Promuovere la letteratura croata sfruttando le nuove tecnologie è ciò che fa l’app “Hrvatski zvukopis”, presentata l’altra sera nella Biblioteca civica di Fiume. L’app fa parte di un pluriennale programma letterario ed è stata avviata, oltre che a Fiume e in altre città croate, anche a New York, a Londra e a Parigi, a Buenos Aires e presto anche a Santiago del Cile. L’app è stata concepita come una specie di Pokemon letterario, in quanto negli spazi pubblici delle città vengono attivati con una notifica racconti brevi o brani di letteratura croata con l’obiettivo di salvaguardare la lingua croata e di promuovere la letteratura croata.
Includere bambini e giovani
A promuovere l’interessante progetto sono stati l’autrice dell’app, Jelena Remetin, la moderatrice dell’evento, traduttrice e promotrice letteraria Patricija Horvat, gli scrittori fiumani Zoran Žmirić, Enver Krivac e Dunja Matić e l’attrice Jelena Miholjević.
Nella sua introduzione, Patricija Horvat ha osservato che l’app e le nuove tecnologie sono un modo di promuovere la letteratura e la lettura soprattutto tra i bambini e i giovani che con i libri hanno sempre meno dimestichezza. L’app “Hrvatski zvukopis” è gratuita e si può scaricare sullo smartphone. Raggiungendo un determinato punto della città, in quanto l’app si attiva grazie alla geolocalizzazione, giunge una notifica che permette di ascoltare il racconto. Se non si ha tempo per ascoltarla in quel momento, è possibile salvarla e ascoltarla in un secondo momento. L’app è stata realizzata in collaborazione con l’Ufficio per il turismo di Zagabria e quello di Spalato, con il Ministero della Cultura e dei Media e il Telecom croato, come pure con la Città e la Biblioteca civica di Fiume.
Autori locali
L’artista multimediale e produttrice di Spalato, Jelena Remetin, ha parlato dell’app nei particolari, precisando che la “sezione” dell’app dedicata a Fiume comprende racconti brevi di una quindicina di autori del capoluogo quarnerino, come pure autori che rientrano nella storia letteraria di Fiume quali Janko Polić Kamov, Viktor Car Emin e altri, dei quali sono stati inclusi dei brani di opere più lunghe in quanto essi raramente scrivevano racconti brevi. La selezione degli autori e dei racconti fiumani è stata svolta dallo scrittore fiumano Zoran Žmirić.
La nascita dell’idea
Come spiegato da Jelena Remetin, il progetto è stato avviato prima a Zagabria, poi a Spalato, dopodiché questo ha coinvolto anche Fiume. L’app si potrà utilizzare anche a Osijek e sulle isole dalmate. “Quest’app è il risultato di una mostra che avevo realizzato a Zagabria nel 2015 e nell’ambito della quale avevo realizzato un progetto simile alle app odierne, con la quale avevo creato un ascensore immaginario che permetteva di andare di piano in piano e ascoltare i suoni che provenivano da ciascun appartamento di un determinato piano – ha spiegato l’artista –. A ispirarmi, dunque, erano gli suoni e i contenuti e questa modalità di utilizzo della tecnologia. Nel 2017 ho iniziato a sviluppare questa idea, ma nonostante il fatto che candidavo ripetutamente il progetto ai vari concorsi per l’ottenimento di fondi per lo sviluppo di progetti culturali, questo all’epoca non interessava nessuno perché si trattava di un progetto digitale. Con lo scoppio della pandemia, le cose sono cambiate in quanto tutti i contenuti erano migrati online”, ha rilevato l’autrice, aggiungendo di essere felice di trovarsi a Fiume e di aver realizzato anche la sezione fiumana dell’app. Ha rilevato che per l’app a Santiago del Cile i racconti degli autori croati vengono tradotti in lingua spagnola e registrati. Le versioni in inglese esistono già. Jelena Remetin ha pure spiegato che ogni registrazione di un racconto è arricchita anche con la musica e con suoni e rumori che danno una dimensione particolare. Ha annunciato che si sta lavorando anche a un’app simile indirizzata alle persone con difficoltà nello sviluppo, le persone dislessiche, come pure a quelle non udenti e ipoudenti, mediante l’utilizzo del linguaggio dei segni.
Un’atmosfera nuova
L’attrice Jelena Miholjević, che si è detta innamorata di Fiume in quanto sua madre è fiumana, si è detta felice di aver potuto partecipare a questo progetto, anche se generalmente non le piace fruire della letteratura in maniera “tecnologica”. Ha capito, ha osservato, che questo è un modo perfetto di “ricevere in dono un’atmosfera completamente diversa passeggiando per la città” e trascorrendo così il tempo in maniera più utile.
Per quanto riguarda le location concrete in cui si possono ascoltare i racconti dei tre autori fiumani presenti alla presentazione, la moderatrice dell’evento ha detto che la storia di Žmirić si può leggere in piazza Kobler, quella di Dunja Matić a Podmurvice, mentre il racconto di Enver Krivac è disponibile nel parco “Vladimir Nazor”.
Storie di qualità
La moderatrice ha quindi chiesto a ciascuno degli autori come hanno accolto questa app e come si sentano partecipando a questo progetto. Dunja Matić si è detta un tipo “analogico”, per cui preferisce i libri cartacei, ma ha osservato come ogni progetto che gioca con le forme artistiche e le popolarizza sia prezioso, soprattutto se è anche inclusivo e adeguato a diverse categorie di persone. Enver Krivac si è pure definito analogico, ma ha detto di preferire il video al fine di poter vedere le espressioni facciali di chi legge e registra la storia, ma ha pure sottolineato la validità del progetto. Zoran Žmirić ha osservato che secondo lui per una storia non sia importante il formato, che tutte le forme nelle quali si può fruire di una bella storia sono ugualmente valide e “per questo motivo non vedo nessuna differenza tra un libro, un film, uno spettacolo teatrale, un fumetto o qualsiasi altra forma. Ciò che è importante è una storia di qualità”. Si è detto molto compiaciuto di essere stato incluso nel progetto.
Ciascun racconto incluso nell’app ha la durata di 3-4 minuti e finora ne sono a disposizione una novantina, ma vi verranno inserite delle nuove, ancora in lavorazione. L’idea è di inserire 15-20 racconti nuovi all’anno. La presentazione dell’app è stata intercalata dalle letture, in quanto ciascun autore ha letto un proprio racconto, mentre Jelena Miholjević ha letto due estratti di opere di autori fiumani dell’inizio dello scorso secolo.
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