Viaggi audiovisivi nella realtà quotidiana

Presentata la ristampa della pubblicazione «Buje..? Buie..!» e due cortometraggi realizzati dal poeta dialettale Valter Turčinović e dal fotografo Slađan Dragojević attraverso immagini fisse e video qualitativamente e tecnicamente impeccabili

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Viaggi audiovisivi nella realtà quotidiana

Dopo le tappe a Pirano e a Cittadella (PD) con il concorso canoro “Dimela cantando” e l’interpretazione inedita di Valter Roša in “Mistero buffo” di Dario Fo, il Festival dell’Istroveneto ha inaugurato la sua ricca settimana di eventi pure a Buie con “No la ghe scanpa… a Buje la ristanpa in versjon spesjal co’l proseto multimedial” del poeta in dialetto, Valter Turčinović, e dottore in fotografia, Slađan Dragojević. Il progetto comprende la ristampa della pubblicazione “Buje..? Buie..!”, presentata un paio di anni fa sempre nell’ambito del Festival, e la creazione di due dvd comprendenti due viaggi audiovisivi, concisi ed evocativi, il primo, omonimo della pubblicazione, e il secondo, inedito, un viaggio lungo il territorio del fiume Quieto.

Valter Turčinović e Slađan Dragojević

Arricchimento dell’offerta turistica

”Abbiamo voluto realizzare il progetto Quieto-Mirna in quanto costituisce uno dei confini naturali del territorio della Città di Buie, mentre dall’altra parte si trova il torrente Argilla, meta probabilmente del nostro prossimo progetto”, ha rilevato Dragojević, affermazione confermata pure da Turčinović il quale assieme al fotografo ha pure dato vita al progetto, poi concretizzato dalla Città di Buie, di ricostruzione e valorizzazione dei capitelli siti nel territorio cittadino che prevede il loro rifacimento e collegamento stradale come arricchimento dell’offerta turistica o locale. Quindi una trilogia che di anno in anno si arricchisce e concretizza grazie al Festival dell’Istroveneto, organizzato dall’Unione Italiana, e al supporto finanziario del MAE-CI della Repubblica Italiana in applicazione delle convenzioni stipulate con l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste, e a quello del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, con il pieno supporto della Regione Istriana e della Città di Buie.

Parole di gratitudine per la fiducia e il sostegno in questo lavoro sono state rivolte dai protagonisti anche a Marianna Jelicich Buić, organizzatrice e anima del Festival. Presenti in sala pure Vladimir Torbica, Assessore alla cultura della Regione Istriana, Jessica Acquavita, vicepresidente per la CNI della Regione Istriana, e Corrado Dussich, vicesindaco della Città di Buie eletto tra le file della CNI. In veste di accompagnatore musicale della serata, alla chitarra Boško Mileta.

Boško Mileta alla chitarra

Attenta osservazione della realtà

Due cortometraggi che attraverso immagini fisse e video qualitativamente e tecnicamente impeccabili e una colonna sonora profondamente espressiva, composta di voci e musiche che rafforzano l’intensità delle immagini è frutto di un’attenta osservazione della realtà buiese che li circonda. Quasi in parabole e senza mezzi termini narrano, uno la vita del borgo antico, l’altro l’ambiente e il vissuto che il Quieto abbraccia attraverso il suo corso fino allo sbocco in mare.

Al video “Buje..? Buie..!”, pubblicato dall’UI, ha contribuito il musicista Vladimir Kuzman firmandone la musica, lo “Studio Triban” la registrazione dell’audio, Tea Štokovac l’editing e, assieme a Nikola Tadinanović, la realizzazione del video, mentre Aldo Antonini ha dato la voce alle letture. Nel video “Quieto – Mirna”, sempre pubblicato dall’UI, la musica è invece di Davor Hačić, i video di Zoran Ziraldo, l’editing di Nenad Vugrinec e la voce di Jessica Acquavita, mentre la registrazione è stata effettuata nello Studio Edi Acquavita. Di entrambi il direttore esecutivo è Slađan Dragojević, che firma pure le foto, mentre i testi in dialetto buiese sono di Valter Turčinović.

Marianna Jelicich Buić

Mezzo espressivo conciso

Un mezzo espressivo molto conciso ed evocativo che ha lasciato agli spettatori ampio spazio interpretativo grazie agli effetti di pseudo movimento che colpiscono. Immagini semplici e narrative, ricche di indicazioni, informazioni ed evocazioni che fanno seguire l’azione in modo naturale, e altre che cadono nei momenti chiave, rappresentando i punti salienti del lavoro con l’ausilio di una colonna sonora suggestiva che crea l’opportuna atmosfera. Una percezione sonora che guida senza costringere, conduce senza comandare le immagini che si impongono allo spettatore per la loro perfezione e la maestosità della proiezione.

La ristampa di “Buje..? Buie..!”, in un’edizione più pratica, di dimensioni minori che quest’anno vede le copertine rigide, annovera in veste di curatori della prefazione Eugen Borkovsky (croato) e Norma Acquavita (italiano), mentre Pamela Sirotić firma la sinopsis in inglese. Un lavoro presentato prima come mostra che, grazie al sostegno dell’Unione Italiana, della Regione Istriana e della Città di Buie, è stato partorito in una raffinata pubblicazione. Come confermato dagli autori, il progetto in sé ha suscitato interesse e grande apprezzamento non solo tra i cittadini locali, ma pure tra quelli di tutta la regione e tra gli esuli buiesi residenti in Italia e in vari Paesi d’Europa e America.

Vladimir Torbica e Jessica Acquavita

Forte sensibilità dell’autore

Un volume nato da segmento immortalato da Dragojević con la macchina fotografica, dettagli meritevoli di lode in quanto il fotografo, visto anche come buon osservatore, riesce a percepire e a trasmettere la realtà quotidiana di ogni frazione della cittadina, dove porte, pareti, stemmi, finestre, pavimenti, scalinate, angoli suggestivi del centro storico rievocano il tempo passato e la lunga storia del luogo esprimendo pure la forte sensibilità dell’autore. A ogni fotografia è legata una poesia di Turčinović, che descrive la foto e le emozioni che questa risveglia, ricordi dei giochi d’infanzia, degli inquilini che in quei posti abitavano o avevano abitato prima dell’esodo, ma anche delle riflessioni sul degrado di certe costruzioni e sul futuro della città. Il poeta così ha dato prova di conoscere profondamente ogni piccolo particolare architettonico e artistico del centro storico, dove ha trascorso la sua infanzia e dove vive tuttora. Nei versi traspare l’amore per ogni piccolo particolare rappresentato in queste foto, ma al tempo stesso pure l’amarezza per il degrado in cui, spesso, questi particolari si trovano.

Nell’ambito del progetto si sono presentati due grandi artisti locali che, unendo le forze, hanno dato origine a qualcosa di straordinario e che sicuramente stupiranno ancora.

Il volume con il CD

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