Un mondo iconografico tra il reale e il surreale

Nella Galleria delle Arti di Spalato è in visione fino al 5 febbraio la retrospettiva dell’artista contemporanea Nina Ivančić, che comprende dipinti realizzati nell’arco di quattro decenni

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Un mondo iconografico tra il reale e il surreale
”I motoscafi di Venezia” vengono rappresentati come ombre scure. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Negli spazi della Galleria delle Arti di Spalato è in visione fino al 5 febbraio prossimo una grande mostra con un elevato numero di opere d’arte messe a disposizione del visitatore. L’esposizione è una retrospettiva dell’artista contemporanea Nina Ivančić, professoressa da molti anni presso l’Accademia delle Arti di Spalato. Curatore della mostra è Božo Majstorović.

Dal modernismo al postmodernismo
Il visitatore può osservare le opere d’arte nella sala del pianoterra occupata da più di cento dipinti e altri lavori creati da Ivančić durante il periodo che va dai primi anni Settanta fino ai giorni nostri. In questo itinerario artistico-cronologico si può capire la testimonianza della pittrice e della sua arte, i vari cambiamenti di stile e i motivi artistici che hanno determinato le caratteristiche principali dell’arte contemporanea internazionale. La sua arte ha attraversato il periodo di transizione del modernismo per passare al postmodernismo di fine XX secolo e arrivare al neomodernismo con un’evoluzione artistica espressa da forme nuove.

Un’anticipatrice degli stili
Nelle opere appartenenti agli ultimi anni l’artista esprime la sua arte concettualmente sviluppata in forme geometriche. Questa crea delle scene nelle sue raffigurazioni in cui vi sono frammenti di simboli, allegorie, allusioni che costruiscono un mondo iconografico immerso in un confine tra il reale e il surreale. Questo tipo d’arte fu sperimentato all’inizio del suo soggiorno durato cinque anni negli Stati Uniti, nella città di New York nel 1986. In quegli anni l’artista, che è stata un’anticipatrice degli stili, usò lo stile della transavanguardia d’inizio decennio e quella transavanguardia della nuova geometria fredda. Nel periodo vissuto a New York l’artista sperimenta forme artistiche create con la tecnica dei collage fatta anche con ritagli di giornali, libri e riviste, in particolare usa immagini di navi e negli anni a seguire aerei. I suoi modelli d’ispirazione artistica, come ha dichiarato lei stessa in alcune interviste, sono stati appunto navi e aerei. Questi modelli ispirano e attraggono molto l’artista per la loro forma, per la loro funzione e possono essere rappresentati in una moltitudine di contesti e motivi artistici.

Legata alla tradizione pittorica
La pittrice Nina Ivančić è nata a Zagabria nel 1953 e si è diplomata nel 1977 nella classe del professor Šime Perić. Ha vissuto e lavorato a New York dal 1986 al 1993 e dal 1999 insegna a Spalato all’Accademia delle Arti. Ha allestito oltre trenta mostre individuali e diverse collettive nazionali ed estere partecipando nel 1982 alla Biennale della gioventù di Parigi e alla Biennale di Venezia del 1986 e del 1995. L’artista Nina Ivančić resta una pittrice contemporanea in cui tra le varie forme si nota sempre un legame con la tradizione pittorica che esprime l’immagine dei suoi soggetti in modo estetico ed artistico d’élite, prendendo le distanze da un’arte pittorica contemporanea contaminata da immagini prodotte da tecniche da mass media, elettroniche e computerizzate.

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