Un libro per creare le basi della costruzione emotiva

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Un libro per creare le basi della costruzione emotiva

POLA | Uno spettacolo teatrale serio, profondo ed emotivo, quello proposto mercoledì sera nella Comunità degli Italiani di Pola dal Dramma Italiano di Fiume con lo spettacolo “Miscellanea”, nato sui testi della scrittrice connazionale Nelida Milani Kruljac, uno dei massimi letterati della Comunità Nazionale Italiana. La rappresentazione è stata proposta finora a Fiume, Parenzo, Isola e Buie, e ieri mattina nella stessa sede per gli alunni delle scuole italiane. L’autrice, assente alla serata, ha comunque inviato un forte messaggio, letto da Liana Diković. “Voglio esprimere i più vivi ringraziamenti che vengono dal cuore all’ideatore del progetto, all’organizzatore, agli attori, al regista e a tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del lavoro. Io scrivo per un’esigenza personale. Scrivo con fatica. Ci metto molto tempo”, ha aggiunto Milani Kruljac. “Io ho dovuto conquistarmi le parole, a casa mia non c’erano libri, ho dovuto strappare il significato di ogni parola, trovare le parole che mia nonna e la sua osteria non conoscevano. I miei compagni sono stati i libri prestati unitamente al mio gruppo di amici di periferia. Io non ho avuto genitori, ma credo che non ci sia genitore capace di vincere contro un libro. Perché il libro te lo leggi da sola, insegni tu a te stessa attraverso il libro, lo leggi e ti leggi dentro, trovi dentro quello di te che sapevi che c’era ma non sapevi dirlo. Se non si legge è difficile creare le basi della costruzione emotiva”, così tra l’altro la scrittrice connazionale. Ritornando allo spettacolo, ultima produzione del DI della scorsa stagione teatrale, il regista Mario Brandolin si è basato su quattro racconti tratti dal volume “Crinale estremo” (Edit, 2007), ovvero “L’incontro”, “Madre”, “Uno e trino” e “Vinicio”. Intriganti i temi trattati dalla Milani Kruljac, che ha ripercorso l’esodo, la tragedia silente dei rimasti, lo sradicamento fisico e psicologico delle persone travolte dalla storia.
Che comunque trovano nella memoria e nella forza della quotidianità ancora un’ispirazione per andare avanti.
Nei dialoghi profondi si è sentito “ma quante famiglie ha mangiato l’esodo”, “ma perché vi fate male?”, “hai fatto schiera dei diseredati?”, “l’odio è da sconfiggere”, “come si muore ogni giorno, e come si uccide gli altri”…
Tra le scene, il sottofondo musicale di Sergio Endrigo, celebre cantautore italiano nativo di Pola, a sua volta esule. Bravissimo il cast del Dramma Italiano, ovvero Elvia e Bruno Nacinovich, Ivna Bruck, Francesco Godina, Toni Plešić, Lucio Slama e Serena Ferraiuolo.

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