Una critica dello stato in cui si trovano la cultura e il sapere

Alla Galleria «Juraj Klović» di Fiume è allestita la mostra «I memorabilia dell'arte» di Letricija Linardić

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Una critica dello stato in cui si trovano la cultura e il sapere

“I memorabilia dell’arte” (Memorabilije umjetnosti) è il titolo della mostra dell’artista fiumana Letricija Linardić, preside dell’Accademia di Arti applicate di Fiume, allestita alla Galleria “Juraj Klović” fino al 16 marzo. L’esposizione consiste in due installazioni, ovvero una piccola serra in cui sono custodite enciclopedie di vario tipo cadute in disuso, ma sulle quali crescono nuove piante, intitolata “Il sapere riciclato” (Reciklirano znanje) e una scrivania con la sedia, una lampada e diversi libri (enciclopedie e monografie) ai quali l’artista ha sparato per illustrare lo stato di trascuratezza in cui oggigiorno si trovano la cultura e il sapere, dal titolo “I memorabilia bucati” (Propucana memorabilija).

Le piante crescono sui libri

Senso di trascuratezza
“La mostra si presenta come una critica della società e dei fenomeni che la caratterizzano, un tema del quale mi occupo da sempre – ha dichiarato l’autrice, Letricija Linardić -. Il senso di trascuratezza della cultura è probabilmente potenziato dall’emergenza sanitaria, mentre i miei lavori si riferiscono ai tempi in cui la cultura e il sapere erano considerati importanti nella società. Da qui l’ambizione delle comunità scientifiche di raccogliere tutte le conoscenze dell’umanità nelle enciclopedie, che per diversi decenni adornavano i salotti di tantissime famiglie. Oggi, però, rappresentano un relitto del passato perché non possiedono più una funzione utilitaria, ma soltanto quella emotiva ed estetica”, ha spiegato l’artista. “Sparando sui libri ho voluto esprimere il concetto di disinteresse per la cultura e il sapere, così diffuso nella nostra società – ha proseguito l’artista -. Sulla scrivania della seconda installazione ho sistemato enciclopedie di storia e di storia dell’arte, anche queste rovinate dalle pallottole, praticamente ‘uccise’. La serra è, invece, una critica al concetto di ‘società del sapere’, ripetuto ad nauseam dai politici, ma svuotato di contenuto. Essa contiene un enorme sapere accumulato dall’umanità, ma abbandonato e caduto in disuso. Ora è utile soltanto come fertilizzante per le piante. Effettivamente, quest’installazione può essere osservata da due punti di vista opposti: gli ottimisti possono vedere i libri dai quali crescono le piante come un’immagine simbolica del sapere e della cultura come terreno fertile per la crescita di nuove idee e conoscenze, mentre per i pessimisti i libri sono ridotti a fertilizzante per piante”, ha concluso l’autrice.

L’installazione “Il sapere riciclato”
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Visione pessimistica
Nonostante la visione pessimistica con la quale l’artista si approccia al tema della cultura in relazione con la società contemporanea, la pandemia che attanaglia il mondo da più di un anno ha dimostrato che la cultura, per quanto bistrattata e trascurata, è un bene imprescindibile che ha aiutato e continua ad aiutare una grande fetta dell’umanità a superare il disagio e l’isolamento al quale ci ha costretto l’emergenza sanitaria. D’altro canto, il sapere, la cultura della conoscenza, nella società, e soprattutto sui social, viene sostituita dall’“opinione”, considerata, erroneamente, allo stesso livello con il sapere.

L’installazione “I memorabilia bucati”

Fenomeno d’impotenza estetica
Nel suo lavoro “I memorabilia bucati”, Letricija Linardić “si occupa del fenomeno d’impotenza estetica e sociale dei simboli che in passato godevano di uno status intellettuale, ma che negli ultimi decenni hanno vissuto la loro morte culturologica – spiega la storica d’arte Davorka Perić -. Per questo motivo, l’atto di sparare ai libri è un’immagine della situazione culturologica, la sua intenzione non è quella di uccidere la cultura del sapere. Anche se le installazioni sono in un certo senso un confronto finale con i libri intesi come archivi di sapere, nei quali viene descritto in modo molto concreto lo status dell’arte e del sapere, la percezione delle opere d’arte è ciò su cui conta l’artista. Soltanto sfogliando nuovamente i libri bucati dalle pallottole e così annullati, come pure ‘sfogliando’ le piante che sorgeranno dai libri nell’installazione ‘Sapere riciclato’, verrà restituita visibilità, significato e funzione a questi segmenti trascurati dell’industria del sapere e della cultura”, conclude la storica d’arte.

I libri danneggiati dalle pallottole

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