di Villa Angiolina, uno dei palazzi più importanti della Perla del Quarnero. Tramite un invito pubblico per le proposte delle necessità nel campo della cultura per il 2025, il Ministero ha stanziato 100mila euro per l’intervento di conservazione e restauro del mosaico sul pavimento. Il mosaico al pianterreno di Villa Angiolina, che copre l’intero salone centrale, è danneggiato in più punti da diverso tempo. La superficie del pavimento si presenta ondulata in quanto in diversi punti il mosaico è sprofondato. Per questo motivo, il suo livello di conservazione sta rapidamente diminuendo, il che richiede un intervento urgente al fine di fermarne il deterioramento.
Ricordiamo che nella metà del 2023 Villa Angiolina era stata completamente rinnovata in linea con le severe norme di conservazione attraverso il progetto “Colleghiamoci con il patrimonio” dell’Agglomerazione urbana di Fiume, il quale è stato co-finanziato con i mezzi dell’Unione europea tratti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Il valore del progetto ammontava a 760mila euro, di cui circa il 70 p.c. era stato attinto dai Fondi europei. È rimasto da sottoporre a un’opera di restauro soltanto il pavimento, il che verrà realizzato con i mezzi del Ministero e del bilancio cittadino.
Va detto pure che l’anno scorso è stato risanato anche lo storico giardino dinanzi a Villa Angiolina, per un investimento pari a 57.171 euro, ai quali si aggiungono altri 25mila euro stanziati dalla Regione litoraneo-montana.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.