
Ieri sera, gli spazi di Villa Antonio, sede della Comunità degli Italiani di Abbazia, si sono animati di parole, note e colori per celebrare l’arrivo della primavera e la Giornata della poesia, con il consueto evento “Saluto alla primavera con la poesia, il canto e la musica”. Ad accogliere il pubblico, tra cui la presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Città di Fiume, Irene Mestrovich e il presidente della CI di Laurana, Igor Prodan, è stata la presidente del sodalizio abbaziano, Sonja Kalafatović, la quale ha rilevato che “quasi tutti i poeti e le poetesse quarnerini qui presenti sono stati recentemente insigniti di prestigiosi riconoscimenti nell’ambito del Concorso d’arte e di cultura ‘Istria Nobilissima’. La loro partecipazione è per la nostra Comunità motivo di profonda soddisfazione e onore, poiché attraverso la loro creatività custodiscono e tramandano la cultura fiumana e italiana, mantenendola viva e vitale. La poesia, con la sua forza universale, ci unisce e ci emoziona, arricchendo il nostro orizzonte con nuove prospettive e suggestioni”. A conclusione del suo intervento, la presidente ha espresso gratitudine a Giacomo Scotti, purtroppo assente per un infortunio, ideatore dell’iniziativa, e all’Unione Italiana per il costante sostegno.

Foto: Željko Jerneić
Un susseguirsi di emozioni
Sotto la sapiente moderazione di Mario Simonovich, che ha voluto ricordare la forza e il potere della poesia, si sono alternati sul palco il triestino Enzo Santese, Mario Simonovich nonché la lettura di tre poesie di due liriche di Gianna Mazzieri Sanković, la salernitana Anna Volpe (che oltre alle sue ha letto quattro poesie di Scotti), Tiziana Dabović, l’istrofiumana Elvia Nacinovich, il reatino Gianluca Paciucci affiancato da Adriana Giacchetti al daf (canto d’amore in yiddish), dando voce a liriche intense e profonde, che hanno emozionato il pubblico.
Ad impreziosire la serata è stata l’esibizione del coinvolgente coro della Comunità degli Italiani di Abbazia, che ha coinvolto i convenuti con un repertorio variegato, interpretando i brani “Vitti “na crozza”, “Riporta indietro il tempo”, “Marina” e “Da Trieste fino a Zara”.
L’arte ha poi trovato ulteriore spazio con l’inaugurazione della mostra “Sognare ad occhi aperti” dell’artista e attivista connazionale Loredana Bradaschia, vincitrice del secondo premio nell’ultima edizione di “Istria Nobilissima” per la categoria “Arti visive” – Premio “Romolo Venucci” (pittura, scultura e grafica). L’esposizione, curata da Giulio Bonačić, è stata introdotta da Tea Vukojević Paškov, che ha voluto ricordare il lungo percorso artistico di Bradaschia, rimarcando che “Loredana è stata per molti anni un’attiva componente della sezione ‘Romolo Venucci’ della CI di Fiume, e ho avuto il privilegio di seguirne la crescita. Il suo viaggio nell’arte ha avuto inizio con il batik per poi evolversi e maturare nella sezione che porta il nome del celebre artista”. Riguardo alle opere esposte, ha spiegato che l’autrice “ha realizzato le opere con la tecnica dell’acrilico su tela, creando un’atmosfera fiabesca in cui ogni dettaglio guida l’osservatore all’interno del quadro, dando quasi l’impressione di trovarsi di fronte a un dipinto nel dipinto. I particolari evocano motivi simbolici, senza però rivelarli esplicitamente. Per questo, pur non potendosi definire astratta, la sua arte si avvicina a un raffinato simbolismo”.

Foto: Željko Jerneić
Tra applausi calorosi, vivaci scambi di idee e brindisi finali, la serata si è conclusa in un’atmosfera di gioiosa convivialità, suggellando un incontro all’insegna dell’arte, della cultura e della condivisione.

Foto: Željko Jerneić
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