
Alla rassegna dei cori e delle filodrammatiche “Coremo… su e zo pe’l palco”, allestita nell’ambito del Festival dell’istroveneto, sono presenti sempre di più generazioni diverse che si incontrano, applaudendosi e confrontandosi a vicenda. È stato così anche a Castelvenere e a Momiano per il terzo e quarto atto della manifestazione. Arte, cultura e musica portate in scena con maestria dai connazionali hanno dato vita ad altre due serate dedicate al nostro dialetto.
Filodrammatica e canto
A Castelvenere i primi a salire sul palco della locale Comunità degli Italiani sono stati i “Merli canterini”, minicantanti della CI di Crassiza. Sotto la guida attenda della dirigente Valentina Ravalico Vižintin hanno allestito uno spettacolo che ha saputo coniugare musica, canto e recitazione conquistando il pubblico con la loro simpatia mista a bravura e dolcezza. “L’idea di unire filodrammatica e canto è nata l’anno scorso quando abbiamo partecipato per la prima volta al Festival dell’istroveneto – ci spiega la maestra –. Ai bambini piace questo tipo di attività e sono entusiasti di venire alle prove, impegnandosi pure molto. Devo lodarli tutti e devo ringraziare pure i genitori per la loro disponibilità e il loro supporto. Siamo un bel gruppo che cresce di anno in anno”.

La serata è proseguita con la recitazione, è stata la volta del gruppo della filodrammatica della CI di Cittanova, coordinato da Cristina Fattori. Per l’occasione i quattro simpatici attori hanno messo in scena “Il miracolo dei 100 euro”, un siparietto divertente dove tutti sono debitori di qualcuno e nessuno ci guadagna. Tra colpi di maestro, astuzia e furbizia la rappresentazione verte sull’inganno, puntando tutto sul concetto di “speriamo che me la cavi”. Lo sketch è liberamente tratto da un pezzo televisivo di Macario, successivamente ripreso anche da Gigi Proietti con la partecipazione di Paolo Bonolis, Fabrizio Frizzi e Marco Marzocca.

Tra risate e luoghi comuni
Grandi applausi anche per il coro misto della CI di San Lorenzo-Babici, guidato dalla Maestra Giulia Fonzari, con l’accompagnamento dal vivo del tradizionale bassetto istriano suonato dal giovane Erik Frank. Il gruppo di coristi ha eseguito “Non ti scordar di me” e “Quando il mare fa burrasca”, portando una ventata di musica popolare. Da San Lorenzo-Babici è giunta pure la filodrammatica, con una messinscena esilarante “Stella – un nome, una garanzia” di Sandra Maršić. È noto che il salone di una parrucchiera è il punto di ritrovo per scambiarsi informazioni e venire a conoscenza di tutte le novità. Tra battute e luoghi comuni ne è emersa una commedia simpatica con la rappresentazione di diversi caratteri e vizi, facendo attenzione ai dettagli, che hanno aggiunto un tocco in più allo sketch. Le attrici della CI sono coordinate da Marina Coronica.

La serata è stata chiusa dal coro misto del sodalizio di Verteneglio, sotto la guida attenta di Karina Oganjan. Un’esibizione originale e frizzante per concludere in bellezza il terzo atto di “Coremo su e zo pe’l palco”. Quest’anno per la prima volta la rassegna è stata ospitata a Castelvenere: “Finalmente il Festival dell’Istroveneto è arrivato anche qui – ha commentato la presidente Tamara Tomasich –. Abbiamo ospitato una manifestazione di questo genere nella nostra Comunità che non è troppo spaziosa, ma siamo riusciti a dare vita a un appuntamento della rassegna. C’erano tantissime persone, molti ospiti curiosi giunti per l’occasione, non solo locali, quindi è stato un successone”.
Grande affluenza di pubblico anche il giorno successivo a Momiano, dove il sodalizio era gremito di spettatori. Tra filodrammatiche e cori anche questo appuntamento ha visto un susseguirsi di musica e di momenti di ilarità. L’inizio è stato affidato al coro “Carillon” della CI di Pola che si è esibito con i canti popolari “Le scarpette per balar” e “Una storia de amore”. I brani sono arrangiati dalla dirigente Irena Vladisaljević.

Caratteri diversi
Dall’Istria slovena è giunta la filodrammatica “Piasa picia” della CI “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola, con lo sketch “Tutta colpa del condominio”. La scenetta comica è di Dominik Rabak Vukić con l’adattamento di Massimo Seppi. Tra problemi da risolvere e caratteri diversi, una riunione di condominio è sempre caotica e stressante, ma con una buona fetta di torta fatta in casa si addolcisce tutto. Dalla recitazione di nuovo al canto, questa volta con il coro misto della Comunità di Matterada, guidato dalla Maestra Vesna Jogovac Pavlović. Il gruppo vocale ha eseguito a cappella un mix di canzoni popolari, meritandosi un caloroso applauso da parte del pubblico.

La seconda filodrammatica in programma è stata quella dei bimbi della CI di Castelvenere, guidata da Matei Novak. Il gruppo di giovanissimi attori ha proposto la scenetta “La fameia Saggi”, divertendo gli spettatori a colpi di proverbi, luoghi comuni e battute. Infine, il quarto atto di “Su e zo pe’l palco” si è concluso con le melodie della klapa “Castrum Veneris”, che come il nome stesso suggerisce, proviene dal sodalizio di Castelvenere. Diretto dal Maestro Teo Biloslavo, il gruppo vocale ha proposto “Marinaresca” e “Viva el mar”, trascinando i presenti in un’atmosfera marinara.
Il prossimo appuntamento con la rassegna dei cori e delle filodrammatiche è in programma lunedì alle 19.30 presso la CI di Verteneglio.
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