Un imponente lavoro di ricerca sul Complesso francescano di Pola

Cerimonia solenne per la presentazione del volume del compianto ricercatore e storico dell'architettura Attilio Krizmanić

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Un imponente lavoro di ricerca sul Complesso francescano di Pola

C’è mancato un pelo, pochi giorni, appena una settimana, perché l’architetto, urbanista, ricercatore e storico dell’architettura Attilio Krizmanić ritirasse il Premio Città di Pola e assistesse alla presentazione del suo libro sul Complesso francescano di Pola. La sorte ha voluto privarlo di questo estremo piacere, ma non ha privato i posteri del lascito che l’esperto del patrimonio storico polese regala alla sua città natale.

Un’opera monumentale
La Chiesa del Convento francescano ha ospitato dunque una mesta cerimonia di presentazione del volume “Il complesso francescano. Genesi e sviluppo architettonico dal XIII al XX secolo” (47ª edizione della Collana degli Atti), edito dal CRS col concorso dell’Unione Italiana e dell’Università Popolare di Trieste. Si tratta di un’opera monumentale che materializza in maniera esemplare la tesi di dottorato di ricerca di Krizmanić. Ed è monumentale in tutti i sensi: per l’importanza dello studio in quanto tale (è la prima volta che la Chiesa e il Monastero sono oggetto d’un indagine accademica di questa minuziosità) e per la sontuosità della veste grafica, la bellezza materiale del volume celebrato in condizioni di lutto. Presente la famiglia, presenti i colleghi, gli amici, gli editori, i patrocinatori, le autorità e gli ospiti. Immancabili anche le lacrime di commozione, tanto è vero che una sola serata culturale ha avuto la disgrazia di dover assolvere a tutte queste finalità insieme: celebrare la riuscita di un impegno editoriale eccezionale e l’imponente sforzo della ricerca, ringraziare gli enti patrocinatori e commemorare l’autore appena scomparso.

Un messaggio di pace
Molte le orazioni di circostanza che hanno preceduto la presentazione del libro. L’Ambasciatore d’Italia in Croazia, Pierfrancesco Sacco, ha reso il suo omaggio al Convento e alla città, ricordando il fatto che “essendo radicata nella storia croata e italiana, Pola è un ponte naturale tra i nostri due Paesi” mentre il “Centro di ricerche storiche di Rovigno è un centro di propulsione di studio, di ricerca e di italianità esemplare”. Il deputato italiano e vicepresidente del Sabor, Furio Radin, ha ricordato la lunga gestazione dell’opera, iniziata da Giovanni Radossi e terminata solo ora con Raul Marsetič al timone del CRS, allargando il discorso alla “pace che si respira in questo convento”, nella speranza che “possano continuare a goderne il mondo, il Paese e la nostra stessa Comunità nazionale che ne hanno estremo bisogno”. Il vicesindaco Bruno Cergnul si è detto felicissimo di sfogliare questo libro che trova idoneo alla lettura anche per i non iniziati, anche se la ricerca si rivolge principalmente agli esperti di architettura e di conservazione dei beni culturali.
Una collaborazione diventata amicizia
I complimenti del presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, sono andati nuovamente al Centro di ricerche storiche per la sua attività editoriale di dimensioni ciclopiche, perché solo nella Collana degli Atti il numero delle edizioni è arrivato a quota 55 (47 regolari e 8 speciali) e perché “il rigore scientifico delle pubblicazioni del CRS non è mancato nemmeno ai tempi anteriori alla democrazia e figurarsi ora, benché anche in democrazia la falsificazione delle verità storiche sia all’ordine del giorno”. A seguire i saluti e i ringraziamenti di Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’UI e di Fabrizio Somma, segretario generale dell’Università popolare di Trieste e quindi un lungo e doveroso omaggio al compianto Krizmanić da parte di Raul Marsetič, per “una collaborazione lunga vent’anni che col tempo è assurta a sincera amicizia”. Il libro e l’autore sono stati infine presentati dalla curatrice dell’opera Paola Delton e dagli architetti Helena Sterpin e Romano Schnabl, che ne hanno parlato a turno, accennando ora al maestro ed ora alla lunga storia del Convento francescano, di cui torneremo a parlare in maniera esauriente in un’altra occasione.

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