Una programmazione ricca e audace

Presentato il programma scenico e artistico della Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak per i prossimi mesi, che ci regalerà anche una serie di sorprese

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Una programmazione ricca e audace
Jolanda Todorović, Jelena Tondini, Edvin Liverić e Ivan Šarar. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Prime mondiali, progetti espositivi internazionali e iniziative lungimiranti: questo il riassunto del programma dei prossimi mesi della Casa croata di cultura (HKD) di Sušak presentato ieri in conferenza stampa. Fino alla fine dell’anno, il pubblico fiumano avrà l’occasione di assistere e prendere parte a una grande varietà di eventi artistico-culturali, che indubbiamente ci regaleranno una serie di sorprese interessanti.

Première fiumane e mondiali
A parlare del cartellone teatrale dell’HKD è stato il direttore dell’istituzione, Edvin Liverić. Tra i prossimi spettacoli in programmazione figurano “Casabianca” di Mario Lipovšek Battifiaca e Irena Grdinić, i biglietti per il quale sono stati esauriti diverse settimane fa, a conferma del successo presso il pubblico; “Sex i glad (Doktor za one stvari)” di Tarik Filipović, che avrà la sua première fiumana martedì 27 settembre; e “Tvorničke postavke” della compagnia zagabrese Moruzgva, che pure avrà la sua prima replica fiumana. Grazie alla collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Fiume, verrà allestita la messinscena di “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” di Claudio Fava, per la regia di Chiara Callegari.

Serata delle coreografie
Il programma di novembre proseguirà con “Kamen”, una co-produzione tra il teatro zagabrese ZKM e il Teatro drammatico di Belgrado, diretto dal giovane regista serbo Patrik Lazić. “Ho insistito tanto sulla replica fiumana di questo spettacolo”, ha spiegato Liverić, “in quanto parla di un palazzo la cui storia, nel corso del Novecento, è segnata da un cambio di proprietà. Credo che – ha aggiunto – si tratti di una trama che potrà essere letta in modo particolare dai cittadini di Fiume”. Un evento del tutto particolare sarà quello in programma sabato 8 ottobre: la Serata delle coreografie, nell’ambito della quale otto performer porteranno in scena cinque coreografie, due delle quali verranno presentate in prima mondiale. Il repertorio teatrale dell’HKD del 2022 si concluderà con il tradizionale Concerto di gala di Natale, che si svolgerà con il patrocinio della distilleria Aura.

La programmazione della Galleria Kortil
Le mostre che verranno inaugurate alla Galleria Kortil nei prossimi mesi concluderanno le celebrazioni dei 25 anni di attività della struttura, come annunciato dalla responsabile e curatrice dello spazio espositivo, Jolanda Todorović. Oltre all’allestimento dedicato a Bernardin Modrić presentato ieri nell’ambito degli eventi collaterali dell’History Film Festival, sarà in visione da giovedì 22 settembre a sabato 8 ottobre l’esposizione “Skulptura poslije skulpture” (La scultura dopo la scultura), che vedrà esposti i lavori di 19 artisti del Laboratorio di scultura del Gorski kotar (Goranska kiparska radionica), tra cui Vjekoslav Vojo Radoičić e i connazionali Mauro Stipanov e Bruno Paladin, solo per nominarne alcuni. Si tratta, come puntualizzato da Todorović, “di autori accomunati dall’utilizzo del legno come materiale primario”. Verrà presentata, inoltre, una nuova edizione del progetto multimediale internazionale “Glowing globe”, organizzata in collaborazione con il Centro per i media innovativi dell’Accademia di Arti applicate di Fiume, che quest’anno riflette sul concetto e il rapporto tra l’etica e l’estetica nelle nuove tecnologie. A concludere la programmazione della Galleria Kortil di quest’anno sarà invece l’esposizione delle artiste premiate in occasione della mostra annuale dell’Associazione nazionale degli Artisti visivi (HDLU), ovvero Sanja Ipšić Randić e Melita Sorola Stanišić.

Due nuove iniziative
Sono stati annunciati anche due progetti nuovi – e innovativi. Nello specifico, si tratta dell’HKD club e delle Letture d’obbligo all’HKD. Come riferito dal direttore dell’HKD, il primo riguarda la collaborazione con le scuole elementari della Regione litoraneo-montana e, come suggerito dal nome, ha come obiettivo quello di portare in scena spettacoli basati sui titoli compresi nel programma scolastico delle letture d’obbligo. “Ovviamente, in futuro, vorremmo includere nell’iniziativa anche le scuole medie superiori”, ha aggiunto Liverić. Un altro progetto molto interessante, come accennato, è quello ideato da Ana Bernard e Jelena Tondini: grazie al nuovo HKD club, gli spettatori e visitatori della Casa croata di Cultura avranno l’opportunità di raccogliere punti partecipando agli eventi in programma.
”Crediamo sia un buon modo per tutelare il rapporto con il nostro pubblico”, ha affermato Tondini, puntualizzando che “gli iscritti avranno diritto a sconti sui biglietti, nonché, raccogliendo punti, a biglietti omaggio per una serie di programmi”. Il regolamento dell’HKD club è spiegato in dettaglio sulla sezione del sito a esso dedicata (www.hkd-rijeka.hr/hkdklub/). Proseguirà, infine, il programma di volontariato dell’HKD, le iscrizioni al quale rimangono tuttora aperte, stando a quanto sottolineato dagli organizzatori.

I più grandi successi degli ultimi anni
A conclusione della conferenza stampa, gli organizzatori hanno ricordato alcuni degli ultimi traguardi raggiunti dall’HKD. Innanzitutto, i festival Porto Etno e Port of Dance sono stati inseriti nella prestigiosa rete “Most – The Bridge for Balkan Music”, della quale fanno parte, a titolo esemplificativo, lo Špancirfest di Varaždin e il Balkan Trafik di Bruxelles. All’incontro di presentazione dei programmi ha preso parte anche il capodipartimento alla Cultura della Città di Fiume, Ivan Šarar, il quale si è soffermato, in particolare, sull’importanza dell’HKD quale istituzione artistico-culturale e sull’impegno dimostrato nonostante le grandi difficoltà degli ultimi anni.

Grande serietà nell’ideare strategie
”Ritengo che, negli ultimi cinque anni – ha esordito Šarar –, l’HKD abbia raggiunto tutti quegli obiettivi che sono stati alla base della sua fondazione da parte della Città. Essendo una delle ultime strutture artistico-culturali ‘di vecchio stampo’, e dimostrando una grande serietà nell’ideare strategie per mantenere la rilevanza della Casa croata di Cultura, offre al pubblico un’enorme varietà di programmi culturali. Fiume è una città troppo piccola per ghettizzare la scena artistica indipendente, motivo per cui un’istituzione come l’HKD rimane di fondamentale importanza per la città”. “Inoltre – ha concluso il capodipartimento alla Cultura –, va rilevato che la Casa croata di Cultura ha fatto in modo che, per mezzo dei Fondi europei e altre fonti, venissero moltiplicate quelle che una volta erano le risorse messe a disposizione dalla Città. Non bisogna dimenticare, infine, la scomodità della location della struttura, priva di spazi all’aperto complementari, che rappresenta per l’HKD una sfida superata in pieno”.

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