«Un grande orgoglio della Comunità Nazionale Italiana»

Conclusa in bellezza la 12ª edizione del Festival dell’Istrioto

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«Un grande orgoglio della Comunità Nazionale Italiana»
La Banda d’ottoni dignanese precede il corteo. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Comunità degli Italiani di Sissano, CI “Pino Budicin” di Rovigno, CI di Valle, CI di Dignano e CI “Armando Capolicchio” di Gallesano. Ancora assieme per festeggiare l’istrioto: stimolare la produzione artistico-culturale, lo studio scientifico dell’idioma e rivitalizzare il suo uso, in particolare tra le giovani generazioni. Si è appena conclusa la 12.esima edizione del Festival dell’istrioto, che tra mercoledì e sabato scorso ha interessato Sissano e… Valle.

Eh sì, perché a dare il via al Festival è stato mercoledì a Valle il laboratorio linguistico per gli alunni delle scuole elementari, che ha visto la partecipazione di ben 60 bambini, accompagnati dalle loro insegnanti. Nell’occasione, è stata presentata la quarta puntata del cartone animato in istrioto “Il mondo di Bibi”, il libretto “Pimpa e Pinocchio”, nonché l’eserciziario ad esso collegato nelle cinque varianti di istrioto. Finale con lo spettacolo “Pimpa e Pinocchio” interpretato da Petra Blašković e Šandor Slacki.
Appuntamento giovedì scorso presso la CI di Sissano per una serata che ha visto esibirsi i cori delle CI di Dignano, Gallesano e Sissano. Presentata la raccolta di poesie e novelle in rovignese di Maria Sciolis “I iè fàto càrta a li ma nièse e a ma nèvo”, nonché due interventi riguardanti l’istrioto. Paolo Demarin ha così parlato di “Le parlate istriote nel sistema normativo nazionale: effetti giuridici del riconoscimento a patrimonio immateriale protetto della Repubblica di Croazia”, mentre Germano Fioranti ha trattato della divulgazione dell’istrioto nel campo commerciale.

Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Cantanti piccoli e grandi
Ad aprire la serata di venerdì il gruppo dei Midi cantanti e dei Cantanti solisti della CI di Rovigno, guidato dalla maestra Patrizia Sfettina Jurman. Avanti con la premiazione del Concorso letterario e video e “’Na cantada nsembro”, la presentazione dei brani musicali inediti in istrioto. Ben 30 i lavori pervenuti al Concorso. In giuria quest’anno Giovanni Trani (Rovigno), Fabrizio Fioretti (Valle), Paola Delton (Dignano), Luana Moscarda (Gallesano) e Bruna Kaić Delcaro (Sissano).
Otto invece le nuovissime canzoni in istrioto, eseguite da Sergio Preden Gato, Elisabetta Bilić, Daniele Ferro, Francesco Squarcia e Deborah Voncina Ivanić, Riccardo Bosazzi, Bruna Bulić, il gruppo Spaker – Valmer Cusma e le Soliste della CI di Rovigno e Patrizia Sfettina Jurman. Assolutamente coinvolgenti, poi, i video che le accompagnano: questi sono stati realizzati da Zoran Burazerović, Lorenzo Fattor, Luka Nreka e Marko Sovulj.

Ballo della furlana, bene culturale
Spazio ai folcloristi nella giornata di sabato. Preceduti in corteo dalla Banda d’ottoni della Città e della CI Dignano, hanno sfilato lungo le vie del paese, per esibirsi in Piazza: Sissano, Rovigno, Valle, Dignano e Gallesano hanno assolutamente conquistato il pubblico. A rubarsi tutte le simpatie (e gli applausi) soprattutto i membri più giovani, davvero numerosi in ciascun gruppo. Con bravura e allegria hanno presentato le proprie tradizioni. E poi l’annuncio: il ballo della furlana, presentato dai gruppi folk di Dignano e Gallesano, è stato appena riconosciuto quale bene culturale immateriale della Repubblica di Croazia!
Poi tutti in Comunità per l’esibizione delle varie filodrammatiche. A rompere il ghiaccio è stato il Gruppo del dialetto gallesanese, che ha presentato due scenette. La prima riguardante uno scherzo poco simpatico, la seconda invece presentata dal Gruppo dei più piccoli, dal titolo “Quante ciacole per niente”, come continuazione dello sketch precedente. A seguire la CI di Valle con la scenetta “L me dotor”. Da Valle poi a Dignano, per incontrare “I tri veceti”, un breve sketch comico sul segreto dell’eterna giovinezza. Gli alunni della Scuola media superiore italiana di Rovigno hanno presentano la scenetta “La pianta de Ruveigno”, tratta dalle “Stuorie” di Vlado Benussi.
Tante risate poi con i giovani di Gallesano con Maria e Aladino… e qualche effetto speciale. La parteteatrale si è conclusa con il gruppo della CI di casa, che ha proposto “Informasioni e bacalà”.

Il gruppo folk della CI di Dignano in Piazza.
Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Iniziativa da ammirare
Un grazie infine ai finanziatori, attivisti, alunni, maestri, insegnanti, insomma a tutti coloro che con grande impegno portano avanti questo Festival, che come ha sottolineato Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana “è da ammirare e da prendere come esempio per tutte le altre iniziative e che riesce, oltre al valore linguistico, storico e culturale, toccare anche altri ambiti, da quello economico e turistico a quello eno-gastronomico. Un orgoglio della Comunità Nazionale Italiana”.
Infine un grazie anche da parte di Manuela Geissa e Šandor Slacki, che hanno presentato brillantemente le tre serate a Sissano, “alla CI di Sissano e al suo presidente, Paolo Demarin che ci ospitano sempre con tanto affetto e che ci fa sentire parte di una grande famiglia”. Ricordando come “unidi a signein pioun forti”.
Come la sera prima, tutti nel tendone per l’intrattenimento musicale con “El Gato e le Volpi”… e una ricca offerta gastronomica tradizionale con la presentazione delle ricette. Una delizia!
La manifestazione è stata realizzata grazie al contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana in applicazione della Convenzione stipulata tra MAECI – UPT – UI e con i fondi stanziati dall’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali del governo della Repubblica di Croazia, dal Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, dalla Regione istriana e dal Comune di Lisignano.

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