Un’affermazione dell’arte teatrale come luogo di condivisione

Nella verde cornice dello storico parco di Mlaka, l’ex Giardino pubblico, ha avuto luogo il primo appuntamento con i vari ensamble del Teatro Nazionale Croato «Ivan de Zajc»

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Un’affermazione dell’arte teatrale come luogo di condivisione
Slavko Sekulić ha proposto un’aria da “Il ratto del serraglio” di Mozart. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

In un’iniziativa che coniuga il passo meditativo dell’esplorazione urbana con l’energia del teatro fuori scena, il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, in sinergia con l’Urbani separe, ha dato il via a un programma primaverile inedito, che oltrepassa le tradizionali barriere della rappresentazione teatrale per abbracciare strade, piazze e quartieri della città. Un invito aperto, gratuito e partecipato, concepito per riallacciare il dialogo tra teatro e comunità, riaffermando la funzione dell’arte come luogo di condivisione, riflessione e stupore.

Il progetto prende forma attraverso una serie di passeggiate guidate in diversi quartieri cittadini, che culminano in interventi scenici e musicali allestiti in luoghi simbolici del territorio. Un programma dinamico, che ha già preso corpo ieri con un’anteprima al plateau centrale del parco di Mlaka, animato da una performance originale. Le prossime tappe sono previste per il 22 maggio presso il Comitato di quartiere Luka, il 23 maggio davanti alla scuola elementare di Cantrida e il 5 giugno dinanzi alla sede del Comitato di quartiere di Cosala.

Un parco che si fa palcoscenico
Il cuore dell’iniziativa è l’intento di portare l’arte nei luoghi della quotidianità, restituendo a questi spazi una dimensione simbolica e poetica. Nella tappa inaugurale di Mlaka, il parco si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto, popolato da bambini, famiglie, passanti, anziani e cani al guinzaglio, tutti attratti da un’atmosfera leggera e suggestiva, in cui suoni, parole e gesti si sono fusi armoniosamente con il verde lussureggiante. La serata si è aperta con il saluto della sovrintendente dello “Zajc”, Dubravka Vrgoč, che ha ribadito l’importanza di oltrepassare le mura teatrali per riconnettersi con il tessuto urbano. Al suo fianco, l’attore Giuseppe Nicodemo ha assunto il ruolo di presentatore, introducendo gli artisti e dialogando con il pubblico. Dopo un breve excursus storico sul luogo, ha affermato che “noi del teatro non andiamo da nessuna parte, restiamo. C’è stato il Covid e, talvolta, il pubblico è scarso. Ma siccome non possiamo fare a meno di voi, siamo venuti qui. Stasera si esibiranno gli artisti del Dramma Croato, del Dramma Italiano e dell’Opera, venuti per incontrarvi, socializzare, e soprattutto per invitarvi a teatro”.

Arte in divenire e anteprime sotto le stelle
A seguire, l’attrice Ana Vilenica ha interpretato un passaggio tratto dallo spettacolo “Nigdje, niotkuda” (Da nessuna parte, dal nulla), diretto da Ivica Buljan e ispirato all’omonimo libro di Bekim Sejranović, in cartellone dallo scorso febbraio. Successivamente, Eleonora Surian Popov e lo stesso Nicodemo hanno proposto un estratto dello spettacolo “TangoInCanto”, produzione del Dramma Italiano attualmente in preparazione e in programma per le Notti estive fiumane, che si svolgeranno dal 20 giugno al 20 luglio. In questa cornice, Vrgoč ha annunciato che il celebre musical “West side story”, su musiche di Leonard Bernstein e coreografie di Leo Mujić, concluderà la stagione regolare il 14 giugno, aprendo idealmente la rassegna estiva all’aperto.
Le summenzionate serate animeranno diversi spazi significativi della città, da Piazza degli Eroi alla Piazza della Risoluzione fiumana, dal Campus universitario di Tersatto fino alle spiagge e ai parchi cittadini. Un insieme ricco di appuntamenti, per lo più gratuiti, pensati per un’estate all’insegna della partecipazione, in cui il teatro classico e di strada, la danza, la musica e i concerti dialogheranno con il pubblico in modo diretto e inclusivo. La serata ha riservato anche uno spazio all’Opera, con l’esibizione del basso Slavko Sekulić, che ha interpretato un’aria da “Il ratto del serraglio” di Wolfgang Amadeus Mozart, accompagnato al pianoforte da Natalija Mrčela.

Dialoghi vivi
Tra un intervento e l’altro, Nicodemo ha ricordato l’imminente appuntamento con il Teatro filosofico, un segmento del cartellone introdotto sotto la direzione di Vrgoč, curato dal filosofo Srećko Horvat. Il prossimo incontro, previsto per domani, vedrà protagonista la filosofa e scrittrice albanese Lea Ypi, già apprezzata in tutta Europa per la lucidità del suo pensiero e l’impegno intellettuale. In un’epoca in cui, come ha osservato l’attore, “il divano spesso ci trattiene e ci paralizza davanti alla televisione o ai social”, il teatro resta un presidio di meraviglia insostituibile, un’esperienza irripetibile che esige presenza. A concludere l’evento, un quiz teatrale ha coinvolto gli spettatori, rendendoli parte attiva della serata. Tra sorrisi, applausi e sguardi soddisfatti, si è chiusa una prima tappa promettente, segno di un percorso fecondo, ricco di incontri e scoperte condivise. Un teatro che non aspetta di essere raggiunto, ma che si fa presenza viva, che si offre, si narra, si avvicina.

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