Una monografia in omaggio al prestigioso Seminario

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Una monografia in omaggio al prestigioso Seminario

CAPODISTRIA | A Palazzo Pretorio è stata presentata la monografia “Il Seminario di lingua e cultura italiana – Genesi, sviluppo, cronaca e testimonianze (1962-2016)”, edito dal Centro italiano “Carlo Combi”. L’importante volume, nato dal meticoloso lavoro delle autrici Daniela Paliaga Janković e Lilia Macchi e curato da Claudio Battelli, Kristjan Knez e Roberta Vincoletto, ripercorre la storia del progetto fondamentale, concretizzatosi nel febbraio del 1962, dall’attuazione delle disposizioni del Memorandum di Londra, in seguito alla mancata osservazione del diritto di avere insegnanti di madrelingua propria nei nostri territori. Un pubblico d’eccezione è accorso alla presentazione, guidata dal giornalista Ezio Giuricin, tra cui il direttore dell’Istituto per l’educazione della Repubblica di Slovenia, Vinko Logaj e il Console generale d’Italia a Capodistria, Giuseppe D’Agosto.

Il dottor Logaj ha portato i saluti del ministro per l’Istruzione, Jernej Pikalo, e promesso che l’Istituto da lui guidato farà quanto più possibile per la crescita del Seminario di lingua e cultura italiana. Il Console D’Agosto ha invece colto l’occasione per ricordare che, al momento, è stato bloccato il meccanismo per la nomina della figura del consulente per la lingua italiana, problema cruciale che va risolto e sottolineato quanto la formazione degli insegnanti al giorno d’oggi sia importante. Riguardo a questo, il dottor D’Agosto ha tenuto a ringraziare Nives Zudič Antonič dell’Università del Litorale, per l’organizzazione di due corsi di formazione con contenuti di alto livello.

Testimonianze importanti

Nelle trecento pagine del libro è possibile trovare, oltre a importanti testimonianze di numerosi partecipanti in varie vesti, come Isabella Flego o Alceo Cobalti, i verbali dal 1962 al 2016, dai quali risulta l’importanza che il Seminario ha avuto. Tra i relatori spiccano, ad esempio, l’astrofisica Margherita Hack, oppure l’economista Romano Prodi. Ogni anno, Il Seminario di lingua e cultura italiana prevede anche un ospite, in passato il compito è spettato a personaggi illustri come gli scrittori Pietro Chiara, Alberto Bevilacqua o Carlo Cassola. Dopo la cinquantesima edizione, svoltasi nel 2012, traumatica per i partecipanti e per i sostenitori del Seminario, visto che durò solo un giorno, rispetto ai dieci degli inizi, le autrici si propongono di raccogliere il materiale reperibile e di unirlo in quello che poi diventerà il volume in questione. A questo fu di grande aiuto Silvano Sau, che grazie ai suoi rapporti con Črtomir Kolenc del Comitato misto jugoslavo-italiano per le questioni delle minoranze, mise a disposizione i verbali.
Purtoppo le registrazioni audio dei Seminari sono andate perdute, è stato fatto notare, però, da uno dei curatori, Claudio Battelli, è stato rilevato, che il nostro quotidiano ha sempre riportato scrupolosamente tutti gli svolgimenti del Seminario, tanto che dall’articolo riguardante la prima edizione ne è stata tratta anche la copertina.

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